mercoledì 31 maggio 2023

improvvisando una collana con ciondolo per bambine

In mezzo a bozze vecchie-vecchissime, ho trovato questo post praticamente completo, ma abbandonato lì per un lungo periodo, perché altri gli avevano nel frattempo rubato il posto. Essendo così datato, avevo pensato di eliminarlo, ma un po' mi dispiaceva...sì, perchè mi suscita ancora una certa tenerezza rileggerlo, ancor di più considerando che quella del 2014, anno più anno meno, era stata per me l'ultima esperienza di centro estivo coi bambini della materna e di centri estivi in generale.

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Nel titolo ho scritto bambine ma ad essere precise anche qualche maschio l'ha realizzata: un pensiero tenero per le loro mamme.

Adesso vi dico come sono nate queste collane e dove sta l'improvvisazione.

Collana (improvvisata) con ciondolo (improvvisato) per bambine



Con un bel pò di avanzi di lana colorata a disposizione cosa si può escogitare? Beh, tante cose, ma chiaramente ho dovuto pensare a qualcosa di semplicissimo, dato che erano bambini della materna. Semplice come un braccialetto a cordoncino, avevo pensato,  accessorio adatto sia a maschi che femmine, invece, inizialmente,  le bambine mi hanno chiesto di fare una collana. Inoltre la prima, la sperimentatrice, ha voluto attaccarci anche un ciondolo. Esempio chiaramente seguito da tutti...Per fortuna che il medaglione è venuto benino, in fondo pure io sono una sperimentatrice!

  il cordoncino "pirullino"


L'aspetto è proprio quello di un cordoncino ritorto (cordoncino che può essere utilizzato in tanti altri modi, come per chiudere dei sacchettini, fare laccetti per scarpine in lana, una coulisse in una gonna e così via) e realizzarlo è come un gioco...io infatti l'ho imparato da bambina. 
La cosa divertente è poi lavorare a coppie. Quindi trovatevi un compagno o una compagna di cordoncino e...

1) Prendete pure le misure "a braccio", non serve il metro. Per una collana occorrono circa 3/4 braccia (lunghezza presa dalla spalla fino alla punta delle dita) di filo. Se la lana è sottile si può metterla doppia e a me piace molto anche assemblare colori o filati di diverso tipo. Una volta tagliato il primo pezzo di lana, preparate gli altri di ugual lunghezza, poi (se ne avete in mano più di uno) uniteli in un mazzettino.

2) Fermateli ad una estremità con un nodino per evitare che scivolino via durante il lavoro

3) Ora inizia il lavoro a coppie e il mio consiglio è di restare in piedi, tanto dura poco.
Nel caso di bambini piccoli, sarà naturalmente l'adulto quello, dei due componenti, a guidare l'attività. Il primo afferra saldamente con le due mani un'estremità del mazzetto di fili, mentre il secondo l'altro capo dei fili. I fili di lana devono essere ben tesi e naturalmente ci si dovrà allontanare quel tanto che basta per mantenerli in quello stato.

4) A questo punto inizia il lavoro del "pirullamento", io lo chiamo così...La mia è una tecnica a quattro dita: pollice e indice delle due mani girano il filo di lana su se stesso con un movimento come se si sfregassero i polpastrelli uno sull'altro. I bambini più grandi, una volta capito il meccanismo, potranno entrambi pirullare in contemporanea, con l'accortezza che uno avvolga il filo nel senso inverso dell'altro, altrimenti...fare e disfare è tutto un lavorare!

5) Si gira, si gira, finchè il filo perderà la sua morbidezza iniziale e sarà tutto bell'attorcigliato.

6) A questo punto uno dei due, afferrando saldamente con le dita di una mano il punto centrale dei fili tesi, porterà con l'altra mano il suo capo su quello tenuto dal secondo bambino, in modo da doppiarlo. Tenendo stretti solo i due capi tra le dita, lascerà quindi libero tutto il resto di avvolgersi su se stesso formando il cordoncino.

7) Dopo averlo lisciato un pò per togliere qualche attorcigliamento di troppo, fermate in fondo con un nodino.

E' difficile capirci qualcosa senza un minimo di foto che accompagnano il tutorial? Allora forse è meglio diate un'occhiata a questo video in cui due bambine vi mostrano, senza troppi giri di parole, come fare!

