martedì 28 ottobre 2025

Amigurumi: altra sfornata di Pica Pau friends

Dopo avervi fatto vedere nel post precedente i miei lavori di rilegatura a mano, oggi torno a mostrarvi altri amigurumi. Gli ultimi che avete visto qui risalgono a più di un anno fa e nel frattempo, come potete immaginare, ne ho creati tanti altri.

Lavorare a uncinetto mi diverte e allo stesso tempo mi rilassa ed il fatto di dar vita a qualcosa rivolto principalmente a bambini e bambine (anche se un pupazzo capita di venderlo anche a persone più grandi) è per me una grande gioia, nonché una sorta di filo conduttore che ha attraversato la mia vita, legando i miei ricordi d'infanzia a quelli dei vari corsi di formazione "full immersion" oltre a tutti gli anni dedicati alla mia attività lavorativa. In fondo è come se io continuassi a giocare...e la cosa non mi dispiace!

La maggior parte dei pupazzi realizzati fa parte del grande mondo degli amici di Pica Pau ( tre manuali dell'autrice Yan Schenkel che contengono i tutorial di ben sessanta animaletti) e sono proprio loro che intendo presentarvi oggi.

Sono tutti amigurumi da me provati per la prima volta (sono arrivata a quota ventinove, circa la metà sul totale raccolti nei tre libri), eccetto il bassotto che è il secondo nato. Sì, saltuariamente infatti mi piace rifarli, magari con colori diversi.

Eccoli qua in ordine cronologico, da quello terminato a fine maggio dell'anno scorso, fino a quello fresco fresco sfornato in questo mese di ottobre. Seguitemi che inizia la sfilata!


il chiocciolone Cosmo




la gallina Greta





il bassotto Roberto 

 


 

il gufetto Newton

 


la scimmietta Lupita

 





l'aragostone Philip

 



 

la lemurina Tina

 


il bradipo Otis





il capretto Javier

 






la falena Indiana




la riccetta Mabel





il coniglietto Gilbert 



 
 
 

 
Spero che questa nuova sfornata di amigurumi vi sia piaciuta. Vi auguro una giornata luminosa!
 

martedì 14 ottobre 2025

altri quaderni rilegati a mano

Lo scorso anno vi avevo mostrato dei quaderni che avevo realizzato poco tempo prima utilizzando come copertine delle stampe di vecchi collage (ve ne avevo parlato in questo post). La rilegatura che avevo adoperato era quella giapponese, una cucitura piuttosto semplice e carina.

Non tanto tempo dopo, ho avuto l'occasione di imparare un altro tipo di rilegatura fatta a mano, stavolta un po' più laboriosa, seguendo su Instagram un tutorial della brava Linda Handmade notebooks. Me l'ero ben studiato perché mi interessava partecipare all'iniziativa da lei lanciata di un calen-diario pre-natalizio. Si trattava del 2022 e l'idea di scrivere e disegnare tutti i giorni "a tema" su un taccuino realizzato da me, mi allettava parecchio.

Partenza entusiasmante, ma dopo alcuni giorni avevo dovuto abbandonare il progetto a causa prima di un viaggetto imprevisto con amiche e poi del covid che mi aveva colpito. 

Non ho perso però l'occasione per riprovarci ancora a fine dicembre 2024: un calendiario per un intero anno! Impegnativo sicuramente...beh, in seguito vi racconterò com'è andata e vi farò vedere qualche paginetta, per ora invece vi mostrerò solo l'involucro del mio...

Calendiario 2025 (con rilegatura copta)

Eccolo, questa è la copertina. Ho scelto di proposito un cartoncino con disegni botanici, tema che da quando sono in questa casa con un grande balcone da poter abbellire (per meglio dire riempire!) con varie piante mi, anzi ci, ha appassionato.


In questa foto si vede invece abbastanza bene com'è fatto il dorso con cucitura a vista. 
Si chiama rilegatura copta ed è formata da due cuciture laterali e in questo caso anche da due pezzi di fettuccia in tela che uniscono tutti quanti i fogli.

