sabato 29 gennaio 2011
martedì 25 gennaio 2011
un premio e "due" chiacchiere con voi
Già che ci sono, vi snocciolo qualche altro mio pensiero da blogger ancora giovane (non intendo di età..), anche se lo so che le sintesi non sono il mio forte.
Non sono poi così interessata a "guadagnarmi" uno, due, tre followers in più, non dico ipocritamente che non mi faccia piacere certo, ma intendo dire che non è il collezionismo di avatar che mi fa felice, è piuttosto conoscere chi ci sta dietro, la persona e il suo mondo.
A proposito dei commenti
I commenti...eh, beh, quelli mi piacciono eccome, leggerli per me è un pò come ritrovare la stessa emozione che sentivo quando ricevevo un lettera da un'amica. Non mi importa però che commentiate o no tutti i post, mi basta sapere che lo fate con convinzione, perchè vi piace ciò che ho pubblicato o perchè volete farmi semplicemente un saluto. Io la vostra presenza la sento comunque.
A proposito di chi qui non si è più visto
A chi ha deciso invece di non passare più da qui, vorrei dire che la cosa mi rattrista anche se sono consapevole che a volte le strade si dividono e qui, nel mondo virtuale, è ancora più facile che si formino "amicizie precarie". La selezione naturale nella blogsfera sarà anche inevitabile se si vuole sopravvivere, ma non è piacevole (se trovate che anch'io inavvertitamente abbia trascurato oppure urtato la sensibilità di qualcuno, non esitate a scrivermelo).
A proposito delle nuove amicizie
Lo sappiamo tutti, qui e nella vita al di qua del monitor ci sono conoscenze che subito, per affinità di idee, interessi comuni, simpatia "a prima vista", assumono i contorni di una sincera amicizia, altre conoscenze invece faticano ad ingranare per poi dissolversi nel nulla, in quel caso non c'è abbastanza forza che le leghi insieme...
Per quel che mi riguarda
Per quanto riguarda me, vengo a trovarvi quando posso, sempre con molto piacere e curiosità di leggere e guardare i vostri post e di fare quattro chiacchiere con voi, ritagliandomi un pò di tempo tra i vari impegni. Vi sento a dire il vero, quasi di più delle mie amiche "reali", quindi...non potete certo lamentarvi!
A volte entro, sapete, senza bussare, nei vostri blog e mi metto a sfogliare le pagine dei vostri libri virtuali, mi piace scoprire anche i vecchi post, cosa scrivevate quando ancora non ci conoscevamo. Mi sento un pò come una ladra che entra di soppiatto in casa altrui e per questo vorrei scusarmi e ringraziarvi per la vostra ospitalità!
Voglio però riallacciarmi al discorso di prima, quello sul fatto che a volte non sempre riesco a passare da voi...a me infatti piace anche "perdere tempo" in altri modi: andare per esempio a scoprire nuovi blog in giro per il mondo oppure passare a trovare chi forse è poco o niente interessato ad andare a commentare di qua e di là, ma che, in casa sua, mi riceve sempre volentieri. Ci vado perchè alcuni di questi blog, a volte poco frequentati, o per lo meno poco commentati, sono davvero interessanti ed è un pò come quando si scopre una spiaggia ancora selvaggia o una città vuota a ferragosto... Lo dedico anche a loro questo premio anche se so che mai e poi mai verrebbero a ritirarlo!
Penso sia positivo mantenere anche in questo mondo dei blog, la libertà, la generosità di dare senza ricevere a tutti i costi qualcosa in cambio, mantenere vivo il desiderio di conoscere altre persone che non può essere solo finalizzato a quel che ci torna indietro, senza nulla togliere a quei rapporti in cui lo scambio è frequente, reciproco, caloroso che poi sarebbe la condizione ideale per far crescere e durare un'amicizia.
E infine questo "raggio di sole" vorrei regalarlo anche alle mie amiche ed amici "no blog", che spesso mi seguono e quando possono mi fanno sentire la loro affettuosa presenza e ad Alessandra, mia amica da sempre nonchè provetta pittrice, perchè se non fosse stato per lei che mi ha suggerito l'idea di aprire questo spazio, spronandomi nonostante la mia faccia alquanto perplessa e diffidente verso questa proposta, beh...non sarei qui a parlare con voi. Sì, lo so che qualcuno ha commentato: "MAGARI!!" vi ho sentito, sapete?