P.s. Se non avete nessuno che vi aiuti a fare il cordoncino, potete fissare con un pezzo di scotch una delle due estremità ad un tavolo e procedere poi nello stesso modo.

Ma tornando alla nostra collana...ho quindi unito con un nodo le due estremità e poi...


il ciondolo lanoso



 Pensavo che alle bambine bastasse una collanina di quel tipo, invece...eh, no, ci volevano anche un ciondolino, così ho dovuto improvvisarne uno. 

1) Ho tagliato da avanzi di cartoncino bristol una piccola forma come la desideravano i bambini...per quasi tutti un cuore. Ne ho poi ritagliata un'altra identica.

2) Ho fatto scegliere e tagliare piccoli pezzi di lana e altri filati a loro gusto. 

3) Spalmata una delle due forme con "abbondante colla vinilica" (ricordate Muciaccia?), ho invitato i bambini ad attaccarvi il loro bottino.

4) Appena la colla si è asciugata, abbiamo composto il ciondolo come un tramezzino: sotto del tutto, la sagoma rimasta vuota spalmata di colla, in mezzo i capi volanti del cordoncino-collana che spuntavao dal nodo (tagliati in modo che si allargassero e potessero essere appiattiti) e sopra la seconda forma dove c'era la composizione lanosa.

5) Infine, dato che il lavoro risultava poco rifinito, abbiamo decorato il contorno e gli spazi rimasti vuoti con colle glitterate. Nessuna bambina (ma anche bambino) resiste al fascino dei brillantini...



In un secondo tempo c'è stata anche l'ondata dei braccialetti, è troppo divertente lavorare coi filati!
 

pensieri del dopo centro estivo

E  anche luglio è andato...Meno faticoso di altri anni anche per via del tempo "clemente": clemente con chi lavora, ma, lo capisco, non per chi desiderava andare al mare o in montagna. E' stato bello non c'è dubbio, ho ancora negli occhi i loro sorrisi, nelle orecchie le loro voci e sento ancora le loro manine che mi rastrellano i capelli! Soprattutto gli ultimi giorni, quando il tempo non ci ha permesso di uscire in giardino e la conoscenza si era approfondita dopo ormai un mese trascorso assieme, mi sono divertita ancora di più con loro. Quante volte abbiamo giocato e rigiocato a "Fornaio, hai cotto il pane?" e ho riso dovendo passare sotto il ponticello creato dalle loro braccia...mi candido come contorsionista!

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Che effetto rileggere questi pensieri, pensare alle emozioni vissute in quel periodo... ora che non solo non faccio più centri estivi, ma che nemmeno più lavoro, questo post mi parla di una me molto lontana nel tempo, diversa. 
Si fanno delle scelte nella vita e scegliendo ci si lascia sempre qualcosa alle spalle: a volte è liberatorio, a volte invece è difficile, doloroso, ma poi ti accorgi che hai assecondato ciò che sentivi e che in fondo hai chiuso un capitolo che non avresti potuto o voluto trascinare ancora.

E' vero che scegliendo una via, si perde sempre qualcosa di importante, ma quel qualcosa resterà sempre nel nostro caldo, confortevole, variopinto cuore.  
 
P.S. Grazie Diario Figurato per avere conservato questi miei ricordi 💗

mercoledì 24 maggio 2023

lungo il fiume...e sott'acqua

Non so voi, amici blogger, ma una delle abitudini che io ho preso fin da quando ho aperto il mio diario figurato, è quella di portarmi avanti coi lavori, tipo iniziare a scrivere più post per volta. 

Una tendenza questa che ha sempre caratterizzato anche le mie passioni creative. A uncinetto, a maglia, con la cartapesta, nel ricamo, insomma in tanti campi delle attività manuali, io spesso lavoro contemporaneamente a diversi progetti. Eccezione fatta per le occupazioni che mi assorbono totalmente e da cui non svio mai, ma forse sarebbe meglio parlarne al passato, finchè febbrilmente non le termino come disegnare o, da giovane, scrivere favole. 

