venerdì 25 novembre 2011

bilancio mercatino

Com'è andato il mercatino? Beh, diciamo che non è stato in perdita, e questo è già un risultato...Mi è stato almeno utile per capire un pò come funziona, come è meglio allestire lo stand per valorizzare la merce (caso mai decida di farne altri)  e quale sia il modo per trattare con le persone...anche se devo dirlo, io come venditrice mi sento proprio negata.
Gli ultimi giorni prima della manifestazione sono stati frenetici all'inverosimile: una giostra ininterrotta tra l'ospedale dove ultimavo piccoli lavori di cucito, la casa dei miei e il mio appartamento diventato quasi inagibile per via di borse e scatoloni, e poi  una scappata alla rocca per prendere un ramo, uscite affrettate nei negozi per comprare le ultime cose, perline che saltavano dappertutto, in testa mille cose da ricordare...che fatica!

Arrivato finalmente il giorno fatidico io e Ma. carichiamo la macchina e col nebbione,  il primo della stagione, arriviamo nel capannone della fiera...immenso ed immensamente gelato e pensare che mi avevano assicurato che era riscaldato.


 La mostra scambio in questione, me ne sono resa conto sul posto, era impostata soprattutto sulla vendita di ogni sorta di roba usata, ci si poteva trovare di tutto, dalle pinze ai giochi anni '70 e poi vestiti, tantissimi vestiti. Sì, erano presenti anche alcuni stand di hobbisti come me, ma erano la minoranza e ciò si poteva intuire dando un'occhiata al tipo di persone che visitavano la fiera. Soprattutto alla mattina, una marea di stranieri, probabilmente dal Marocco o paraggi,  con o senza famiglia al seguito, che comprava, non senza aver  contrattato fino allo sfinimento,  abbigliamento ma soprattutto scarpe, scarpe a quantità: avevano molti figli o le avrebbero rivendute? Mah.

La mia bancarella gli stranieri non l'hanno neppure guardata e su questo non c'erano dubbi, però devo dire che anche gli italiani, che sono arrivati a "fare la vasca" nel pomeriggio, a tirare sul prezzo ci sanno fare...Così alcune volte ho ceduto, perchè come mi diceva il signore del banco vicino, qui si vende...ma a poco.
Saltando di palo in frasca, vi dico che il ramo-alberello a cui avevo appeso gli addobbi  ha fatto la sua figura e di questo devo ringraziare un'amica che mi ha dato il suggerimento.


Le palle di carta poi, in versione riciclata e non, hanno incuriosito parecchie persone che si complimentavano per la mia pazienza e per l'inventiva ma, mi schermivo, il modello mica l'avevo progettato io.

A metà mattinata ecco che mi arriva la prima strana richiesta: una signora mi chiede di acquistare non una delle suddette palle natalizie, ma lo scatolone che le contiene! Sgrano due occhi così...e pensare che a casa ne avevo tanti di questi ex contenitori  di panettoni extralarge. Mi mangio le mani, ma non l'accontento  "..e le palle, signora, dove le metto?"
La seconda stralunata richiesta mi viene posta invece nel pomeriggio: "Vendi anche questa di borsa?" mi chiede una ragazza indicando il borsone plastificato a pois in cui avevo sistemato alla meno peggio delle vecchie borse che non usavo più. Eh, no, ma allora ci prendiamo in giro...Volete anche la sedia pieghevole su cui sono seduta, per caso? L'ho pensato, ma non l'ho detto, che stia affinando il savoir faire da commerciante?

La mia bancarella, come vi ho già accennato, era un pò scarna: un pò di tutto, un pò di niente... di niente a confronto agli altri straripanti banchetti. C'erano i due, tre tipi di addobbi natalizi che avete visto in foto, alcune cose estive ad uncinetto

che non c'entravano nulla con la stagione, però gliele ho messe perchè facevano numero e poi alcuni oggetti ricamati, delle cornici, qualche decorazione in cera,

un pò di vecchia (ma sempre attuale?!) bigiotteria con le perline,

 le recentissime spille (ed elastici) in lana con bottoni e gattini,

e quelle poche in cartapesta che si sono guadagnate degli apprezzamenti per l'originalità, ma a dire il vero nessuno le ha comprate.
Presenti dentro ad una scatola anche le mie amate bamboline ad uncinetto

 e quando ne ho vendute cinque in un colpo è stato traumatico: uno perchè mi sono lasciata convincere a svenderle poverine,  due perchè il mio lato infantile ci si era affezionato.