Questi ultimi sono spessi perché in questo quaderno dovevo disegnarci, dipingerci,  scriverci, incollarvi e il bello di questa rilegatura è che, a differenza della giapponese, le pagine si aprono completamente, stanno belle piatte.

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Questa esperienza di rilegatura a mano era, come vi ho detto, finalizzata a quel particolare  progetto e potevo relegarla lì, invece mi si è aperto un mondo, un mondo talmente affascinante che ho desiderato esplorare meglio. E l'ho fatto cercando video-tutorial su Youtube o su Instagram e...imparando, provando anche più volte se alla prima non riuscivano.


Rilegatura copta con copertina morbida

Ecco altri due quaderni molto simili a quello sopra, sempre con copertina morbida e stessa rilegatura, addirittura stessa passamaneria a cerchi. Beh, di diverso c'è la carta utilizzata: una fantasia in due varianti di colore diversi.


In questa foto vedete come si presenta il dorso.


Rilegatura copta con copertina rigida

Rimanendo poi in tema di copta, ho sperimentato altri quaderni, ma stavolta con la copertina rigida forata in più punti per farci passare il cordoncino della cucitura. 



Il dorso si presenta così. Qui mancano le fettucce, ma sono presenti solo le "colonnine" delle cuciture.


Rilegatura francese 

Sempre con copertina rigida, ma incollata e con quest'altro tipo di rilegatura, quella francese, ho realizzato alcuni quaderni più piccoli ma consistenti, di misura A6.

I fogli, davvero tanti e sottili, sono maggiormente adatti per scrivere o disegnare che per dipingervi o incollarvi dei ritagli. 


La rilegatura è composta anche da tre fascette (che possono essere nastri, fettucce o anche strisce di carta resistente) cucite in modo leggermente più elaborato (in modo da formare un decoro) dei primi che vi ho presentato.


A me questo tipo di quadernini piace molto, sarà  anche per via della carta adoperata per le copertine. 

Alcune di queste carte usate per i vari taccuini le ho comprate, quando ero in vacanza, nel bel negozio Fabricharte a Trento, altre...ovunque mi capiti di veder qualcosa che mi colpisce. Vi ho mai detto che in casa ho una miniera per me preziosissima di carta?

Quadernini coi quattro fori

Tornando alle rilegature più semplici, quelle con cui si potrebbe iniziare se non si ha alcuna esperienza, vediamo questa qui coi quattro fori: la rilegatura classica da quaderno si può dire. 

Dato che sono abbastanza veloci da realizzare (sottolineo relativamente, eh...) qui mi sono sbizzarrita a farne diversi utilizzando per copertine dei fogli a fantasia da scrapbooking che naturalmente avevo già in casa. Il tutorial a cui ho attinto è questo: spiegato molto bene, ve lo consiglio se volete inoltrarvi nel pianeta dei quaderni cuciti a mano.


Legatura segreta belga (o crisscross)

Eh sì, ho provato pure la rilegatura segreta belga. Per ora mi sono limitata all'unico esemplare di album-taccuino che vedete qui sotto. E' sicuramente particolare, diverso dagli altri quaderni (ed è anche un po' diciamo "mobile") ma non mi dispiace affatto.

Il blocco dei fogli qui non è a vista, visibile dal dorso, bensì come potete vedere meglio nelle prime fasi del lavoro, resta coperto da un listello in cartone legato alle due tavole delle copertine.



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La carrellata dei quaderni per adesso finisce qui Alcuni sono in attesa sul tavolo della mansarda e ve li farò vedere una volta finiti. Durante l'estate avevo infatti sospeso i lavori per via del caldo, ma ora conto di riprendere presto quelli in lavorazione e farne anche altri. E magari proverò qualche altra rilegatura.

Spero che il post non vi abbia annoiato dato che era molto specifico e scusatemi se ho usato dei termini poco tecnici, probabilmente anche errati, ma sapete che non sono un'esperta in questo campo, mi ci sono avvicinata da poco.

Non posso che concluderlo col dirvi quanto questa attività manuale sia stata per me una scoperta appassionante. Ci vuole pazienza, è vero, e per me che non ho la dote naturale dell'estrema precisione, ne richiede davvero tanta, ma la soddisfazione c'è...tantissima pure quella!

