Ancora qualche ricamo, ma non pensate siano cose recenti... E' tanto che non mi dedico più al punto croce, ma un piccolo aggiornamento con due cosine ricamate che qui sul blog non avevate visto, mi fa piacere farlo.
la matrioska a punto croce
Partirei con questa matrioska (lo schema l'avevo trovato su Pinterest) qui fotografata in mezzo al mio solito caos...creativo e non. E' una foto piuttosto vecchia: in questo momento nel mio bilo non dico che ci sia più ordine di qui, tutt'altro, però tutti i piani che vedete traboccanti di libri e oggetti ora sono in buona parte svuotati in vista del trasloco.
Mi sono sempre piaciute le matrioske, in casa ne ho una che risale a quando ero ragazzina, forse addirittura bambina. Sarà stato il regalo di un parente, di un familiare o di qualche amica? Portata magari da un viaggiatore o sarà stata invece acquistata "sotto casa"? Chissà...l'etichetta sul fondo mi dice che probabilmente è originale: c'è stampato made in USSR (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche).
la mia matrioska |
Era un gioco divertente aprire tutte le bamboline di legno leggero fino ad arrivare alla più piccolina, l'unica in legno pieno, rimontarle poi singolarmente incastrando le due metà corrispondenti fino a formare una colorata famigliola composta solo di donne, tutte figlie della più grande, la madre.
Affascinante la storia della nascita di questo particolare oggetto artistico che ci racconta di un possibile collegamento, una contaminazione tra le divinità della fortuna appartenenti al folklore giapponese e il mondo contadino russo.
Qui in questo sito, oltre alle origini, potrete leggere anche delle riflessioni sulla simbologia della matrioska. Mi piace l'idea di una madre che contenga la complessità di un intero mondo dentro di sè. Tutti gli strati si potrebbero interpretare come aspetti di una stessa persona al cui interno si nasconde il nucleo più autentico, l'essenza, come un frutto cela il proprio seme prezioso.
E' bello, confortante pensare a queste matrioske di grandezza digradante anche come al fluire dell'amore, grazie al miracolo della vita, da una all'altra, via via da una generazione alla successiva, un legame che non si spezza, neanche con la morte.
Sì, è dolce pensare al filo indistruttibile che lega per sempre una mamma e una figlia. Questo ricamo l'ho iniziato e portato avanti sei anni fa. Mi ci applicavo durante le lunghe ore in cui assistevo mia mamma in clinica, tentando in questo modo di svagare la mente. Sarebbe stato purtroppo l'ultimo suo ricovero, un periodo durissimo.
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Qualche mese dopo ho voluto trovare un'applicazione per questo ricamino nato in giorni tanto tristi.
Ho pensato di farne una decorazione da appendere incollando la tela su un cartoncino abbastanza spesso. Davanti e dietro, perchè la mia matrioska era costituita, come vedete, da due parti.
Tutt'attorno l'ho quindi rifinita con un cordoncino tricotin (ve ne avevo parlato qui e qui agli inizi del blog, ma anche qui) e una passamaneria serpentina in tinta.
Non poteva mancare, indispensabile, un anello per poterla appendere e qualche altro semplice abbellimento.
i tre quadretti a punto croce
(non si butta via niente)
Anche i tre quadretti che ora vi mostrerò devo averli realizzati più o meno in quella fine d'anno, in vista probabilmente del solito mercatino natalizio a cui anche quella volta avevo deciso di partecipare. Lo dico perchè tra quelle foto ho ritrovato la prima traccia di uno di questi quadrini esposto sul mio banchetto...
In realtà se la composizione l'avessi fatta proprio quell'anno non lo so, ma il materiale utilizzato risale, ne sono certa, a diversi anni prima.
Solo le amicizie blogger di un tempo, cioè ormai pochissime, possono aver visto la mie "scomposizioni composte" che avevo postato nel 2011. Se siete curiosi, andate a guardare il post!
Quindi si può ben dire che questi tre quadretti a punto croce siano figli dei primi due grandi. Ora ve li mostro tutti e tre, anche se purtroppo in questi scatti i colori rendono poco. Li vedete qui esposti sul mio tavolo di un mercatino primaverile,
qui in un altro mercatino estivo davanti alle tre mokine amigurumi
e in un altro autunnale a cui avevo preso parte lo scorso anno.
Beh, non voglio certo annoiarvi con le foto dei miei mercatini, ma è per dimostrarvi che le mie piccole scomposizioni composte mi accompagnano da diversi anni nei vari eventi a cui partecipo.
Solo qualche persona me ne ha chiesto il prezzo, che è una cifra davvero irrisoria, ed è stata lì lì per comprarne uno... solo qualche coraggioso sì, ma si può dire che non ci sia mai stato nessuno, o quasi, che non si sia fermato incuriosito ad osservarli da vicino.
Quando vedo qualcuno piegarsi in avanti avvicinando il naso al piano del banchetto, io sedutà là dietro nascosta dai vari espositori, a volte mi chiedo cosa starà guardando così interessato, poi mi viene in mente...ah, sì i "magnifici tre" 😄 Non li vendo, è vero, ma sono sempre uno spunto di conversazione con i passanti!
Anch'io ho una matrioska ricamata a punto croce, l'ho fatta io , anni fa! Ne ho anche una in legno, comprata a una bancarella della Russia all'artigiano in fifie
RispondiEliminaScusa , mi è scappato il commento. Dicevo che ho anche una matrioska comprata ad una bancarella della Russia, all' Artigiano in fiera di Milano, prima del civid, poi non ci sono più andata. Originali i tuoi quadretti a punto croce !! Bravissima! Buon week end.
RispondiEliminaScopro che abbiamo decisamente delle passioni in comune Mirtillo, mi fa piacere! Anche tu matrioska in legno e matrioska ricamata...è un bel soggetto, ispira tante versioni diverse come fantasie, colori, abbigliamento ecc... Grazie anche per l'apprezzamento ai miei pazzi quadretti, ciao, un buon weekend a te!
EliminaAmo le matrioske.
RispondiEliminaAnche tu Gus? Lo capisco, sono degli oggetti veramente affascinanti sia dal punto di vista estetico che da quello più curioso, giocoso, che stupisce... Ciao, buon weekend!
EliminaLe matrioske riportano alla mente un inverno colorato e vivace e poi mettono allegria. Complimenti per questi bei lavori.
RispondiEliminaE' vero Fabio, le matrioske mettono allegria, perchè coloratissimi e vivaci sono gli abiti tradizionali che "indossano". Ti ringrazio per i complimenti, ciao!
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