Adesso so solo che si trovano dentro ad un cestone chissà dove. Sì, la soddisfazione di sapere che sono piaciute c'è stata, spero solo che ne abbiano cura, sigh.
Stringo un pò per arrivare al finale, anche se invece la giornata è stata davvero lunghissima ed io con le mani in mano non ci sono stata neanche un momento...

Veniamo a qualche considerazione riassuntiva come si faceva nei temi scolastici. Nel mio bilancio, se tra i punti negativi ci infilo le circostanze che mi hanno impedito di preparare le cose come desideravo, la mia inesperienza di venditrice in simbiosi con la mia incapacità affaristica (un bel binomio...), il  freddo, il tipo di manifestazione non proprio adatta al mio genere di creazioni e la quota di partecipazione secondo me troppo elevata, tra le note positive ci metto l'aver trascorso una domenica diversa e rigenerante per lo spirito, l'aver ricevuto incoraggianti complimenti per le cose che faccio, le interessanti chiacchiere che ho scambiato con alcune persone e poi....beh, l'opportunità che ho avuto di fare anche un pò di pubblicità al mio blog.

25 commenti:

  1. ...che bello questo racconto/cronaca...una domenica diver/sa/tente...e con questo un altro capitolo del tuo blog/vita.:)
    ciaooo Vania

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  2. Certamente i lati positivi ci sono stati e poi ora hai un'esperienza in più.

    Buon pomeriggio, Ninfa.

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  3. L'esperienza conta e conta anche scegliere bene i mercatini, a volte gli organizzatori non tengono conto di chi e quale merce espone e ti trovi nel bel mezzo di un suk! Non demordere.....Carla

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  4. moooooolto tempo fa (erano all'inizio e ancora non ben regolamentati) feci anch'io una serie di esperienze di mercatini, fra le cose negativi, in testa a tutto, metterei il non riconoscimento del valore dedi ciò che è fatto a mano che, anzi, sembra invogli tutti a "tirare sul prezzo"...ma è un vecchio discorso sull'abitudine al bello....

    ;)

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  5. Se fossi stata lì, credo non avrei resistito a quelle bamboline all'uncinetto, che sono deliziose. Sul fatto di tirare sul prezzo, io l'ho sempre trovato piuttosto irritante!
    In ogni caso, clienti simpaticoni a parte, penso che tu abbia vinto la sfida! Secondo me è un'esperienza da ripetere!
    A presto
    Giada

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  6. Ho fatto i mercatini per un po' di anni e ho ancora delle amiche che li fanno.
    Ti lascio alcune esilaranti esperienze:
    Richieste:
    Una signora voleva comprare la tovaglia sui cui era appoggiata la mercanzia.
    Ti chiedono sempre quello che non hai. se un anno hai fatto palle di Natale, vogliono gli angioletti, se l'anno dopo fai gli angioletti, stai tranquilla che vorranno le palle!
    Si vendono quasi solo gli oggettini che costano poco.
    Inconvenienti stagionali:
    D'inverno si gela e d'estate si schiatta di caldo. Le nuvolette di Fantozzi seguono sempre gli hobbysti.
    Se deve scatenarsi un temporale...lo farà quando tu hai il mercatino!
    se fai mercatini in primavera...il vento si porterà via tutta l'esposizione.
    I mercatini d'autunno invece non apportano soldi, troppo vicini alle vacanze estive (dove i tuoi potenziali clienti hanno delapidato i loro averi) e troppo lontano dal Natale e i tuoi potenziali clienti non hanno voglia di pensare ai regali.
    Inconvenienti logistici:
    Davanti al tuo banchetto si ferma sempre un nutrito gruppo di perditempo che si piazzano a chiacchierare fra di loro ostruendo tutta la visuale e impedendo a chiunque altro di avvicinarsi.
    A me capitava sempre la postazione più sfigata del mercatino, ma parlando con gli altri ti accorgi presto che ogni postazione ha le sue sfighe, comunque le peggiori sono: subito all'ingresso (tutti passano sparati e non ti guardano). In fondo... dove tutti fanno dietrofront, tanto li il mercatino finisce!

    Ops, mi sono dilungata tantissimo, spero di non averti annoiato, ma mi hai risvegliato un sacco di ricordi eheheheheh!