A queste mie prime creazioni cartacee avevo riservato un angolino del mio tavolo al mercatino a cui ho partecipato a maggio.





Beh, è venuta proprio l'ora di salutarci, arrivederci amiche e amici!

giovedì 2 ottobre 2025

di nuovo qui con voi

Un caro saluto a voi, amiche e amici che seguite il mio blog! Come state? Io piuttosto bene e di questo volevo rassicurarvi nonostante la prolungata assenza da queste mie pagine virtuali.

Eh, già...la pausa è stata talmente lunga che avete pensato che avessi chiuso i battenti, vero? E non avreste neanche avuto tutti i torti dato che ultimamente sono stata sfiorata più di una volta dall'idea di eliminare il mio diario figurato perché, ormai abbandonato da oltre un anno, mi dispiaceva lasciarlo fluttuare senza timone nei mari del web...

...ma invece eccomi qua! Mi stupisco pure io di riprendere a scrivere. I motivi che mi hanno riportato qui? Vaghi, sottili, ma che si sono fatti strada silenziosamente nel mio cuore. 

Vorrei accennarvi però non tanto a ciò che mi ha riavvicinato al blog, ma alla causa, beh non l'unica di sicuro, che invece me ne ha tenuto lontano parecchi mesi.

Sì, perché confesso che da quando abito in questa casa,

 

Un angolo del mio balcone in questo autunno

che come vi avevo già detto è molto più grande della precedente ed è composta da varie stanze, mi capita sempre più spesso di dimenticarmi di avere un computer. Sistemato ora nello studio-camera tuttofare, quindi lontano dalle stanze più abitate, mi capita di accenderlo molto raramente, negli ultimi tempi neppure per scaricare e catalogare le foto al ritorno da una vacanza! Non che mi faccia piacere questa mia pigrizia, ma devo fare i conti col fatto che certe abitudini che pensavo ormai consolidate, stanno invece cambiando.

Così, se fino a poco tempo fa, sarebbe stato per me impensabile lasciare a lungo le foto nel cellulare o nella macchina fotografica e non vedevo l'ora di poterle guardare "in grande" e sistemarle o, per quanto riguarda il blog, aggiornarlo da luoghi diversi dalla mia postazione pc, adesso cerco invece di snellire, semplificare i lavori per me più noiosi da fare...o addirittura tralasciarli per poi dimenticarmeli! 

Se il discorso foto meriterebbe a dire il vero un discorso a sé che conto di affrontare più avanti, per quanto riguarda il secondo punto posso dire di star sperimentando l'uso del più pratico smartphone come mezzo per preparare i post. Un mezzo maneggevole, veloce e che mi dà, ho notato, minor problemi alla vista. Un mezzo però ancora sconosciuto, specialmente per quanto riguarda l'uso di blogger.

È vero che sono riuscita abbastanza agevolmente a scrivere sul cellulare e ad inserire nel post la foto che vedete, cioè quella del mio balcone autunnale, ma riscontro molte difficoltà ad esempio a selezionare il testo per fare dei taglia-incolla oltre a diverse altre operazioni che abitualmente svolgevo. Riuscirò a imparare? Chissà...in ogni modo quando serve posso sempre ricorrere al mio portatile nella vecchia postazione pc.

Ma non voglio annoiarvi più di tanto con le mie considerazioni sui cambiamenti che potrebbero apportare miglioramenti, per lo meno in fatto di tempo, praticità e salute visiva (mah?!?) (a discapito forse di una minor qualità, non si può aver tutto), spero solo che in questo modo riuscirò ad essere più costante nell'occuparmi del mio blog.

Direi che per stavolta posso fermarmi qui e vado a continuare il cambio panni e scarpe...uno di quei lavori appunto lunghi e noiosi, ma che purtroppo devo fare, quindi buon inizio di ottobre!

 

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P.S. avviso i miei lettori che pur continuando ad accettare anche i commenti anonimi, sono diventata nel tempo più selettiva, quindi ho deciso di eliminare quelli delle persone che non si firmano o che non mi sconfinferano... cioè blogger provenienti da siti dubbi o anonimi che non riesco ad inquadrare.

