Capita che ogni tanto qualche amica mi chieda ancora del blog...la cosa mi sorprende, però mi fa piacere. In fondo questo mio diario aperto a tutti lo considero tra le mie creazioni, in senso allargato, più riuscite, un'avventura coinvolgente a cui ho dedicato tanto tempo e passione. Allora poi, sempre ogni tanto, vengo qui seduta al computer e lo apro il mio blog fermo da anni, ne "sfoglio" qualche pagina, leggo ciò che scrivevo, riguardo con affetto i commenti, osservo le foto che postavo. E mi ritrovo diversa, non solo fisicamente. Se già ne ero consapevole, guardare il mio diario figurato me ne dà conferma. Diversa nello spirito, di certo meno giocosa dopo aver arrancato per ritrovare il sorriso nel periodo successivo alla scomparsa, a poca distanza uno dall'altro, dei miei genitori. Un sorriso che è tornato sì, ma senza più quella spensieratezza vuoi anche infantile che avevo prima e che caratterizzava queste pagine, soprattutto nel primo periodo. Quel senso di famiglia in cui abbandonarmi e riconoscermi non esisteva più, si era sgretolato, e notavo di riflesso cambiamenti pure qui nel mondo dei blog che frequentavo. Questo mondo che ci aveva conquistato, io vi ero approdata nel 2010, suscitando in noi un entusiasmo inebriante, negli anni si era un po' sfaldato: tanti amici e mi ci metto anch'io, erano emigrati su facebook, instagram o altri social, diverse persone avevano chiuso il loro blog e alcuni, amicizie care che avevano travalicato il mondo virtuale, ci avevano purtroppo lasciato per sempre.
E' per ciò che vi ho detto ed altro ancora, che non so quante volte abbia pensato in questi anni di affondare definitivamente il mio blog... ma si può dire siano state altrettante le volte in cui ho pensato di riprenderlo. Riprenderlo non inseguendo ciò che era stato un tempo, ma per come sono oggi, attingendo a quella voglia di scrivere che pur nascosta sopravvive, col desiderio di farvi vedere le cose che faccio adesso in un modo diverso da come le presento sulla mia pagina facebook, perchè si sa che qui non funziona come là: i tempi qui sono dilatati, c'è uno spazio più comodo per raccontarsi e spesso i post decantano e vengono trasformati prima di essere pubblicati, non tutto avviene nell'immediato. Ci sarà ancora qualcuno, blogger o no blog, in ascolto? Chissà...vedremo, così come vedrò se questo sarà per me un vero ritorno o una fugace nostalgica apparizione.
Vi lascio con una frase che avevo usato nella presentazione del mio blog, una frase che riassume ciò che è stato per me e ciò che mi auguro possa essere ancora in futuro: " Il mio diario è anche uno spazio in cui nascono amicizie, ci si scambiano opinioni e consigli, si chiacchiera piacevolmente. Un luogo sempre in trasformazione, come la vita…"
In foto la mia prima casetta realizzata con la tecnica del book folding, piegando cioè le pagine di un vecchio libro che assume quindi una nuova forma, una nuova vita. Un interesse nato lo stesso anno in cui ho smesso di scrivere il blog...l'anno nero. Questo oggetto di carta mi è particolarmente caro, perchè durante la sua lavorazione mi ha aiutato ad alleggerire momentaneamente il dolore trasfondendolo in qualcosa di creativo che simbolicamente mi ricordasse i miei, facendomi sentire ancora la loro presenza accanto in una nuova fase della mia vita.