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  7. carissima, mi dispiace per la delusione, ma tutte cci hanno da passà! Ti assicuro che le cose che hai preparato con fatica e amore sono davvero carine e originali; il problema non sei tu. La mia esperienza di mercatini con la mia paper jewelry è stata questa: ma cos'è sta roba? (commento tipo; al che io rispondevo: gioielli del futuro, meglio comprarli adesso che costano così poco. Può darsi che le cose fatte a mano, le cose sperimentali, nate dal cuore e dall'anima, come figli, che ci viene forte lasciare nelle mani di estranei, appartengano al futuro. Oppure il pubblico giusto non sta qui. Il gusto è più evoluto in altre parti del pianeta, e tutto ciò potrebbe essere molto apprezzato e ricercato ad altre latitudini. Quindi? vietato scoraggiarsi! ti abbraccio. Manuela

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  8. anch'io credo che tu non abbia l'anima del commerciante: sei troppo tenera!!!
    Buon week-end

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  9. il mercatino è sempre una bella esperienza...è bello conoscere gente nuova,ascoltare richieste particolari...e ricevere complimenti...il tuo banchetto era ben assortito,le bamboline deliziose e anche le nuove spille/elastici...da ripetere,no?

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  10. mah...non so che dire!
    Spesso vengono male organizzati e non hanno logica di esposizione per cui bisogna valutare bene, specialmente se chiedono soldi per la partecipazione.
    I mercatini pullulano per cui spesso la clientela con voglia di acquistare manca e poi cercano sempre il bell'oggetto al prezzo ridottissimo e quindi tirano sempre, e sempre di più.
    Certo, vale sempre la pena di tentare, ma vale sempre la pena di informarsi prima su cosa viene proposto.
    Il lavoro che si fa comunque non so è pari alla eventuale..ma solo eventuale soddisfazione di complimenti vari.ùciaoo Ninfa

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  11. Hai fatto benissimo Ninfa a fare il mercatino,le tue cose erano tutte carine...soprattutto le bamboline!

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  12. ciao, Ninfa: se c'ero, te la compravo io qualcosa,(naturalmente avrei tirato alla grande sul prezzo!)Un abbraccione.

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  13. le spille sono deliziose.Ho fatto mercatini anche io e ti assicuro, anche come esperienze lavorative, le persone sono strane e hanno richieste strambe....

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  14. E' stata un'esperienza anche questa, cara Ninfa! Al prossimo mercatino andrai con un filo di gas!

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  15. Quando mi avevi anticipato che stavi preparando il materiale per partecipare alla fiera, dentro di me già pregustavo il piacere di farmici un giro e di farti una sorpresa. Sarebbe stata una magnifica occasione per riabbracciarti. Dopo la dimissione dall'Ospedale mi ero illusa che avrei continuato a migliorare e invece purtroppo non è andata così. Domenica scorsa non ero proprio in grado di muovermi, ma io confido in altre possibili occasioni.

    Le tue creazioni sono molto originali ed anche i soli complimenti fanno sempre piacere. Ora, dopo questa prima esperienza, sarai certamente più agguerrita per le prossime volte.

    Ti abbraccio e ti mando un monte di auguri per la tua mamma.

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  16. Ninfa, ma io avrei comperato di tutto da te. Le cose che vedo nelle tue foto mi piacciono moltissimo, sono belle, originali, fatte bene.
    Purtroppo è sempre così. Ai mercatini la gente ci va anche perché pensa di spendere poco.
    Questa ad ogni modo è una prima esperienza, la prossima potrebbe andare meglio e ... se esponi a Milano, dimmelo, hai già un'acquirente!

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  17. Secondo me, ti è servita , come esperienza per futuri mercatini/mostre ;)
    Credo non fosse proprio il posto adatto per te e le tue bellissime creazioni mia cara...
    Ci vorebbe un mercatino "handmade" , e tutto sarebbe sstato più bello ed esaltante ^_^
    Alla prossima, se ci sarà, sarai di sicuro più preparata e più carica!
    E poi tanta pazienza... :P

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  18. Ottimo reportage!!! in sintesi secondo me è stato un bel successo considerando le premesse che hai detto!!! Ciao, buona settimana!!!