Questo per dirvi che nella mia bacheca ci sono sempre alcune bozze in lavorazione: a volte qualcuna quasi completata o qualcuna invece appena accennata. Sono post in attesa da anni, da mesi o anche solo da giorni che una volta riletti, mi suscitano sorpresa, tristezza, tenerezza o altro ancora. 


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Ecco, fra quelli più recenti, ne avevo da poco abbozzato uno con protagonista il fiume che mi scorre proprio qui vicino a casa.  

Rileggerlo ora mi fa uno strano effetto. Dopo avere constatato la forza distruttiva del Savio come mai avevo visto prima... dopo aver seguito con costante apprensione le notizie e le dirette al telegiornale o su facebook... dopo aver cercato di ingannare l'attesa ansiosa dedicandomi, durante i vari black-out del primo giorno, all'uncinetto "scacciapensieri"...

 


dopo aver sentito lo scroscio della pioggia che non smetteva di cadere incessantemente, il fischio delle sirene e degli allarmi, quel cupo roteare degli elicotteri che giorno e notte sorvolavano il cielo per prestare soccorso alle persone rifugiatesi ai piani alti...dopo aver provato nel momento iniziale dell'alluvione la paura che l'allagamento potesse arrivare fin sotto casa mia pur sapendo di trovarmi abbastanza in alto e comunque l'angoscia per una situazione inaspettata che ci coinvolgeva tutti...

...dopo tutto questo, rileggere queste mie parole spensierate, questa dedica si può dire d'amore, ora mi suona così estraniante, ma le voglio ugualmente condividere con voi, perchè ciò che è successo non offuschi ciò che mi rendeva e spero mi renderà nuovamente felice.

 

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lungo il fiume

Una delle cose che mi mancherà di più quando traslocherò sarà il fiume. Non è che dal di là sarà poi così lontano, però c'è una bella differenza, il "mio" Savio non sarà più a portata di mano come adesso. La mattina appena sveglia, vestirsi in fretta, far colazione e andare a camminare sulle sue rive per me è impagabile, una bella abitudine che mi mancherà davvero. 

Ma bando alle tristezze che vi porto a fare un giro con me! 

 

il Ponte Vecchio  

Vorrei iniziare dalla presenza più significativa delle mie passeggiate, l'elemento che, con la sua imponenza, da vicino o da lontano attira sempre il mio sguardo, cioè il ponte (non l'unico, ma il più antico) che sormonta il fiume Savio: il ponte Vecchio, un tempo chiamato ponte Clemente. Non vorrei addentrarmi nei meandri della storia in cui potrei impigliarmi facilmente, dato che per me questa materia presenta sempre un aspetto ostico, ma dato che non la si può e non la si deve certo ignorare, qualche cenno storico se vi interessa potete leggerlo qui.

Da parte mia vi farò invece vedere qualche foto che ho scattato in questi ultimi anni, quando l'ho "frequentato" più assiduamente...intendo il Savio.

Ecco, questo è un collage di foto scattate poco più di un anno fa. Mi piacciono perchè l'acqua del fiume in quei giorni aveva un aspetto opaco, quasi gessoso e ho voluto accentuarne l'effetto con un filtro che ha il sapore delle vecchie cartoline.

 

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...e sott'acqua

Il post era troncato qui, giusto un accenno per un racconto che avrei ampliato con altre foto frammiste alle mie emozioni.

Non voglio neanche tentare di continuarlo in qualche maniera, perchè ora come ora non avrebbe molto senso. Vorrei invece chiudere questo post un po' schizofrenico con una mia foto, scattata non molto tempo fa in un giorno nuvoloso, lungo il sentiero che percorrevo spesso e volentieri 

 



e accostarla a quest'altra, trovata sul web, dello stesso viale nei giorni in cui il fiume è esondato. Una scena paurosa...la via completamente sommersa dall'acqua diventata quasi un tutt'uno col Savio. Un mare fangoso che anch'io ho visto, seppur da un'altra angolazione, coi miei occhi increduli e che mi ha turbato non poco.

 

foto dal web

 

Di foto o video in questo frangente non ne ho fatte, anzi ho cercato di tenermi a distanza dai luoghi allagati, ma immagino che come me ne avrete viste a dozzine in televisione o sui social, ce ne sono alcune particolarmente toccanti che riguardano i salvataggi di persone e animali. 

 

??????????????????????????

