Giochi, scherzi, cose curiose che la natura spiana lì, già belle e pronte a nostra disposizione. Basta solo scovarle, guardandosi intorno con occhi curiosi e poi sperimentare per conto proprio o trovare magari qualcuno che ci faccia da guida per imparare i segreti della natura. Ai bambini basta davvero poco per divertirsi: una nevicata, cumuli di foglie cadute, una ragnatela, un bruco... Anche quelli ormai costretti a ripararsi all'ombra dei condomini e non più sotto le belle fronde di un albero, potrebbero scoprire che lì, nel parco pubblico cittadino o nel giardino della scuola si possono nascondere dei tesori...
Guardate questo che mi ha dato pochi giorni fa un bambino,
probabilmente li avrete già visti chissà quante volte. Si tratta quasi sicuramente del frutto dell'acero, a meno che non sia quello del sicomoro, pianta che si presenta piuttosto simile...
..che però escluderei dato il tipo di habitat in cui vive. Preferirei però in questo caso lasciar perdere la botanica, per soffermarmi sull'opportunità ludica offerta da questo frutto alato, cioè quella di trasformarsi in un gioco divertente.
La sua bella forma non vi ricorda quella di un'elica? Allungate il braccio teso più in alto che potete e poi lasciate cadere a terra il frutto. Avete visto come gira su se stesso? E con quale velocità! Non vi dà l'idea di essere proprio un "elicotterino"?
La prossima volta che uscite per una passeggiata, state all'erta! Potreste trovare qualcosa di molto prezioso nell'aiuola sotto casa....
Ci giocavo con gli elicotterini, e se litrovo li faccio volare ancora adesso!!! Ricordi d'infanzia
RispondiEliminaCiao Viola, che bello che il primo commento arrivi da una che ha esperienza in campo! Sai che io invece da piccola non ci avevo mai giocato? In questo caso è stato proprio quel bambino a farmi da guida...Ora però che ho imparato, seguirò il tuo esempio e li farò volare anch'io!
RispondiEliminasai che non li ho mai notati!?!aguzzerò la vista alla ricerca di questo splendido gioiello delle natura
RispondiEliminaCi abbiamo giocato tanto questa estate! Pietro li lanciava dalla finestra di camera al primo piano e la Marghe sotto, ad aspettare gli elicotteri! Ovviamente erano verdi e freschi, bellissimi, stavano lì a farsi ammirare, i rami stracolmi!
RispondiEliminaSemplici giochi per sognare un po'...
E' un bellissimo gioco fatto spesso nel giardino della mia scuola. I bimbi portano alla maestra sempre tutto ciò che trovano e se si ricava uno spazio adatto in aula...chee meraviglie se ne ricava! Nel parco della mia scuola (ex,ormai :O() ci sono aceri, ippocastani,... e quindi puoi immaginare...
RispondiEliminaSì, sì....me lo ricordo!!!! Ninfa, tu mi fai venire in mente tanti ricordi dell'infanzia! Grazie!
RispondiEliminasiiiiiiiii, lo facevo pure ioooo!!!sei forte Ninfa!
RispondiEliminaciaoooo
oddio ho vissuto l'infanzia circondata da alberi e non l'avevo mai notato!
RispondiEliminahttp://www.glamourice.it
Io li lancio ancora adesso! e a febbraio andrò nel bosco a prendere i rami di salice con le loro gemme morbide e pelosette!
RispondiEliminanon conoscevo invece il gioco dell'avena.
Che bei ricordi!
Potrebbe essere che dalle tue parti non ci sono aceri, Valeria, oppure che davvero non ci hai fatto caso, succede spesso anche a me. Buona ricerca...guardando bene per terra!
RispondiEliminaE' stato bello, Federica, leggere il tuo racconto sul modo in cui ci hanno giocato i bambini,loro di inventiva ne hanno sempre parecchia, addirittura li lanciavano dalla finestra!! Ciao e grazie di avermi scritto!
Ah, ma allora questi alberi sono frequenti nei giardini delle scuole...I bambini sono degli incredibili esploratori e con le cose che raccolgono si possono organizzare delle interessanti "mostre scolastiche". Ciao, Sandra!
Ciao, Alessandra, ma...davvero li conoscevi?! Visto che abbiamo trascorso l'infanzia insieme, forse avrei dovuto conoscerli anch'io fin da allora ed invece...non è così! Sarà che ognuno di noi immagazzina nella memoria ricordi diversi.
RispondiEliminaAnche tu, Carla? Vedo con piacere che era un gioco piuttosto conosciuto dai bambini di "allora". Era così bello, e lo è tutt'ora, divertirsi con poco!
E' vero che sei circondata da alberi, Floriana, ma forse non ci sono aceri...potresti uscire a vedere, confrontali con la foto che ho postato e poi mi dirai!
Ah, fai benissimo, Eli! Mantenere nel tempo, la curiosità e la voglia di giocare di quando si era bambine, mantiene giovani! Per il gioco dell'avena (quella selvatica) siamo un pò fuori stagione, ma quest'estate dedicherò un post anche a questo passatempo, così l'impari....
CIAO...SE PUOI PASSA DA ME...C'è QUALCOSINA PER TE...MARIUCCIA
RispondiEliminaA casa ho tante piante d'acero, ma non sapevo si potesse giocare a fare gli elicotterini!! Devo recuperare! Fa niente se sono grandicella! Baci...
RispondiEliminaCiao, Mariuccia, sono passata proprio adesso da te ed ho trovato una bella sorpresa! Grazie ancora per aver nominato il mio blog!
RispondiEliminaNon mi stupisco mica che, pur avendo gli aceri attorno a casa, tu non sapessi l'uso ludico dei semi! In fondo anch'io, Giada, l'ho scoperto da poco...E se sei grandicella non importa, il gioco fa ritornare bambini!
si si anche io ci giocavo da bimba... sono proprio carini delle vere e proprie eliche!
RispondiEliminaOh, mi fa piacere che ho trovato un'altra che conosceva questo gioco! E' vero, le "ali" dei semi sembrano delle vere eliche e ruotano davvero nello stesso modo. Ciao, Elena, buon weekend!
RispondiEliminahai proprio ragione: quanti piccoli tesori ci riserva la natura e spesso neanche ce ne accorgiamo, perchè siamo distratti e frettolosi...
RispondiEliminaGrazie Luigi di condividere con me e con tante altre persone l'opinione che spesso della natura e delle meraviglie che ci regala, quasi ce ne dimentichiamo, scordandoci che senza di lei l'uomo non esisterebbe. Grazie anche di esserti iscritto, ciao!
RispondiEliminaio, ad esempio, li ho messi su uno scaldacollo fatto a maglia i pompom :)
RispondiEliminapost troppo simpatico questo!
Grazie, Lilly di esser passata! Non so bene se ti è piaciuto questo post o l'ultimo, quello sui pon pon...ma va bene lo stesso. Sullo scaldacollo i pon pon devono starci proprio bene, devo dire che li ho visti un pò dappertutto: dalle collane alle scarpe, dalle felpe alle ghirlande, basta avere un pò di fantasia. Ciao!
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