Una volta avevo una corniciaia che non era solo una corniciaia, dato che vendeva poster, puzzle, locandine e altro. Della corniciaia, che lavorava in coppia col marito, sono rimaste solo queste insegne...io mi illudo che un giorno, come per magia, quell'insegna venga rinfrescata e il negozio riprenda vita, ma non credo proprio sarà così.
Una sera, non tanto tempo fa quindi ormai diversi anni dopo che avevano chiuso, incontrandola per caso in un locale le ho detto d'impulso il mio dispiacere che avessero smesso l'attività, ma la cosa naturalmente è finita lì, non eravamo abbastanza in confidenza per ampliare il discorso.
Quante cose, a cavallo tra gli anni ottanta e duemila, ho fatto incorniciare da loro! Cose che individuo a colpo d'occhio e, se mai avessi qualche dubbio, me lo conferma il nome stampigliato sul retro: piccoli particolari preziosi.
Lei e il marito erano bravi, ci mettevano cura e passione. Sapevano consigliarti bene e realizzavano il lavoro in modo da valorizzare l'oggetto, avevano inoltre una buona scelta di cornici e pure questo non è cosa scontata.
Dopo di loro non ho più trovato un corniciaio che mi piacesse in quel modo, così ho vagato da uno all'altro non troppo convinta.
Ciò che mi è risultato più difficile trovare è stato soprattutto qualcuno che sapesse incorniciare bene i miei ricami.
Per quelli su canovaccio la cosa è, relativamente, più semplice perché basta fare una robusta cornice a cui fissare con chiodini o altro il ricamo, per poi scegliere la cornice col giusto spessore. Tutto sta comunque nel tirare il canovaccio in modo che risulti dritto e teso. Come sa chi ha provato il mezzo punto, tutti i pannelli ricamati pendono da una parte (forse non succede se lavorati su telaio, ma non posso saperlo perché non lo uso) quindi prima di farli incorniciare, è bene metterli in forma. Spero ne conosciate la tecnica, nel caso vi interessi un giorno ve la spiego.
Per i ricami a punto croce le cose si fanno da un certo punto di vista, leggermente più complicate...ma premetto che sono piuttosto pignola, dev'essere per questo motivo che le casette, ricamate nel lontano 2005/ 2006 erano ancora lì da incorniciare!
Ora che venendo ad abitare qui, ho dovuto ripensare totalmente a come e cosa appendere alle pareti, riandando a pescare quadri e arazzi dimenticati, mi era venuta voglia di mettere finalmente la cornice a quella serie di casette ricamate, una mia creazione dal disegno dello schema fino alla sua realizzazione, di cui avevo parlato in questo post.
Informandomi presso un negozio, ho capito però che i miei ricami, dato che li avevo ben stirati e apprettati, sarebbero stati semplicemente posati sul cartone per poi incorniciarli.
Io, che in passato ero stata abituata con Clò che invece li tendeva bene, ho arricciato il naso... e ho proposto di prendermi la briga personalmente della prima fase del lavoro cioè di tirarli come volevo io sul cartone per poi portarli da loro a terminare il tutto.
E così ho fatto. Cercando di essere chiara nella spiegazione, vi dico come abbiamo proceduto io e Maurizio in questa fase, augurandomi sia utile a qualcun'altra/o pignola almeno quanto me!
come incorniciare i ricami a punto croce
In un mio manuale, Il libro dei lavori femminili di Rakam, avevo trovato questa spiegazione che condivido con voi, in cui viene illustrato il modo in cui si deve tendere il ricamo su una tavoletta di legno usando ago e filo.
Questo sarebbe stato probabilmente il metodo migliore, ma ho preferito sperimentarne uno mio, che tenesse comunque conto di non rovinare il ricamo, caso mai si volesse un giorno cambiare cornice. Un metodo più semplice e veloce, finora solo pensato, che ricalcasse grosso modo quello adottato dall'ex corniciaia e che mi aveva accennato, a grandissime linee, una vita fa. Chissà poi com'era realmente...