Non serve neanche che vi parli ancora di questo disastro già ampiamente descritto dai media e neppure ho intenzione di fare maldestri tentativi di analisi delle cause di questo disastro. Cambiamenti climatici? Manutenzione insufficiente? Bacini di laminazione mancanti? Inseminazione delle nuvole? Tracimazione della diga di Ridracoli? Vi assicuro che in questi giorni ne sto sentendo di ogni tipo di ipotesi e alcune, a mio parere, più fantasiose di altre... Comunque non sono una geologa e non mi pronuncio anche se seguo come tutti con interesse l'argomento, perchè comunque c'è di mezzo il nostro futuro e sono convinta che qualche decisione vada senz'altro presa per questa nostra fragile Italia. 

 

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Concludo con una nota positiva, la cosa che mi ha fatto spesso venire un groppo alla gola, cioè vedere la grandissima solidarietà da parte di persone di ogni età, con chi si trovava in condizioni critiche. Molto critiche...c'è chi ha perso tutto o una buona parte. Fuori sulle strade montagne di roba accatastata e irrecuperabile.


foto dal web


Ognuno ha fatto la propria parte come meglio poteva, dando un aiuto concreto o facendo donazioni di vario genere. In particolare mi hanno colpito tutti quei giovani, a volte giovanissimi, che davano una mano a spalare via il fango dalle case. Quanti ne ho visti in giro rientrare dalle zone allagate in gruppo o alla spicciolata sporchi di fango e pala sulla spalla! Hanno aiutato con l'energia della loro età e col sorriso sulle labbra. 

 

Un abbraccio a tutte e tutti, in particolare agli emiliani-romagnoli 💓

 

 

mercoledì 10 maggio 2023

ultimi amigurumi e mercatino alle porte!

Post accelerato per farvi vedere gli ultimissimi amigurumi che ho realizzato. Il tempo stringe!

 

le due conigliette

 

Di conigliette ne avevate già vista una nel  primo post sugli amigurumi che vi avevo mostrato qui,  ora ne ho fatte altre due: c'è questa, dai colori tenui, vestita in giallo, abito con volants e un fiocchetto in testa...

 

coniglietta amigurumi con vestito giallo
 

e quest'altra, dai contrasti più decisi, con salopette marrone (che si può anche togliere) ed una super-modaiola fascia a turbante in testa.

 

coniglietta amigurumi con salopette marrone

 Eccole in posa insieme!

 


 il maialino

 

Il maialino era stato uno dei primi amigurumi che avevo realizzato poco dopo aver comprato il libro "Gli amici di Pica Pau". Dato che era stato un lavoro su richiesta per un'amica, era rimasto ben poco tempo tra le fila dei miei animaletti, così, visto che è simpatico, come poi tutti i suoi amici, e non troppo complicato, ho voluto farne un secondo, uguale al primo a parte i colori diversi. 

 

maialino amigurumi

  l'anatra

 

Ah, l'anatra è un pupazzino che tanto ino non è: presenza importante, oltre a volare (io non l'ho mai vista, ma me l'ha assicurato 😉) è assai brava a stare in piedi da sola...basta trovare il giusto equilibrio! E non è cosa da tutti...per gli amigurumi, intendo.


anatra amigurumi


il bassotto

 

Se tutti gli amigurumi dei tre manuali sono fortissimi, il bassottino pur nella sua essenzialità lo è ancor di più! Diciamo che rientra, secondo me, nella rosa dei più accattivanti tra gli amici di Pica Pau provati finora, quelli che "gli manca giusto la parola"😍


bassotto amigurumi


amigurumi in rosa 

 

Trio di amigurumi che in comune hanno ben poco se non...il colore rosa! Come vedete dalla foto si tratta di una polpetta (non da mangiare!) col cappello a cui ho voluto fare indossare un paio di eccentrici occhialoni rosa, una bambola quadrata, dello stesso tipo che avete visto in precedenza, stavolta tutta su delicati toni pastello e un'altra bambolina, davvero piccola piccola, coi capelli ricciolini e vestito viola in pendant con le scarpine.

 

trio pupazzi amigurumi


Balconi Fioriti

 

Questi sono, come vi dicevo, gli amigurumi che ho realizzato in quest'ultimo periodo, in vista di un bel mercatino che si svolgerà a Santarcangelo di Romagna questo fine settimana: sabato 13 e domenica 14 dalle 9 alle 20 circa.

