Della porzione di vacanze estive che da bambina trascorrevo in città, ricordo la penombra. Fuori luce accecante e temperature se non proprio torride comunque bollenti, dentro, al rifugio tra le quattro pareti di casa, un clima per lo meno sopportabile, un "freschino" mantenuto appunto da quelle serrande tirate giù per metà.
Serrande che lasciavano filtrare qualche raggio di sole e a volte dentro quei raggi centinaia di puntini sembravano giocare avvoltolandosi senza sosta. Per me quell'apparizione aveva un che di magico, mi sembrava impossibile che l'aria fosse "piena", che ci fosse tutta quella polvere sospesa in quei coni luminosi...
Mia mamma ancora adesso ha l'abitudine di far tirar giù le tapparelle e socchiudere gli scuri quando fa caldo e queste poche foto le ho scattate da lei.
Dal mio blog in penombra (solo nove post dall'inizio dell'anno: che crollo...) ogni tanto riemergo, come vedete. Giusto un saluto e poche parole per questa volta, ma la prossima pubblicazione sarà più consistente. E si tornerà a vecchi argomenti...
Grazie per esserci ancora (ma ci siete, vero?!) e buon fine settimana a tutti.
venerdì 11 luglio 2014
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Io ci sono Ninfa.Fai buone vacanze e speriamo di incontrarci.
RispondiEliminaMa certo che ci siamo Ninfa ,mia...
RispondiEliminaPensa che io ho una casa ,quasi completamente senza persiane..altro che giochi di luce se non ci fossero i tendoni.. Una serra..con tutti i pro e i contro...
Bacio!
Presente!, in questa estate anomala e piovosa, almeno qui in provincia di Novara.
RispondiEliminaNiente paura. La stanca da blog è una malattia che ci prende un po' tutti. Va e viene!
RispondiEliminaIn ogni modo ora sono qui e mi fa piacere sentirti.
Anch'io lo faccio, di oscurare la casa facendo scendere le tapparelle, nonostante i tendono sul balcone. Fa intimo, è bellissimo.
Si che ci siamo!Bentornata!!!Sai anche mia mamma ha l'abitudine di chiudere quasi tutto quando fa molto caldo e c'era la stessa atmosfera che descrivi tu a casa mia!!
RispondiEliminaun caro saluto...glo
RispondiEliminaSì ci sono, e sono contenta di sentirti. Se è poco pazienza, basta che ogni tanto fai capolino!
RispondiEliminaI coni di luce... anche da mia nonna era così.
Certo che ci siamo!! Ci siamo tutti :-) Sai che anche a casa mia, soprattutto di pomeriggio, facciamo penombra socchiudendo tutti gli scuri? Si crea un'atmosfera riposante, sembra quasi di galleggiare in una bolla di (relativo) fresco mentre fuori imperversano caldo rovente e cicale....a presto e buon weekend, sono contenta di averti ri-letta!
RispondiEliminaIo ti conosco da poco, quindi nin ho notato se "posti" più o meno del tuo solito... ;)
RispondiEliminaComunque è stato piacevole leggere della tua sensazione di "penombra estiva", in effetti è una particolare sensazione che vivo anche io nelle giornate più calde! Quest'anno quindi vissuta pochissimo ma non me ne lamento troppo: amo tutte le stagioni quindi anche la calda estate ma nelle giornate troppo calde mi mancano le forze, quindi mi accontento di questa estate anomala! Che comunque è ancora in tempo a recuperare heheheh...
Eccomi! ci sono anch'io ... più o meno un fantasma, che comunque in un ambiente in penombra ci può anche stare.
RispondiEliminaAnch'io, come hai letto nel mio ultimo post che hai pure commentato, sono presente sui blog a corrente alternata ... moooolto alternata! e anch'io, come te, mi riprometto di essere più attiva. Chissà?
Oltre al piacere di leggerti in ogni caso, mi è molto piaciuta questa tua riflessione sulla penombra, con il pulviscolo che danza in un raggio di sole. Anch'io da bambina ne ero affascinata.
E dalla mia penombra ti mando un carissimo abbraccio.
Bellissime immagini! Ciao, Arianna
RispondiEliminacerto che ci siamo :-)
RispondiEliminaa presto allora!!!!!!
si che ci siamo! avevi qualche dubbio?
RispondiEliminaeheheheheh!
Sai che da bambina facevo la stessa riflessione sul pulviscolo sospeso nell'aria? Ora sono meno poetica e dico: ma guarda quante schifezze respiriamo!
E' vero, la penombra è tipica delle estati italiane, crea una parvenza di fresco riposante!!!
anch'io ho provato le stesse sensazioni da bambino, cara Ninfa; ricordo anche i pomeriggi estivi trascorsi a leggere un libro, giusto per tenermi in allenamento nel periodo delle vacanze, sperando che qualche alito di vento arrivasse a rinfrescare la casa!!!
RispondiEliminaBuona settimana e grazie per la tua presenza sempre delicata e discreta
Ci sono anch'io, carissima Ninfa!!! Bello ritrovarti!!!
RispondiEliminaGrazie di questo post con le tue sensazioni di bambina. La penombra della casa d'estate può essere affascinante!
A presto e un abbraccione!!!!!
Io ci sono , in penombra proprio come te. A presto.
RispondiEliminaSì, ci siete, ci siete eccome nonostante la mia presenza così altalenante....grazie! In questo ultimo periodo mi è un pochino tornata la voglia di scrivere sul mio diario (quasi non ci speravo più) quindi a poco a poco mi rivedrete anche nei vostri blog.
RispondiEliminaSono stata contenta di leggere, nei vostri commenti, che le mie sensazioni di bambina erano le stesse, o simili, a ciò che provavate anche voi. Questa estate, almeno finora dico, di penombra non ce n'è stato un gran bisogno: l'alternanza pioggia, nuvole, sole la trovo piuttosto fastidiosa, però le temperature si sono mantenute moderate e questo, quando lavoro, è ciò che desidero di più. Beh, speriamo comunque che arrivi anche la "vera estate" in modo da poter fare un pò di mare, montagna, lago o dove altro riuscirete (riusciremo) ad andare a rilassarvi.
Ora vi saluto, perchè vado a pubblicare un post che ho preparato. A presto!