.... e scusate se le due chiacchiere sono lievitate e strabordate.
sabato 22 gennaio 2011
pon poniamoci!
Come fare un pon pon ve l'ho spiegato poco tempo fa qui, in questo post. Oggi invece vorrei mostrarvi alcuni modi in cui è possibile utilizzarlo. Certo sul web si trovano moltitudini di idee, di gran lunga più belle ed originali di queste, diciamo che ho voluto solamente divertirmi un pò e giocare a sbrigliare la fantasia...E' tutto come sempre molto "casalingo", quindi se siete intenzionate a copiare qualche idea seria, forse è meglio cercare altrove!
Li usava un tempo anche la mia mamma
per abbellir cinture e collettini
realizzati cucendo i cordoncini.
Un tempo ed ora possiamo adoperarli
sulla berretta di lana senza tarli
e se per caso vi piace andare a sciare
la papalina non dovete scordare.
Mettervelo in testa come le modelle
non vi farà sembrar forse più belle
visto che lo specchio non mente!
No, che sia meglio trasformarlo in un borsino?
Ma se dentro non ci sta neanche un soldino?!
scatti "before cleaning the mirror"
Preferirei farlo girare attorno a un dito
e se poi mi viene un giradito?
Se proprio volete metterlo alla vita
badate di mangiar insalata scondita
E se volete farne un orecchino
scegliete un pon pon bello piccino.
autoscatto "in the bathroom"
Che ne direste di una morbida palla
che sui mobili volteggia a mò di farfalla?
copiar da Eli non è mica male...
Il suo Pon Pon Occhiuto mi è talmente piaciuto
che ho pensato anch'io di fare un pupazzino
Palla di Pelo non è forse carino?
Avviso alle naviganti ancora un pò inesperte: cliccando sulle parole sottolineate, andrete direttamente nel luogo indicato. Sembra essere ormai una cosa scontata, ma forse non lo è....
Avviso a chi cercava idee originali e fattibili: vi avevo avvisato, no, che non c'erano?
Avviso per tutti: pon ponatevi!
mercoledì 19 gennaio 2011
l'elicotterino con i semi alati
Giochi, scherzi, cose curiose che la natura spiana lì, già belle e pronte a nostra disposizione. Basta solo scovarle, guardandosi intorno con occhi curiosi e poi sperimentare per conto proprio o trovare magari qualcuno che ci faccia da guida per imparare i segreti della natura. Ai bambini basta davvero poco per divertirsi: una nevicata, cumuli di foglie cadute, una ragnatela, un bruco... Anche quelli ormai costretti a ripararsi all'ombra dei condomini e non più sotto le belle fronde di un albero, potrebbero scoprire che lì, nel parco pubblico cittadino o nel giardino della scuola si possono nascondere dei tesori...
Guardate questo che mi ha dato pochi giorni fa un bambino,
probabilmente li avrete già visti chissà quante volte. Si tratta quasi sicuramente del frutto dell'acero, a meno che non sia quello del sicomoro, pianta che si presenta piuttosto simile...
..che però escluderei dato il tipo di habitat in cui vive. Preferirei però in questo caso lasciar perdere la botanica, per soffermarmi sull'opportunità ludica offerta da questo frutto alato, cioè quella di trasformarsi in un gioco divertente.
La sua bella forma non vi ricorda quella di un'elica? Allungate il braccio teso più in alto che potete e poi lasciate cadere a terra il frutto. Avete visto come gira su se stesso? E con quale velocità! Non vi dà l'idea di essere proprio un "elicotterino"?
La prossima volta che uscite per una passeggiata, state all'erta! Potreste trovare qualcosa di molto prezioso nell'aiuola sotto casa....sabato 15 gennaio 2011
dieci piccoli indiani: AMICI
canto Navajo
A proposito di amicizia, alcune bloggers hanno lanciato una proposta che ho accolto con entusiasmo (sperando poi di poter partecipare...): è quella di incontrarci per poterci conoscere di persona e trascorrere insieme una domenica di maggio. Ho pensato così di estendere l'invito anche a voi che seguite il mio blog. Cosa ne pensate, avreste voglia di fare una bella festa? Per accordi e maggiori informazioni, cliccate sull'immagine che ho inserito nella barra laterale: vi porterà direttamente al blog di Sandra, che sta raccogliendo le adesioni.
martedì 11 gennaio 2011
non è un frisbee bucato, ma...