L'anno scorso erano state due giornate splendide sotto tutti i punti vista, quest'anno purtroppo il tempo è molto instabile e io incrocio le dita...male che vada, se mai dovesse cadere qualche goccia, sarò almeno al riparo sotto ai portici, zona di noi creativi.

 

Balconi Fioriti

Se per caso abitate relativamente vicino o anche lontano e avete voglia di trascorrere un weekend diverso, venite a vedere questa manifestazione dedicata alle piante e all'artigianato. Se non lo conoscete già, sarà una bella opportunità di visitare anche il borgo che è un gioiellino e naturalmente...di vedere il mio banchetto. 

Vi aspetto, mi farà molto piacere far due chiacchiere con voi 💙 

 

giovedì 4 maggio 2023

altre scatole origami (con link)

Il tempo è sempre più variabile in questo periodo! E' sicuramente una caratteristica della primavera passare dal sole e caldo alla pioggia anche più volte nel corso della stessa giornata.

A parte che nulla vieta di uscire anche sotto l'acqua, intendo nel tempo libero perchè per necessità lo si deve comunque fare, non disperate se dovete rimanere molto tempo in casa, qualcosa in cui affaccendarsi si può sempre trovare!

Un passatempo piacevolissimo per tutti, che ora sto praticando poco, ma che rimane tra i miei preferiti (o dovrei dire forse tra le decine di passatempi creativi preferiti?) per me è quello degli origami e credo se ne siano accorti anche i nuovi amici di blog.

Diversi anni fa avevo pubblicato questo post in cui presentavo alcuni tipi di scatole origami. Perchè scegliere di fare proprio una scatola? Perchè prima di tutto può essere utile per tante cose, ma anche perchè è un bell'oggetto in sè, dà sempre una gran soddisfazione realizzarne una. 

E poi l'universo delle scatole fatte con questa tecnica è davvero infinito, ti viene sempre voglia di provarne una nuova.

Ne vediamo qualcuna insieme, vi va?

 

SCATOLE ORIGAMI capitolo due 

 

scatola quadrata col fiocco 

 

Come vi ho detto in più di un'occasione, la scatola quadrata è uno di quei modelli che incontrerete spesso se vi piacciono le scatole! Tanto vale quindi impararla per essere poi preparati alle sue infinite varianti, come questa con un bel fiocco contrastante sul coperchio. Per realizzarla avrete bisogno di due fogli di carta di cui uno bicolore, l'altro non importa. 

Questo è il link che vi suggerisco per cimentarvi nella sua realizzazione. E' spiegata bene, ma il coperchio non è proprio semplicissimo: ci sono diverse pieghe da fare e misure da prendere. Vi consiglio di impratichirvi prima con altre scatoline.

 


scatola Masu con divisorio

 

 Il "masu", come ho trovato sul web, si riferiva a una tradizionale scatola giapponese in legno che veniva usata in passato come unità di misura per una porzione di riso.

Questa però naturalmente è in carta e come vedete dalla foto si tratta ancora una volta della scatolina quadrata con coperchio, con la differenza che al suo interno trova spazio un divisorio a forma di croce.

Molto carina quindi per contenere quattro piccoli regalini o minuterie varie.

Per realizzarla vi occorreranno tre fogli di carta quadrata di ugual misura: uno per la scatola, uno per il coperchio, uno per il divisorio. La maggior difficoltà è data dalla realizzazione del divisorio, ma la spiegazione è chiara e vedrete che non avrete problemi. Qui il link.



 

scatola a forma di fiore 

 

In queste scatole invece, la tradizionale forma quadrata viene addolcita dai quattro petali di un fiore. Scatoline primaverili-estive dunque che potrebbero essere adatte per distribuire sulla tavola dei confettini, liquirizie, caramelline e altri sfizi.

Spiegazione piuttosto semplice, qui potete seguirla. Vi accorgerete che ne verrà fuori una scatola molto piccola, quindi vedete voi se usare un foglio più grande.



scatolina rettangolare con cuore


Ecco una scatola dalla forma inusuale, cioè a rettangolo, con un romantico cuore su un lato come decorazione. Va naturalmente utilizzata una carta bicolore per far risaltare il cuoricino. Tenete conto che pure questa risulterà molto piccola in proporzione al foglio iniziale.

