mercoledì 19 luglio 2023

tingere la stoffa con colori naturali



 tingere la stoffa...perchè non provare?

 

Avete mai provato a tingere la stoffa? Non è certo difficile con quelle tinture che, una volta tagliata la confezione in plastica, si mettono direttamente nel cestello della lavatrice e fanno tutto loro! Io le usavo e le uso principalmente per ravvivare o cambiare il colore a indumenti sbiaditi e ogni tanto mi sono perfino avventurata a sperimentare la tecnica del tie dye su magliette vecchie o altri panni con risultati...beh, a volte soddisfacenti, altri meno...

 


 

C'è comunque sempre un effetto sorpresa con questa tecnica che è poi anche il suo bello!



tingere la stoffa coi colori naturali

 

Lasciando da parte il tie dye, cioè le varie tecniche di legatura e tornando alla tinta unita, le cose si fanno un po' più complicate se si decide di rivolgersi non alle tante tinture che si trovano nei supermercati, ma se si vuole tentare di prepararle in casa in modo naturale, utilizzando cioè frutta, verdura, erbe o spezie...e anche infusi, tè, caffè.

Sostenuta da ferrea motivazione, di cui vi parlerò dopo, e da tanta curiosità, con i miei tre aiutanti inquadrati qui sotto

 


mi sono messa d'impegno a trafficare, in piccolo, con i vari liquidi colorati,  non prima però di essermi documentata facendo qualche ricerca.

 

i miei primi esperimenti con l'indigo

 

Ricette sul web se ne trovano, non dico, però non è per niente facile per una che si avvicina alla tecnica per la prima volta, districarsi in una giungla di procedimenti diversi: tutorial spesso frettolosi o indicazioni contraddittorie sugli ingredienti da usare...prendiamo ad esempio l'indigo, una pianta che dovrebbe dare delle belle tonalità blu-azzurre

Se volete sapere qualcosa sulla sua storia e sui suoi utilizzi, potete andare a leggere qui. L'articolo è interessante e mi ha illuminato, in ritardo, su quale sia il giusto modo di utilizzare questa polvere per tingere la stoffa. O meglio quali "ingredienti magici" devono essere aggiunti affinchè la stoffa prenda il bel colore sperato. 

All'inizio infatti, seguendo appunto spiegazioni piuttosto approssimative, ho proceduto in modo simile alle altre tinture vegetali accorgendomi con delusione  che la polvere rimaneva irrimediabilmente grigio-nera (da quel che ho capito è infatti l'henné che si usa per capelli) con gli effetti sulla stoffa che vedete in foto: è la prima a partire da sinistra. Neanche malaccio, no, ma niente a che fare con l'azzurro che mi aspettavo! 

 

esperimenti con l'indigo

 


Beh, dall'articolo che vi ho linkato e da pochi altri indizi recepiti qua e là, ho finalmente capito che per ottenere quel colore deve prodursi una reazione chimica particolare e il procedimento non è così banale. Avrò voglia di provarlo comprando ciò che mi manca? Non so...ci devo pensare, per ora mi sono indirizzata verso altri lidi...

 

intervallo comico 

Uno stacchetto per prendere una  boccata d'aria mentre leggete il mio post che come da mia abitudine è piuttosto lunghetto?

Vi propongo allora questa divertente scenetta degli indimenticabili Vianello e Tognazzi...giusto per rimanere in tema di tinture! 

 



esperimenti con frutta, verdura e spezie


Ma ritorniamo a noi che vi dico a quali lidi sono approdata...ma a quelli della frutta! Avevo infatti in frigo alcune more e qualche lampone che erano lì lì per ammuffire, perchè come sapete bisogna mangiarli nel giro di un lampo, pena la muffa... Ecco quindi che ho pensato di usarli per sperimentare il colore rosa. Beh, rosa...è venuto fuori un mix di azzurro e rosa così così: lo vedete in foto sulla destra, accanto a un centrino. Le striature sono date dal fatto che la stoffa l'avevo legata.