Avete riconosciuto cos'è? Forse gli uomini avranno qualche difficoltà in più, ma chi fra le donne non l'ha mai fatto o almeno visto fare?
Io l'ho imparato da bambina, allora era un bel passatempo, ma c'era chi si stufava dopo pochi giri e così veniva fuori mezzo spelacchiato. Anche molti dei bambini " di oggi" hanno fretta di finirlo, ma voi cercate di convincerli a non mollare... per fare bene le cose ci vuole tempo!
E voi pazienza ne avete? Vediamo un pò...Seguite le mie istruzioni e non stupitevi se sono un pò strampalate: è che si tratta di due mescolate insieme, il pon pon di dimensioni extralarge e quello di fattezze medium.
Ritagliate lungo il bordo esterno ed interno. Poichè il cartoncino è messo doppio, in questo modo avrete già pronti entrambi i cerchi.
Nel caso non abbiate a disposizione un compasso (sarà che io quando lo cerco non lo trovo mai), potete seguire un procedimento un pò più lungo, ma ingegnoso. Se vi ricordate ve l'ho mostrato nel post sul mandala, qui. Riassumo velocemente, solo con le immagini:
Dubito che abbiate capito qualcosa , ma facciamo finta di niente e continuiamo.
Allora, eravamo rimasti ai cerchi ritagliati....
Sovrapponeteli e preparate un gomitolino di lana. Se è sottile vi consiglio di metterla doppia, o anche tripla, tutto dipende dalle dimensione dei vostri cerchi. Io avrei dovuto doppiarla dieci volte, nel caso di quello XL!
Fate passare un capo del filo nel foro centrale dei due cerchi e annodatelo ai due cartoncini. Il nodo non è indispensabile, ma è un suggerimento per rendere più facile l'esecuzione.
Ora siete pronti per iniziare. Avvolgete il filo attorno all'anello in cartoncino, passando ogni volta dentro al foro centrale.
Armatevi di pazienza e procedete in questo modo, tenendo sempre il filo ben teso e mantenendo il lavoro compatto, senza lasciare spazi scoperti.
Il movimento è molto, molto semplice. L'unica accortezza è quella di mantenere i fili allineati con un ipotetico centro, come fossero raggi della bicicletta.
Continate così fino a riempire l'intero anello e poi...continuate ancora facendo un secondo giro sovrapposto al primo.
E poi un terzo, un quarto, un quinto...procedete giro dopo giro, finchè il foro centrale non si sarà riempito, fin quasi a chiudersi.
Tagliate i fili tutto intorno al cerchio, introducendo le forbici in mezzo ai due cartoncini e....
.... magia! Certo, per vederla, la magia, dovete usare gli occhi di un bambino... Quello che pareva un frisbee bucato, si è trasformato in una morbida palla pelosa!
Non è ancora finito, manca pochissimo però! Fate passare un filo di lana, meglio se doppio (fate la prova di resistenza) in mezzo ai i due anelli in cartone e tirandolo al massimo
annodatelo strettamente più volte.
Ora potete sfilare i due anelli di cartoncino: interi, se volete utilizzarli più volte o strappandoli se, come me, non volete rischiare che si disfi tutto il lavoro fatto, dopo tanta fatica...
Voilà, il pon pon eccolo qua! Non resta che dare una sistemata ai fili, pareggiandoli un pò...
e se vi piace fare una catenella per appenderlo.
Immagino però che siate curiosi di vedere anche l'altro, il mostruoso pon pon XL....Guardatelo,
piuttosto brutto, vero? Sì, lo so, però magari la prossima volta ci divertiamo un pò insieme scoprendo i suoi "mille" usi!
domenica 9 gennaio 2011
convertite al magnetismo
Così finalmente hanno trovato una loro collocazione come magneti sul mio frigo e devo dire che sono davvero utilissimi per tener ferme cartoline, biglietti, disegni....