Le pieghe non sono poche, ma il procedimento si segue bene, perchè è anche corredato da diagrammi. Potete trovarlo qui.




scatola rettangolare bicolore

 

Rispetto alla precedente questa è molto più lineare e più semplice da fare. Essenziale direi... La spiegazione che ho seguito io, forse su Pinterest, purtroppo non sono più riuscita a rintracciarla, vi metto però il link di una che mi sembra identica. Cliccate qui.

 


 

  ciotolina svasata

 

Questa più che una scatola è una ciotola, vedete? Ha una bella forma elegante svasata in alto che ricorda molto le stoviglie giapponesi. Credo non disdegnerebbe di essere riempita con qualche cosina da stuzzicare...si potrebbe anche provare,

 

 

ma attenzione alla consistenza della carta e ai cibi che servite!

 

 

In passato nel mio blog avevo fatto un tutorial su un altro tipo di ciotola origami bella, utile e resistente. Se volete darci, o ridarci, un'occhiata, andate a sbirciare qui.
 

 

 scatola portacaramelle coi piedini

 

Di foto alla scatola coi piedini da sola non ne ho nessuna, ma dato che per me questo origami è davvero irresistibile, ve la mostro accanto alla stra-presente scatola quadrata. 

Spero riusciate a vederla abbastanza bene ugualmente: è bicolore, ha due antine a mo' di finestra e quattro bei piedini che ricordano certi mobiletti antichi. In più si può anche richiuderla appiattendola. 

Anche se si usa un foglio piuttosto grande come nel tutorial (21 x 21) bisogna dire che come scatola per caramelle viene davvero piccolina...tutt'al più ne potrà contenere due o tre di caramelle! Quindi o riuscite a trovare un altro uso, e non sarà difficile, o utilizzate un foglio ancora più grande da piegare. Il link da seguire per realizzarla è questo.




una scatola...o un  portasapone?

 

E infine aggiungo quest'ultima scatola che ho realizzato dopo quelle che vi ho mostrato, così dovete accontentarvi di qualche foto casalinga, non scattata in spiaggia come le altre!

 


 

Ve la voglio far vedere, perchè secondo me è molto originale, a me piace molto. Sarà il fatto che mi risveglia vecchissimi ricordi di quando in viaggio portavo dietro il sapone dentro alla sua scatoletta...non so, a me lo ricorda, anche a voi?



 

E' piegata da un unico foglio di carta, sapete? Si apre, ma non completamente, non bisogna infatti tirare troppo i due lembi esterni, perchè lo spazio interno, che è quadrato, tende a sformarsi, però da chiusa è molto sicura, può contenere un tesoro!

Anche qui purtroppo non sono riuscita a recuperare il tutorial (ricordo che ne avevo seguito uno fotografico) quindi dopo aver fatto alcune ricerche sul web, ho trovato questo video. E' velocissimo, ma non spaventatevi, credo ci sia la possibilità di rallentarlo. 

Per la chiusura della scatola, potete pensare di legarla con un nastro, metterci un fascioncino sempre in carta o sistemare, sotto alla "patella" (si chiamerà così?) dei pezzettini di velcro adesivo. Oppure, cosa che il video non mostra, si può infilare un lembo dentro l'altro.

 


E per ora anche questa carrellata di scatole è terminata. Spero vi siano piaciute e magari vi abbiano anche stuzzicato a sperimentarne qualcuna. Se è così, come sempre...

BUON ORIGAMI!

 

martedì 2 maggio 2023

TABOO e le brutte sorprese di b - + - - + -

Eccomi qui a presentarvi un gioco che, ricordo, mi piaceva molto, ma in questo post voglio anche parlarvi di risvolti di blogger che mai avrei potuto immaginare neanche con la mia più fervida fantasia! 

Diciamo che in questo caso il gioco mi è venuto in mente proprio per associazione di idee dopo le mie disavventure da blogger...beh, se leggerete capirete il perchè.


TABOO il gioco delle parole proibite


foto tratta dal web

Ma partiamo col gioco. Gioco da tavolo di fine anni '80, quindi quando ci ho giocato io in ludoteca era proprio appena nato...