 

Un altro esperimento con le verdure, stavolta con gli scarti, cosa sicuramente più economica e riciclosa, è stato quello con bucce di cipolla dorata

 
tingere con le bucce di cipolla

Questo è il colorino che ne è risultato (ultima stoffa a destra): come vedete un bel rosa pesca molto delicato del tutto simile al colore esterno delle cipolle. Che ne dite, vi piace?


Rimanendo nel campo delle verdure, ho poi voluto provare anche il cavolo rosso. Un colore bellissimo e sorprendente, mi aspettavo un rosso e invece è venuto fuori un bluette intenso!

 
tingere col cavolo rosso

E, magia, aggiungendo un po' di aceto ecco che si traforma in un incredibile fucsia. 

 


La cosa deludente però è che sulla stoffa i colori sono risultati molto, ma molto più chiari, anche se quell'azzurrino lì non mi dispiace. 

stoffe tinte d'azzurro

Facendo altre prove ho notato che il cavolo è abbastanza ingovernabile: ogni volta è venuto un colore leggermente diverso, lo si può vedere dalle gradazioni qui sotto.

 


E' venuta poi la volta di una spezia che mi ha dato molta soddisfazione, anche se non fa proprio al caso mio: la curcuma! Un giallo caldo e deciso, molto bello, ma un po' troppo shock per ciò che ci devo fare. L'ho sperimentato pure con una tecnica di tie dye molto semplice, legando la stoffina a salsicciotto con lo spago e poi aprendola dopo averla tinta e sciacquata. Vedete il risultato? E' quella stoffa gialla e bianca con pizzetto che si vede nella quinta foto dall'alto.

 
tingere con la curcuma

Ho provato anche a spegnerne il colore con un po di tè, ma niente... la curcuma ha una forte personalità, forse avrei dovuto mettere più tè. Da utilizzare sicuramente in seguito, ma non per il mio progetto.

 
stoffe tinte con la curcuma

Avendo contagiato anche Maurizio nella mania delle tinture, abbiamo sperimentato insieme alcuni mix aventi sempre come base il cavolo rosso, a cui però abbiamo aggiunto nei vari tegamini ingredienti diversi: bicarbonato, aceto o curcuma. Un po' di pasticci insomma...

Sono approdata successivamente alle verdure polverizzate scovate in questo negozio della mia città che ancora non conoscevo e che ho trovato interessante.  I colori delle polveri che erano esposte mi hanno stregato e da qualche prova iniziale ho visto che le tinte risultanti mi piacciono, ma sono un po' troppo sbiadite  (in foto la stoffa a sinistra è tinta con la polvere di carote viola, quella a destra con la polvere di ortica) e poi chiaramente devo farci qualche conto, chiedermi cioè, visto che me ne servirebbero in quantità, se conviene dal punto di vista economico.

 


 caffè, tè e karkadè


Quindi mi son buttata sulle prove con i fondi del caffè (il centrino a sinistra) e con le bustine di tè nero (quello a destra). Belli vero questi toni neutri? A me piacciono molto.

 
centrini tinti con caffè e tè nero


E poi non potevo rinunciare ad una prova anche col karkadè. La tinta è risultata un rosa fin troppo sbiadito...va di certo aumentato il quantitativo dei fiori.

C'è da dire che qualunque cosa naturale mi sia capitata sotto mano ultimamente non ho resistito a bollirla per spremerne il colore...


che procedimento ho seguito?  


Visto che siamo ormai alla fine del post, vi starete chiedendo la cosa principale: quale procedimento ha seguito per tingere la stoffa? Come vi ho detto prima, le spiegazioni trovate sono le più disparate quindi anch'io, non sapendo a quali affidarmi, ho sperimentato procedimenti diversi. 