 

martedì 28 maggio 2024

A come amigurumi, A come animali

Ben ritrovati, amiche e amici che seguite il mio blog! In questo periodo, quasi due mesi di stacco, mi sono occupata a tempo pieno dei due mercatini a cui ho partecipato e naturalmente di tutto quel che ci sta di contorno. 

Ciò mi ha impegnato tantissimo le mani e i pensieri cosicché non ne ho avuti altri nè per la casa (sì, è vero, ho fatto un piccolo acquisto per un angolino ancora spoglio, ma nessun lavoretto di rinnovamento mobili) nè tantomeno per il blog che ho totalmente trascurato.

Eh, sì, in vista del mercatino creativo di maggio, che si svolgeva in concomitanza della manifestazione Balconi Fioriti

 


(il mio banco nonostante l'impegno profuso sembra sempre un bazar 😂, solo la prima mattina con una disposizione diversa si presentava leggermente più sobrio)



ho dovuto darmi da fare per rimpinguare soprattutto il gruppo amigurumi che era rimasto un po' sguarnito. Purtroppo non sono riuscita a farne tanti, perché mi ci sono messa dietro un po' in ritardo.

Dai, che vi presento i nuovi magnifici cinque che mi hanno accompagnato al mercatino!

 

animali amici di Pica pau

(i nuovi amigurumi)


Alla topina, vestita di tutto punto, manca solo la lente di ingrandimento...eh, sì perché Olivia Rosemary ama il mistero e le storie di investigazioni.

 



Eccolo là quel puffettino di pinguino con la sua irresistibile "cerata" gialla che di complimenti ne ha ricevuti tanti!

 


 

Compagno di habitat glaciali, vi presento il bell'Horacio, orso polare piuttosto imponente di dimensioni per lo meno rispetto ad altri pupazzi. L'avevate già visto in lavorazione nel post precedente, ricordate?

 


 Di Nira invece cosa ne dite? Io trovo che sia una tigre carina con quella gonnellina a ruota e l'originale scaldacollo...probabilmente realizzato da lei stessa 😉 visto che è una crafter e di tecniche varie se ne intende! Beh, il modello è piaciuto tanto anche a me e quasi quasi glielo copio per il prossimo inverno.

 

 

Una cosa simpatica durante le due belle giornate a Santarcangelo, è stata che qualche bambina e bambino osservando assieme alla mamma tutti quanti i pupazzi esposti (ah, sapete che una signora straniera indicandoli ha esclamato Pica Pau? Prima volta che vengono riconosciuti!) elencava uno per uno i vari animaletti. Un gioco divertente ed istruttivo, in fondo anch'io quando li realizzo imparo qualcosa di più su animali interessanti a volte da noi poco conosciuti.

Come il procione Mario ad esempio, spiritoso e un po' folkloristico col suo gilettino.

 


Qui lo vedete assieme al suo amico Humboldt, una bella coppia, non credete?


 

Episodi particolari ne succedono sempre durante quella maratona di due giorni! Quando poi si ha a che fare oltre che con gli adulti, anche coi bambini c'è sempre qualcosa di inaspettato, di tenero da ricordare... La loro curiosità e i loro sguardi meravigliati lasciano sempre un segno, sarà che io stessa, che con bambini e ragazzi ci ho lavorato per quasi 40 anni, ho mantenuto nel tempo quelle caratteristiche. Mi ha fatto quindi sorridere la bambina che impugnando la tazzina amigurumi che stava sul mio tavolone accanto alla mokina, ha fatto finta di sorseggiare il caffè 

"E' buono?" chiedo io "Sì."  risponde lei.

 

 

Lasciando le spensieratezze di quei giorni, mi raccolgo un attimo per mandare con tutto il cuore un caro pensiero a Gus, un lettore della nuova ondata di amicizie virtuali strette dopo il mio ritorno qui nel mio diario figurato. Una presenza assidua, sempre presente a commentare sotto ai miei post in modo gentile e affettuoso. Passavo volentieri a leggere ciò che pubblicava, riflessioni mai scontate su temi generali spesso legati alla fede. La sua scomparsa improvvisa mi ha lasciata sconcertata e mi sono resa conto di quanto poco sapessi della sua vita reale. 