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  19. Accidenti, che fatica,...io avrei comprato tutto e senza estenuanti trattative eh eh eh!
    Ho partecipato una sola volta , in proprio,ad un mercatino: una giornata ventosa ...mi son caricata di freddo e venduto praticamente un tappo.
    Invece son sempre andati molto bene i mercatini solidali all'interno della scuola in occasione del Natale .Dai, l'esperienza ti ha sicuramente temprata per le prossime volte...mi fai ridere quando ti descrivi come un mix di inesperienza ed incapacità affaristica :O)

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  20. l'averci provato è di per se un successone....gli unici mercatini che ho fatto erano quelli all'interno delle scuole che frequentava mia figlia per raccimolare 2 soldi x autosostentamento.....quindi nulla di serio....baci.glo

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  21. ma quante belle cose...complimenti e grazie per le belle parole ;-)

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  22. Cara amica sono passata per lasciarti i miei migliori saluti perché andrò a celebrare le prossime feste con la mia famiglia e forse dopo non riuscirò a farlo.
    Ho lasciato in “Luce nel cuore” programmati tanti post con belle riflessioni su questo periodo, ti invito a scorrerli con gli occhi, ma in special modo sarò lusingata se ti farà piacere partecipare alla catena natalizia che proporrò il 1º dicembre.
    Gesù nasce in noi ogni giorno, s'incarna nella nostra fragile e meravigliosa umanità e fa del nostro niente la dimora dell'Amore. Viviamo con gioia quest’avvenimento anche in tempi difficili.
    Ti auguro di scoprire il significato più profondo del Natale, sperando che ti possa regalare pace serenità e la voglia di credere in una rinascita. Buon Natale! Ti abbraccio!!

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  23. Un caro saluto Vania, Gianna, Carla, Dani, Giada, Eli, Luigi, Valeria, Carla, Floriana, Hyde, Cri, Alessandra, Krilù, Ambra, Mariù, Marina, Sandra, Gloria, Anella. E’ bello risentirti dopo tanto, Manuela. Un abbraccio con tanti auguri di un Natale sereno a te, Mirta e scusami se non parteciperò alla tua catena natalizia, ma è stata una scelta che ho fatto già da tempo.
    Mille grazie anche per i vostri graditi apprezzamenti alle mie creazioni, quelle che ho fotografato. Lo so, voi qui nel blog mi viziate dicendomi un sacco di cose gentili, ma poi la realtà è un’altra cosa...E’ stata comunque un’esperienza interessante ed anche se non proprio riuscita mi servirà certo in caso di eventuali (chissà!) futuri mercatini. Questo mio post ha incoraggiato anche un bello scambio, un confronto con chi di voi ha mercanteggiato in passato, magari in quelli scolastici e/o solidali (quelli funzionano sempre, lo so) o lo fa ancora adesso. Di sicuro, oltre l’esperienza, anche le vostre parole mi sono tanto utili, oltre ad avermi fatto ridere di gusto con i mille e più imprevisti che possono capitare a chi abbia la malaugurata idea di fare una bancarella...Una cosa che ho capito è che devo scegliere con attenzione la manifestazione a cui partecipare e che comunque a causa dei costi aggiuntivi del trasporto, oltre già a quelli della quota, non potrò mai spingermi troppo in là (eh, mi dispiace proprio, Ambra...). Son da mettere in conto anche tante cose quali la difficoltà da parte delle persone di riconoscere il valore di un oggetto fatto a mano ed apprezzarne la bellezza e la particolarità. Cosa che invoglia sempre a tirare sul prezzo, così come facevano gli stranieri per un paio di scarpe usate. In ogni modo agli amici farei naturalmente un prezzo di favore (capito Hyde? Ti risparmierei la fatica di contrattare). Se ne farò altri per ora non lo so, ma di sicuro vi avviserei in anticipo, se mai vi troverete da queste parti potreste fare un salto a trovarmi (sai Krilù che sarebbe stata proprio inaspettata la tua visita? Inaspettata e bellissima, confido anch’io in altre occasioni). Mi sono un pò ingarbugliata coi verbi, auguro quindi una buona settimana a tutti, a presto!

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  24. Averlo saputo ti facevo una visitina.
    :)

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  25. Ah, magari, sarebbe stata una bella sorpresa, Stefania! Di questa fiera ne avevo accennato nel post precedente a questo, ma la prossima volta ti spedisco una email, sempre che ci sia la mia prossima volta di mercatino... Ci sentiamo in questi giorni, a presto!

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