...e in questa nuova veste non mi sembrano neanche male. Ve le faccio vedere più da vicino?
La struttura che ho ricoperto con la cartapesta è composta da una corolla in cartoncino e un pistillo fatto con un tappo di bottiglia in uno, e una parte ritagliata da un contenitore per uova, nell'altro.
L'ultimo strato l'ho realizzato con carte leggere a fantasia diverse. Il fiore rosa l'ho poi decorato con delle paillettes, mentre l'altro con ritagli irregolari di carta rossa e gialla.
Ho ultimato il tutto con la solita mano di vernice trasparente che serve a proteggere la carta dalla polvere e dall'umidità.
Assomigliano più a dei fiori o a dei cappellini?
Vi ricordate quando da piccoli andavate in giro per la casa alla ricerca di oggetti in ferro su cui le calamite potessero far presa? Era un modo divertente anche per scoprire qualcosa sui metalli, per imparare a distinguere il ferro da altre leghe.
Ora vi saluto mostrandovi i miei due nuovi magneti che trattengono un dolce pensiero ricevuto alcuni anni fa.
giovedì 6 gennaio 2011
un compleanno "mutoide"
Il mio compleanno è passato un pò in sordina quest'anno. Sarà che c'è sempre stata l'abitudine di festeggiarlo il giorno dopo, facendo un tutt'uno col Natale. Comunque niente torta con candeline, "tanti auguri a te" o tirate d'orecchie, come quando ero bambina. Alcuni graditissimi auguri, quelli sì, e poi.... un occhio pesto, "regalo" di uno scontro con il portone di due giorni prima, un anno in più e una serata piovigginosa in un paese non troppo lontano da qui. Triste? No, non per me.
E' stato davvero piacevole ritrovarsi quasi per caso, dopo molti anni, in una osteria convertitasi nel frattempo a osteria-piadineria. Di sole brustoline non si vive più. E poi, in giro con Ma. nelle deserte strade del centro storico, il 24 la gente era evidentemente da altre parti, sotto una pioggerellina fine fine che arricciava i miei capelli, ci siamo meravigliati davanti alle suggestive ed insolite luminarie disseminate qua e là per il centro. Luminarie?
Giudicate un pò voi da queste foto che ho scattato, come vi dicevo, solo pochi giorni fa, in in tardo pomeriggio di gennaio, stavolta sereno, stavolta più affollato, stavolta senza quella magia che mi aveva avvolto quella sera. Si sa, l'attimo è fuggente.... ed anche questi addobbi fuggono se non fate presto ad andarli a vedere!
impalpabili meduse
lampadari opalescenti di stalattiti
stelle e ghiaccioli dai riflessi azzurrini
surreali stelle psichedeliche
sfere che costellano il cielo come tanti pianeti azzurri
lanternine colorate che mi fanno sentire in Cina pur non essendoci mai stata.
Quella sera Ma. aveva detto che secondo lui tutto ciò poteva essere opera dei Mutoid. Arrivata a casa, ho fatto una ricerca sul web ed ho scoperto che aveva ragione: il comune si è avvalso, per l'allestimento natalizio, della collaborazione di un artista locale, Manolo Benvenuti, e del gruppo Mutoid Waste Company.
Tutte le sculture presenti ( 10 sculture luminose a risparmio energetico e diverse eco-istallazioni che sfruttano i lampioni già esistenti) sono state realizzate, come avrete notato, con materiale di riciclo quali bottiglie di plastica, retine, schienali di sedie, fanali di macchine ecc...Interessante vero?
Se siete curiosi di sapere chi sono i "Mutoid", guardate questa video-intervista girata, credo, lo scorso anno (questa è infatti già la seconda edizione), mentre invece se volete maggiori informazioni su Manolo Benvenuti andate a vedere qui.
La visione di queste strane sfere trasparenti,
mi ha illuminato: perchè non costruire un lampadario da appendere al filo che ormai penzola da più di dieci anni nel mio salotto? L'aiuto di Ma. sarebbe certo indispensabile e non sarebbe neanche certo il buon esito della faccenda, però potrei tentare. Voi cosa ne dite?