Piuttosto semplice nel meccanismo, occorre però una certa conoscenza delle cose, nonchè capacità linguistiche ben sviluppate correlate a quelle di comprensione-deduzione. Viene consigliato a giocatori dai 13 anni in su e secondo me è un gioco divertente per animare una serata tra amici di qualunque età!

Come si gioca non ve lo spiego io che ho ricordi un pochino sbiaditi visto che sono passati un bel po' di annetti dall'ultima partita, ma vi mando in questo sito a leggere le regole, così se Taboo vi ispira ve lo potete comprare o cercare in prestito in qualche ludoteca. 

Aggiungo con molto piacere anche la recensione di Giampaolo Dossena pescata dal mio solito prezioso quaderno coi suoi articoli pubblicati un tempo sul Venerdì di Repubblica.

gioco Taboo, recensione Giampaolo Dossena

Due paroline, proprio due riassuntive senza scendere nei particolari che nemmeno me li ricordo, su questo gioco le voglio però spendere anch'io, altrimenti non riuscireste a capire il senso generale del mio post.

Prima di iniziare, i giocatori di Taboo dovranno dividersi in due squadre, al limite minimo van bene anche due in una squadra e due nell'altra, e si sfideranno facendo avanzare la propria pedina sul tabellone fino al traguardo. 

In che modo? A suon di parole! Infatti a turno, una persona di una squadra pescherà una carta con su scritto la parola che dovrà far capire ai suoi compagni in un tempo scandito dalla clessidra, mentre gli avversari come dei cerberi 😆lo controlleranno. Non così facile la faccenda, poichè non potrà mimare, utilizzare oggetti, dire parole con radice simile ecc... 

A complicare la cosa, interviene quello che è poi il succo del gioco: elencate sotto la parola da indovinare ci sono delle parole tabù, che non potranno cioè essere assolutamente pronunciate da chi spiega e sono proprio quelle, guarda caso, che vengono di getto, sono le più comuni per descrivere quella determinata parola!

(ho trovato solo questa immagine del gioco in inglese per bambini, però potete farvi l'idea di come son fatte le carte)

 

foto dal web

Potete anche leggere l'esempio riportato da Dossena nel suo articolo, io non oso ricopiarlo perchè...


il campo minato delle parole proibite...su b - + - - + -

 

...perchè negli ultimi due mesetti, da quando cioè sono tornata ad abitare il mio blog, sono incappata nelle maglie della censura di blogger e non so neanche adesso mentre lo scrivo, se questo post la passerà liscia o sparirà😩

 Ho messo la faccina delusa, triste, ma in realtà sono piuttosto arrabbiata. Per sette anni, ho scritto sul mio blog sentendomi libera di esprimermi come desideravo, pur attenendomi naturalmente a quelle norme di buona educazione condivise che neanche dovevo andare a leggermi su blogger per saperle, ora invece, da quando sono ritornata, in questo lasso di tempo così breve, mi hanno contestato ben tre post che avevo pubblicato tanti anni fa. 

 

Posso anche comprendere che la sensibilità su certi argomenti sia cambiata negli ultimi anni, lo è anche la mia consapevolezza non lo nego, e potrei trovare giusto che vengano eliminati termini che contravvengono alle norme della community, ma io quale norma avrei trasgredito? Mai scritto nè parolacce, offese, prese in giro...il mio blog potrebbe essere letto perfino dai bambini!  

 

Ho usato parole che potrebbero essere equivocate o con doppi sensi? Non mi sembra, e sarebbe comunque una cosa intelligente legare ogni parola al suo contesto, se no la contestazione è veramente demenziale! 

 

Andando a lume di naso, ho supposto che in uno dei post che mi erano stati contestati, la parola incriminata si riferisse a...e qui giochiamo a Taboo, dai..."quel gesto a mano aperta che si fa sulla faccia di un altro e produce un rumore secco oppure gesto rumoroso presente nei balli tirolesi" evidementemente poteva urtare qualcuno, anche se bastava leggere il post, guardare le immagini per accorgersi che parlavo di un innocente gioco-scherzo realizzato in cartoncino che di quell'altro condannabile gesto aveva solo il suono... Beh, ho provato allora a togliere quella parola lì e difatti sono stata "promossa a settembre" e me l'hanno ripubblicato.