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Occorrente: cartone bianco spesso circa 3 millimetri , riga squadra e matita, un taglierino, scotch biadesivo sottile, scotch di carta e logicamente il ricamo da incorniciare
Premessa: naturalmente i ricami in partenza non devono avere nessuna piega ed essere un po' sostenuti, quindi dopo averli spruzzati molto leggermente con acqua e amido, si stirano a rovescio o da dritto senza schiacciarli e proteggendoli con un panno. Se serve, si possono utilizzare anche degli spilli per tenerli tesi sull'asse mentre si stirano.
1) Si prendono ora le misure, lunghezza e altezza, della parte occupata dal ricamo o precisamente di ciò che vogliamo mettere in mostra (potrebbe essere compresa anche una parte di bordo non ricamato tutt'attorno).
A queste misure, dovremo aggiungere quello della battuta della cornice, cioè di quel bordo interno che serve a contenere il quadro e che andrà a coprire una minima parte della superficie esterna di esso.
Se avete già la cornice, misurate quindi la profondità della battuta, altrimenti, prima di iniziare il lavoro, andate dal corniciaio, scegliete la cornice che fa per voi e chiedete di quanto dovrete stare abbondanti.
Es: se la lunghezza del ricamo misura cm. 30 e la battuta 0,5 dovrete fare: 0,5 + 30 + 0,5 = 31 cm. Stesso procedimento per l'altezza.
2) Servendosi di matita squadra e armamentario vario, si riportano tali misure sul cartone e lo si taglia col taglierino. La corniciaia mi aveva fornito il loro cartone, ma lo si può trovare in qualunque negozio di cartotecnica.
3) Una volta tagliato, si attacca lo scotch biadesivo sottile su tutto il perimetro del cartone lasciandolo sbordare della metà, come vedete in foto.
4) Sopra la sagoma di cartone si appoggia quindi il ricamo tendendolo leggermente. E' questa un'operazione molto delicata quindi se è possibile consiglio di farsi aiutare da qualcuno per riuscire a inquadrare esattamente la stoffa dai quattro lati.
Una volta fatto questo, si fa aderire meglio la tela premendola leggermente sul biadesivo.
6) Si gira poi il cartone e si rimbocca la tela eccedente sul retro. Infine la si blocca con dello scotch di carta lungo i quattro lati. Non abbiamo fatto proprio un gran lavoro raffinato e lo si nota, ma lo scotch il suo dovere l'ha fatto e bisogna pensare che il retro verrà poi coperto da un foglio o cartoncino.
Ecco com'è venuto il lavoro visto dal davanti.
A questo punto, se avete già in casa la cornice adatta, basterà inserirvi il pannello che avete realizzato. Io invece, come vi avevo anticipato, ho portato i miei ricami così preparati dal corniciaio.
Ho scelto le cornici in base al colore predominante del ricamo, che è poi quello delle scritte che corrono attorno alle casette e questo è il risultato.
Uno dei miei due preferiti visto da vicino...
Certo, essendo di misure diverse tra loro, I quadri non risultano simmetrici sulla parete, ma mi piacciono lo stesso, è bello vederli finalmente appesi in cucina!
Foto di giorno...(emh, le stuccature sul muro vanno riprese, i riflessi fastidiosi del vetro invece mi sa che devo sopportarli)
E foto di notte...illuminati dalla lampada.
le mie casette ricamate appese in cucina |
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Care lettrici e lettori, vi informo che tra qualche giorno il mio blog si prenderà un po' di pausa...no, non andrò in Via delle arance, la via delle casette ricamate, ma un altro gruppo di casette, contornate da boschi e monti mi, anzi ci, aspetta.
A presto!
Grazie per i suggerimenti, i quadri sono davvero molto belli. Buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa, grazie a te per il passaggio, sono molto contenta che i miei quadri ti siano piaciuti. Non so se ricami, ma spero davvero che questi suggerimenti possano essere utili a qualcuno. Prima di fare il lavoro e quando ho scritto il post che lo documenta, non ho fatto ricerche su internet...ora vedo che in rete ci sono diversi tutorial su questo tema. Il mio potrà essere una scelta in più e spero sia valida. Buon fine settimana!
EliminaNinfa, vedo tante cose belle.
