Da quando ho scoperto, il suggerimento è venuto da una mia zia, che il brodo vegetale si poteva anche trasformare in pratici cubetti, mettendolo nella vaschetta del ghiaccio, lo faccio davvero volentieri. Così posso tenerlo in un sacchetto nel freezer e servirmene all'occorrenza.
Ma le verdure...eh sì, le verdure utilizzate per il brodo, dopo uno sfuttamento di due ore e mezzo, sono veramente tristi da mangiare così!
Non ho mai saputo bene cosa farmene se non buttarle nel bidone accompagnate da un certo senso di colpa, l'altra sera però mi è venuta un'idea...trasformarle in polpettine! In fondo sono o non sono la maga delle polpette?
Ho scrutato allora nella mia dispensa alla ricerca del sacchetto di miglio (avevo pensato di sperimentare una versione alternativa alle solite crocchette con gli spinaci), ma non l'ho trovato, finito chissà quando. In compenso ne ho scovato uno d'orzo e, rassicurata da un veloce giro sul web che le polpette si potevano fare anche con quel tipo di cereale, mi ci sono messa subito dietro con entusiasmo.
Ne ho lavato un pò sotto l'acqua corrente
e l'ho messo a cuocere in una pentola con acqua pari a tre volte il suo volume. Quando l'acqua ha iniziato a bollire l'ho salata leggermente.
Mentre l'orzo cuoceva, ho passato le verdure nello schiacciapatate, quello che si usa anche per fare i passatelli.
Ero lì, intenta a fare serpentelli di carote, patate e sedano quando l'occhio mi cade sulla meringa solitaria, quella che avevo lasciato premurosamente lì per Ma. (le sue sorelle meringate erano state "bruciate" in fretta). Bella era bella, buona anche, candida pure e con quel cuore tenero proprio come piace a me...il brutto era che era anche l'ultima!
Mmhh...ho scacciato con decisione il malvagio pensiero che mi si era affacciato alla mente e sono tornata a concentrarmi sulle mie polpette salutiste. L'orzo intanto si era cotto quindi l'ho unito alle verdure.
Mi è venuta poi l'idea di insaporire il tutto con un pò di olive nere tritate, ma non avevo neppure quelle, così ho ripiegato sul prezzemolo, tutta un'altra cosa in quanto a gusto, ma per fortuna quello lì sta bene un pò dappertutto.
Ho mescolato bene l'impasto e mi sono messa a preparare l'impanatura. Ho versato metà farina e metà pangrattato: mai provato prima, ma gironzolando fra le ricette on line, avevo scoperto questo particolare "duo" e mi era sembrato un buon accoppiamento.
Ho iniziato così la mia operazione preferita, quella che mi fa regolarmente regredire all'infanzia, quando come tutti i bambini amavo manipolare le cose morbide tipo la sabbia bagnata oppure il pongo, ma anche quel pò di impasto che mi dava mia mamma per giocare quando lei faceva la piadina.
Ho fatto le mie polpettine, le ho rivoltate nel miscuglio che avevo preparato
e le ho disposte in un piatto. Le ho poi schiacciate leggermente, mentre di solito le faccio tonde.
La meringa era ancora lì, voluttuosamente solitaria...in fondo che senso aveva lasciargliene solo una? L'avessero fatto a me l'avrei considerata quasi una crudeltà...
Ma scacciando nuovamente il famelico tormento, sono tornata ancora una volta a occuparmi delle polpette...che infine ho messo nel freezer, perchè fa sempre comodo avere qualcosa di pronto.
L'assaggio però dovevo assolutamente farlo...e se fossero risultate non commestibili? Così dopo averne cotte alcune in padella con un filo d'olio, mi sono apprestata a giudicare spassionatamente le mie allegre crocchette, accompagnate da un panino di quelli coi semi di papavero che mi piace tanto.
Beh...la prova l'ho effettuata senza panino, come potete immaginare...
Ed ora cosa dire? Già...cosa dire? Dunque, la prima impressione è stata quella di una zuppa d'orzo, di quelle un pò insapori, racchiusa in un involucro croccantino. Non cattivissime insomma, ma neanche buonissime. Sono sicura che con le olive e magari qualcosa per "legarle" ci avrebbero guadagnato.
In ogni modo visto che ci ho fatto un post, per motivare la mia proposta culinaria devo pur trovarci almeno ...mmhh, facciamo sette punti a favore.
E così vi dico che questa ricetta...
1) è un modo per riutilizzare le verdure sfruttate
2) fare le polpette è rilassante, si ritorna bambini...
3) è una maniera, per me piuttosto nuova, di utilizzare l'orzo in alternativa alla zuppa trentina
4) servono ben pochi ingredienti
5) sono leggere, senza grassi se non l'olio per cuocerle
6) a rincarare la dose vi dico anche che l'orzo ha un sacco di proprietà: è antinfiammatorio, energetico, rimineralizzante per le ossa, contribuisce a ridurre il rischio di cancro e cardiopatie, ecc...
7) fra le proprietà dell'orzo c'è anche quella di essere facilmente digeribile, quindi si raddoppia il punto quattro
e poi, amici miei...
dopo aver visto e gustato sullo schermo i supercalorici dolcetti siciliani, ora bisogna tornare in riga!
Accetterò con molto piacere tutti i vostri suggerimenti su come poter utilizzare l'orzo in altri modi...ma, no, che sbadata...si era partiti parlando delle tristi verdure, sarei curiosa di sapere cosa ne fate voi...sempre ammesso che siate delle appassionate di brodo vegetale!
OOOOOOOOOOO
A proposito dei pasticcini del
post precedente, avrei veramente voluto spedirli a tutti voi che avete commentato, ma già dopo la prima (
Paola, che ringrazio tanto per aver ricambiato con il bel mazzetto che ho esposto nella barra) mi sono subito arresa...non potevo proprio farcela con tutte quelle spedizioni! Il pensiero però c'è stato e se volete potete servirvi da soli!