 

Il secondo post contestato conteneva invece una parola che si riferiva a "quell'attrezzo lungo in legno che può essere usato in agricoltura, ma anche per far ginnastica...." Anche in questo caso parlavo di come costruire un gioco sonoro con materiale di riciclo e il nome che aveva (neanche affibbiato da me, ma tratto da un libro) non era certo un incitamento alla violenza, suvvia! In questo caso però il post, invece di modificarlo, ho preferito eliminarlo proprio, perchè pesantemente corretto sarebbe stato stravolto. 

L'avviso che ogni volta, contemporaneamente alla sottrazione, mi è arrivato in bacheca è stato questo:

La pubblicazione di questo post è stata annullata in quanto viola le Norme della community di Blogger. Per pubblicarlo nuovamente, aggiorna i contenuti per fare in modo che aderiscano alle linee guida.


Nello stesso momento arrivava poi una mail più dettagliata al mio indirizzo in cui è citato anche il post interessato. Questa ad esempio è l'ultima da me ricevuta:

 Ciao,
Come forse già saprai, le nostre Norme della community (link) descrivono i limiti di ciò che 
consentiamo, e non consentiamo, su Blogger. Abbiamo ricevuto una richiesta di revisione per il tuo post intitolato (titolo del mio post). Abbiamo stabilito che viola le nostre norme e abbiamo annullato la pubblicazione dell'URL  (link del mio post segnalato) rendendolo non disponibile per i lettori del blog.
Perché la pubblicazione del tuo post del blog è stata annullata? I tuoi contenuti hanno violato le nostre norme relative a malware e virus. Per ulteriori informazioni, visita la pagina sulle nostre Norme della community tramite il link fornito in questa email.
Per pubblicare nuovamente il post, aggiorna i contenuti per fare in modo che aderiscano alle Norme della community di Blogger. Dopo averli aggiornati, puoi pubblicare nuovamente i contenuti all'indirizzo (altro link che non ricopio). Questo comporterà una revisione del post.
Per ulteriori informazioni, consulta le seguenti risorse:
Termini di servizio: (link di blogger)

Norme della community di Blogger: (altro link)

 Cordiali saluti,

  Il team di Blogger

Ma capiamoci allora, è un problema di virus (che chiaramente non avrei messo io, ma potrebbe nascondersi in qualche link che col tempo si è "infettato?) oppure si tratta di contenuti, di parole vietate che ho (ripeto, senza alcuna brutta intenzione) utilizzato? C'è almeno un elenco da consultare di quest'ultime?

 

Mah, come vedete spiegazioni dettagliate il team non ne fornisce e non si sa neppure a chi rivolgersi per chiedere delucidazioni (una volta si poteva almeno fare affidamento su Fabrizio Castelli), i post vengono requisiti e, a differenza di ciò che viene affermato nell'avviso, inizialmente non viene data neanche la possibilità di accedervi e di correggerli. Poi (di solito? sempre? a volte?) li rilasciano in libertà vigilata, i post devono essere "aggiornati" e loro devono approvarli. Fatto sta che sono già passati quattro giorni dall'ultimo avviso e del mio post neppure l'ombra!!

A questo punto mi chiedo: saranno dei programmi automatici che vanno qua e là a scovare parole vietate nell'oceano della blogsfera? ...mi è venuta in mente questa scena di Minority Report, l'avete presente?

 

foto dal web

Oppure sarò stata veramente segnalata da qualcuno in carne e ossa? Inquietante...ma se anche fosse andata così, il team, leggendo i miei post, non avrebbe visto subito che la segnalazione non aveva ragione d' essere e c'era solo da farsi una bella risata?

E voi, amici, siete mai stati presi di mira in questo modo? Avete avuto esperienze simili alla mia?

 

aggiornamento 

 

Mi sono accorta solo ora che dal secondo link presente nella mail che mi avevano spedito, potevo accedere al mio post. Ne ho modificato solo il titolo e l'ho inviato per la revisione...ora vediamo se passa!

 

buone notizie

 

Evviva! Il mio post  un aeroplanino davvero originale è stato reintegrato. Dopo aver modificato il titolo...