RispondiEliminaGrazie Gus, mi fa piacere che trovi belli i miei quadri. Ciao, a presto!
EliminaNon possiedo la pazienza del ricamo ma della cornice sì... amo quei lavori manuali e il risultato finale, come vedo dalle tue foto, ripaga.
RispondiEliminaBuon fine settimana
Allora in questo caso il contrario di me, Sari. Io per il ricamo ho molta pazienza, ma per quanto riguarda tutto ciò che rifinisce il tutto un po' meno...fortuna che avevo l'aiutante! E poi abbiamo fatto solo il lavoro preparatorio, sono contenta ti piaccia il risultato finale. Grazie, buon fine settimana anche a te!
EliminaTi capisco riguardo alla corniciaia di fiducia. Ho vissuto un periodo molto simile con un piccolo negozietto in centro (abito in un paesino sui colli di Roma e qui i centri storici sono un gioiello). Spesi quasi 1000 euro in diversi mesi di lavori, facendo rinnovare vecchi quadri, incorniciandone di nuovi e facendo restaurare alcune pitture non proprio soddisfacenti. Col tempo, però, mi ha richiesto sempre più denaro e ho rinunciato ad andare avanti, cerco infatti un artigiano più a buon mercato. Buona vacanza!
RispondiEliminaSono tornata ieri Luz, ma l'augurio l'avevo già letto, grazie, e ora ti rispondo. Ad alcuni negozi ci si affeziona, come anche tu mi racconti, e se ci si trova bene si continua logicamente ad andarci. Certo che la cifra che hai speso è molto alta e capisco che tu abbia rinunciato al negozietto. Anch'io mi sono resa conto, incorniciando queste e altre cose che andare da un corniciaio è veramente dispendioso. Ti auguro di trovarne uno meno caro!
EliminaTengo unos familiares que realizan para su entretenimiento artesanía parecida, y uno de ellos además hace ganchillo de punto. Es extraordinario la belleza que se puede hacer si se tiene la habilidad, conocimiento, y arte de como hacerlo realmente.
RispondiEliminaSono contenta che ti piacciano questi lavori ricamati a punto croce J.S. Vila, sicuramente avere in casa un familiare che si dedica a questo passatempo, te lo fa apprezzare maggiormente. Pur essendo un punto piuttosto facile da fare, ma non per questo meno appassionante, si possono comunque realizzare cose molto belle. Grazie e buona giornata!
EliminaNon sono un esperto in materia ma son lavori bellissimi. Buona serata a te.
RispondiEliminaCiao Fabio, grazie. Tengo molto a questi ricami, perché sono nati a partire da miei disegni che a loro volta hanno dato vita a una favola, non sono copiati come altri ricami realizzati. Quindi mi fa davvero piacere che tu, pur se non esperto, li abbia apprezzati. Buona serata anche a te!
EliminaSono venute benissimo! Vedi che uso il telaio per non far pendere i ricami :))) Io quando li incornicio li cucio dietro perchè ho paura che la colla dello scotch li rovini
RispondiEliminaGrazie Irene, io poi ho fatto solo il lavoro preparatorio e il corniciaio tutto il resto :-) Il telaio hai ragione può essere molto utile...a me però si deformano solo quelli a mezzo punto, non ho problemi invece con i ricami a punto scritto e punto croce, sarà forse che uso solo l'Aida, non so. Il metodo che usi tu, di incorniciarli cucendoli dietro, è sicuramente quello migliore, dovrò provare anch'io. Comunque di scotch ne ho messo pochissimo proprio perché pure io temevo l'effetto colla sul tessuto. Ciao!
EliminaI tuoi lavori, lo confermo , sono belli e delicati, peccato per i piccoli negozi che chiudono, un po' dappertutto, i battenti.
RispondiEliminaPiacere di vederti, Costantino e scusa se ho pubblicato il tuo commento solo ora, ma era finito nella spam e me ne sono accorta oggi. Ti ringrazio tanto dell'apprezzamento dei miei lavori, mi fa molto piacere! E in quanto ai piccoli negozi che chiudono...eh sì, è un peccato, viene una gran tristezza.
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