Ho già letto qua e là diversi post dedicati alla festa che si è svolta domenica a Bologna. Dentro a quelle parole, dentro a quelle emozioni mi ci sono ritrovata, eppure desidero, mentre il post con le foto è in preparazione, appuntare qualche mio pensiero sul mio diario per fissarlo meglio nella memoria e per condividerlo con voi bloggers che eravate presenti ed anche con voi che non c'eravate.
PENSIERI DI UNA GIORNATA SPECIALE
"Me le metto o non me le metto?" Questo il dubbio amletico che mi ha assalito alla mattina, subito dopo essermi vestita. Ho deciso per il sì, in fondo cosa vuoi che sia un tacco di 6 centimetri e mezzo...Non immaginavo che quella scelta l'avrei pagata cara: due chilometri e mezzo di sofferente camminata "stazione ristorante" ed altrettante rincarate torture sulla via del ritorno "ristorante stazione" mi hanno fatto rimpiangere, come miraggi, comode calzature alternative, scartate a favore di quelle che si adattavano meglio al mio "look"...
Sulla collana a rosoni invece non ho avuto incertezze ed è stato anche grazie a quella, postata nel mio blog, che le mie amiche bloggers mi hanno riconosciuta.
In stazione nella mia città era da tanto che non ci andavo. Non mi ricordo che ci fossero, l'ultima volta, quei percorsi tattili per non vedenti: sono rimasta piacevolmente sorpresa.
In biglietteria siamo stati informati che era sciopero, ma certo non potevamo immaginare l'odissea del ritorno ed infatti il treno l'abbiamo preso.
Durante il viaggio Ma. mi spiega come fanno a mantenere paralleli ai binari i fili elettrici. Com'è diverso il modo di osservare le cose maschile da quello femminile.
Beh, parliamo anche d'altro, per essere...
Bologna... appena messo piede lì mi avvolge un che di familiare e mi si spalanca una piccola porta su sensazioni passate, quanti bei ricordi legati a questa città.
Camminando in mezzo a tanta gente, affollatissima la domenica, mi avvolge il caldo, e che caldo! E poi per le strade quell'odore, sprigionato dagli edifici, che sa un pò di muffa e un pò di antico, uguale a quello che si respirava nelle cantine di un tempo.
Anche le fresche folate che ci investono passando accanto a certi androni, mi fanno sentire come quando mia mamma mi mandava di sotto in cantina a prendere qualche vasetto di carciofini.
A pochi metri dal luogo prescelto, cartina sottomano, mi assale una sottile emozione...E poi l'incontro, davanti al ristorante. E' stato bello riconoscersi e salutarci come vecchie ma nuove amiche. Particolare e bello.
Le divertite presentazioni con i nuovi : prima il nome e poi...no, non il cognome, ma il nome del blog, un legame indissolubile.
Il ristorante ci accoglie con quella familiarità informale da ex osteria ed anche il cameriere è un bel pò spiritosamente informale.
Il giro ai tavoli per consegnare i miei cuoricini imbustati l'ho fatto sì, ma un pò timidamente e mi scuso se per caso ho saltato qualcuno. Un episodio divertente è stato quello di Gianna che il
cuore origami l'ha aperto...purtroppo dentro non ci ha trovato nessuna sorpresa, neanche un mio messaggio. E per fortuna che son riuscita a rifarlo, altrimenti sai che figura ci avrei fatto!
Al tavolo del ristorante tra una portata di tortellini minuscoli come ombelichi, melanzane che agli occhi di Gianna assumevano le sembianze di funghi, un gelato alla crema a dir poco fantastico, si sono intrecciate parole, sorrisi, emozioni e io che di solito non sono una gran "ciacarona" ho comunque contribuito all'allegro chiacchiericcio generale.
Sorrisi, parole, spezzoni della propria vita, commenti sul cibo, curiosità e domande, erano tante le cose da dirsi. E' stato piacevole aver conosciuto poi i mariti, le mogli, perfino una figlia, anche la loro partecipazione è stata importante. Un pranzo durato ore, volate in fretta però.
I saluti fuori dal locale, un pò di rammarico per non essere riuscita a parlare di più con certe persone e a conoscere tutti, ma eravamo in tanti. Sappiamo comunque che adesso quando ci scriveremo sui nostri blog ad ognuno si potrà associare un viso, una voce, un'espressione e ci sentiremo più vicini.
Il ritorno verso la stazione, passando dalla piazza. Un ragazzo sta suonando con la chitarra una canzone dei Weather Report: la conoscerete, la stupenda Birdland. Ci fermiamo ad ascoltarlo, è bravo. Un'offerta e riprendiamo il cammino.Qualche negozio e il desiderio spasmodico di arrivare a casa per togliermi le scarpe e invece...
In stazione treni soppressi e ritardi. Aspettiamo...poi aspettiamo ancora...una musichetta pubblicitaria si diffonde ossessivamente sul marciapiede del binario ad "allietare" i viaggiatori, facce ormai rassegnate.
Io, fra una chiacchiera e l'altra con Ma., fotografo, fotografo ancora, la stazione è un soggetto che mi prende moltissimo.
Salutiamo con la mano Krilù e suo marito mentre partono col loro treno e invece noi sempre lì ad aspettare il nostro. La stazione deserta di treni ha un certo fascino, però....
Ooohh, finalmente arriva, saliamo...neanche un posto a sedere, accidenti! I miei piedi in piedi anelano più che mai alle ciabatte.
Treno veloce però: per forza, era una freccia...bianca o rossa non ricordo, abbiamo dovuto pagare pure il supplemento.
A casa. Dentro agli occhi e alle orecchie ancora tanti volti, tante voci. Dentro al cuore la pienezza di una giornata ricca di sensazioni. Dentro alla borsa i ricordini di
Sandra e
Gianna.
Un segnalibro con un intenso, pur nella sua delicatezza, acquarello che accompagnerà le mie letture: ho proprio lì, nuovo di zecca, "I draghi locopei" da iniziare.
E una allegra e simpatica pergamena che mi ricorderà, negli anni, questa giornata speciale trascorsa in compagnia di tanti amici, tra cui lei, Gianna.
Non posso terminare questi miei pensieri in ordine cronologico che con un ringraziamento, in ordine alfabetico, alle tre bravissime donzelle del web:
Ambra,
Erika e
Sandra. Sarò pur ripetitiva, ma proprio nel momento in cui mi si affacciava il desiderio di conoscere di persona gli amici al di là del monitor, sono arrivate loro che con grande efficienza organizzativa hanno fatto sì che questa occasione si concretizzasse: raccolta di adesioni, dritte per raggiungere il ristorante, l'ottima scelta dello stesso e perfino i cartellini di riconoscimento, nel caso in cui uno non avesse una collana a rosoni come distintivo...
Appuntamento al prossimo post con le foto e speriamo che nel frattempo Blogger ci ridia indietro i nostri lettori!