I punti fermi sono chiaramente che bisogna far bollire in una pentola con l'acqua gli ingredienti scelti per fare in modo che rilascino il colore, l'acqua andrà poi filtrata, perchè non deve lasciar residui. Ma tutto il resto...pretrattare i capi solo immergendoli in acqua o col cremor tartaro, far bollire i capi assieme alla tinta per diverso tempo o non ce n'è bisogno? Fissare il colore con acqua e aceto o basta aggiungere un po' di sale durante la cottura? Non avendo indicazioni precise, come vi ho detto  ho sperimentato molto e lo so, avrei dovuto essere sistematica, scrivermi ogni volta tutto quanto e invece sono andata un po'...a spanelli, come si dice qui da noi.

Quindi, se qualcuno di voi ha per caso esperienza in campo di tinte naturali di stoffe intervenga pure, accetterò i vostri consigli più che volentieri!

 

il nostro ambizioso progetto 

 

E ora veniamo all'idea che ha fatto sì che mi avvicinassi a questa tecnica interessante. Il progetto, molto ambizioso per dei principianti, sarebbe quello di tingere tutte le tende (circa una decina di coppie, comprese quelle per le porte-finestre) della casa dove ci trasferiremo. 

 

Ora come vedete sono tutte bianche, di stoffa leggera e probabilmente sono tende, riadattate, della prima casa in cui avevo abitato, la casa della mia infanzia. Adesso, nell'ottica di andare ad abitare là, nella seconda intendo, e anche col proposito di apportare piccoli cambiamenti rispetto al periodo in cui ci abitavano i miei, io e Maurizio abbiamo deciso di dare un delicato tocco di colore alle tende. 

Chiaramente ci sono tanti dubbi rispetto a come verranno, è un'incognita proprio, non so neanche se le tende siano di puro cotone (se non lo fossero il colore purtroppo non aggrapperebbe!) e se sia fattibile mettere in pratica "in grande", utilizzando la cucina e non certo un laboratorio, gli esperimenti di colore fatti nei pentolini.

Lavorone molto azzardato direi, ma ci vogliamo provare...quando sarà un po' più fresco magari, ora non si resisterebbe proprio ai 33 gradi e mezzo 😲 che ci sono nella mia futura casa.    

Vi darò notizie più avanti...per adesso la vostra "piccola chimica" vi saluta!


12 commenti:

  1. Quanti esperimenti in casa tua dove qualcosa bolle sempre in pentola... è proprio il caso di dirlo.
    In casa mia, con una figlia che ha frequenato una scuola per stiliste, di prove colore se ne sono fatte tante... e con tessuti legati e con la tecnica batik (non ti dico quanta pazienza a pulire la cera da pennelli e pentolini)... un lavoro lunghissimo che ha dato vita a magliette e tovagliette molto particolari. Non abbiamo mai provato a tingere con i prodotti naturali ma credo sia una bella esperienza... e un gran divertimento.
    La tinta con la curcuma mi è piaciuto molto e quel colore è attualmente di moda per cui, evviva quel giallo arancione. Mi chiedo se, al lavaggio delle tende, si dovrà provvedere a rinfrescare ogni volta il colore...
    Ciao piccola e simpatica chimica.

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    1. E' vero Sari, qualcosa bolle sempre in pentola a casa mia, ma ora meno, molto meno...con questo caldo esperimenti e passatempi ridotti al minimo. Allora tu, tramite tua figlia, te ne intendi di tinte, sei fortunata! Anche la tecnica batik è interessante, immagino quanto fossero belle le cose realizzate, ma la pazienza che ci vuole è troppa, quella non credo la proverò. Sì, la tinta con la curcuma è bella e il colore sembra attacchi bene, mi piace, però temo che facciano troppo spicco delle tende così in salotto...uhmm, ci devo pensare. Purtroppo le tinte, come tu dici, nei lavaggi potrebbero rilasciare ancora colore e rinfrescarlo sarebbe un lavoro immane. Mah, vedremo. Ciao, buona mattinata!

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    2. A me piacciono molto le tende bianche e, fossero le mie, le dipingerei con pigmenti naturali (ocra, azzurro, arancione...) e pennelli di diverse misure. Appena sopra l'orlo farei una righetta sottile e, due cm più sopra, una di grosso spessore usando una pennellessa bagnata il giusto affinchè la riga risulti disomogenea. Scusa la sfacciataggine...
      Buona settimana Ninfa.