È così, in fondo ognuno di noi è blogger alla sua maniera e se per qualcuno/a le pagine di un blog diventano anche un mezzo per raccontarsi, per svelare qualcosa di sè in modo che gli altri si sentono quasi parte della loro vita quotidiana, per alcuni permane sempre un velo che ammanta la sfera privata. Sono scelte personali differenti.

martedì 9 aprile 2024

rallentamenti ...altri lavori in corso

Ad occhio e croce direi che manca pochissimo. Sì, ci siamo quasi anche se adesso più che mai mi sembra di non arrivare mai al traguardo agognato! 

Non ci ho lavorato più così incessantemente come all'inizio, però finora ho sempre mantenuto un ritmo costante, ricamando quasi tutti i giorni.

 


Ritmo costante perché come vi avevo detto poco dopo aver iniziato il ricamo, ero impaziente di rendermi conto o di farmi almeno un'idea di come sarebbe venuto una volta terminato. Così in questi due mesi e mezzo ho ricamato ho ricamato...eppure non l'ho ancora capito come infine potrebbe risultare!

È sicuramente un "quadro" molto delicato, forse troppo, sembra quasi scolorito (anche se in foto risulta stranamente più vivace) e finora non posso dirmi proprio soddisfatta. Considerando l'impegno che vi ho messo e visto che è così facile sbagliarsi soprattutto ora che il foglio con lo schema è sempre più sbiadito e stracciato ecco...non so se ne valeva la pena scegliere questo kit. 

 


Mantengo la speranza però che Gauguin mi stupisca e che una volta fatta l'ultima crocetta guardandolo a distanza possa esclamare beh...bello, non mi dispiace! In fondo è successo altre volte di avere apprezzato un mio lavoro solamente dopo averlo completamente finito, quindi non è detta l'ultima parola.

Adesso però il mio così-così-amato ricamo l'ho dovuto accantonare in un cestone. Eh già,  questo lavoro per la prima volta subirà una battuta d'arresto che non avrei voluto, ma devo, assolutamente devo perché...

 

...ho in vista un mercatino! Proprio lo stesso a cui avevo partecipato lo scorso anno nei giorni concomitanti allo sconvolgente evento dell'alluvione e poco prima di interrompere i miei impegni creativi a causa dei preparativi per il trasloco. E' quindi passato quasi un anno da quando ho sospeso sia i mercatini che la realizzazione delle cose da vendere per occuparmi di altro, principalmente della casa, come avete visto sul mio blog.

 E ci credete che l'idea di riprendere a lavorare a uncinetto in questi lunghi mesi non mi ha mai solleticato? Eppure è bastato ricevere l'invito per partecipare a quella bella manifestazione (qui il post in cui ne avevo parlato nel 2023) e constatare che il gruppo degli amici pupazzi era alquanto sguarnito, per farmi riprendere immediatamente i miei attrezzi da lavoro...e fortuna che come fare amigurumi non mi sono scordata! 

 

 

Ciò mi ha fatto riflettere su quanto la motivazione sia importante e rappresenti quello stimolo necessario per muoversi e per tornare nuovamente ad appassionarsi a cose che si erano trascurate. Non dico che ciò valga per tutti, c'è chi riesce a creare costantemente sempre con la stessa energia ed entusiasmo, ma non è così per me, io sono piuttosto discontinua e attraverso periodi di completo stallo.

Essendo molto presa dai preparativi, perché manca poco più di un un mese a "Balconi Fioriti" e meno di due settimane a un mercatino dell'usato a San Mauro Pascoli a cui parteciperò e si sa che il tempo va che vola, non vi posso promettere di essere più presente sul blog, so già che non ce la farei. 

 

Quindi per ora un caloroso arrivederci, amici e amiche che seguite il mio blog, vi auguro un rilassante mese d'aprile!


camminata di Careste presso Sarsina