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    3. Se le sfacciataggini son queste, ben vengano Sari, mi piace il confronto! Sulle tende bianche potrei essere d'accordo con te, nel mio bilo le ho tutte così e con gli infissi bianchi mi piacciono molto, sarà che sono anche intarsiate e ricamate. Là però è diverso...uno perchè gli infissi scuri contrastano troppo, due perchè ho tinteggiato le pareti non di bianco, ma di un colorino che sembra solo un'ombreggiatura, non bello, ma ormai "il guaio" è fatto. Questo, unito al fatto che mi ricordano troppo certi periodi, mi fa desiderare di tingerle. Il tuo consiglio è molto interessante, però vorrei un intervento più radicale e coi pennelli poi non me la cavo troppo bene. Grazie comunque, buona settimana anche a te!

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  2. Un post istruttivo. La tinteggiatura dall'a alla zeta.
    Perfetta.

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    1. Eh, dall'a alla zeta...magari Gus! Per ora sono in una fase molto sperimentale, spero di poter fare un post istruttivo dopo il tentativo con le tende. E se fosse un fallimento pazienza, le tingerò con le tinte chimiche.

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  3. Io ho provato solo una volta a tingere la stoffa, volevo ravvivare una camicetta blu , un pò sbiadita. La tintura è venuta bene e ho continuato ad indossare la mia camicetta rinnovata.
    Sui gruppi di lavoro a punto croce, vedo che tante tingono la stoffa, prima di ricamala , io no , non ci ho mai provato, temo il risultato !!! Tu sei molto brava e aspetto di vedere come verranno le tende... Ciaoooo

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    1. Ciao Mirtillo, in effetti tingere gli indumenti con le tinte tipo Coloreria è molto facile e i risultati sono buoni, come anche tu hai appurato. Per quanto riguarda la tintura della stoffa da ricamo con tè e caffè, se sei curiosa ti direi di provare. Per me quelli sono stati tra gli ingredienti più facili da usare (vedi i miei centrini) e potresti tentare anche con filtri di tè nero già usati. Fai una prova su un pezzettino di stoffa e vedi se ti soddisfa. Le tende...temo, ma vedremo :-D

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  4. Che bel da fare! Però complimenti, a furia di provare si trovano le combinazioni giuste. Io (che amo il fai da te e l'artigianato manuale) ho solo sperimentato una volta il tè per un centrino che volevo più scuro del suo bianco panna. Mi è venuto bene. Seguirò le tue evoluzioni in merito. ;)

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    1. Ora è fermo, ma è un bel da fare e speriamo che le sperimentazioni portino a qualcosa di buono, Marina. Mi fa piacere che anche tu condividi il piacere del fai da te, il tè sui centrini dà soddisfazione, perchè la stoffa prende bene il colore...e copre anche l'eventuale ingiallimento. Allora alle prossime evoluzioni, ciao!

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  5. A giugno 2021 avevo tentato di fare degli inchiostri per dipingere partendo dai petali dei fiori, non ricordo se avevi visto il post, tramite qualche social magari... se vuoi venire a curiosare ti lascio l'indirizzo:
    http://annabernasconiart.com/2021/06/25/iris-e-peonie-vasetti-di-inchiostro/
    Non credo troverai idee per tingere i tessuti ma magari hai voglia di curiosare.

    C'è taaanto da sperimentare in questi campi!

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    1. E' passato del tempo, Anna e anch'io non ricordo se ho letto quel tuo post...anche perchè di solito in quel periodo di giugno sono in montagna. Quindi andrò sicuramente a curiosare per vedere se sei riuscita nell'intento, grazie per il link! Come hai ben detto, c'è tanto da sperimentare in questi campi, sono cose molto interessanti, ma soprattutto per quel che riguarda il fissaggio dei colori sui tessuti, per niente facili.

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