mercoledì 2 novembre 2011

cronache dal terrazzo: terza puntata + ricette a tema

Ricollegatevi qui, se volete, con l'ultima mia puntata delle cronache verdi, dopo di che passate a seguire i nuovi sviluppi! Se invece le vicende del mio balconorticello, così denominato da Elettra, non dovessero interessarvi, aspettate il prossimo post, amoroso e molto economico...

 terza puntata

C'era una volta una pianta di patate, ve la ricordate, vero? Vi devo purtroppo informare che pure questa pianta è stata estirpata, non sarà un caso che fanno tutte la stessa fine... Stavolta però c'era un motivo più che valido. Sì, è vero, sarà stata tolta dal vaso anche un pò troppo precocemente se volete, ma la mamma dal pollice verde mi ha assicurato che con queste piogge non sarebbe riuscita a seccare da sola e così le ha dato una mano...Che fosse anche un pò curiosa di vedere se sotto sotto c'era qualcosa?
 E difatti c'era... ho potuto appurarlo  pochi giorni fa, quando, scoperchiando una padellina sul fuoco, ho visto con mia grande sorpresa,  i prodotti del nostro orto: sette, otto patatine arrosto! Buonissime, avvolte nella loro buccia sottile come un velo, buone soprattutto perchè sono i nostri primi tuberi da terrazzo.
Ve ne faccio vedere alcune inavvertitamente rimaste nel terreno, piccole come palline da ping pong. Eh sì,  non bisogna aspettarsi troppo da coltivazioni in vasca, ma io sono soddisfatta lo stesso.


Stavolta le nostre patate sono state appena sufficienti per un assaggio, così in attesa di raccolti più consistenti, andrò dal fruttivendolo a rifornirmi, visto che a me piacciono tanto.

Tra i miei ricordi di bambina c'è il sapore dolce, farinoso, confortante di tutti quei piatti a base di patate che ci servivano in un albergo della Val Gardena, dove trascorrevamo alcune settimane di vacanze estive quando io frequentavo le Medie . In quell'hotel dal nome solare, le patate a tavola non mancavano mai: ogni giorno erano presentate in modo diverso ed avevano un sapore che le nostre di pianura avrebbero certo invidiato.

E dopo le cronache passo a presentarvi, per restare in argomento, due tortini: il primo è un piatto tedesco ed il secondo svizzero. Anche nella nostra cucina tradizionale italiana sono presenti comunque  ricette molto simili.
La prima, quella che ho cucinato più volte dato l'estrema facilità di esecuzione, può essere una gustosa alternativa alle solite patate fritte o arrosto, pur assomigliandoci. La versione che conosco è la più semplice, ma credo possa essere arricchita, fino a diventare un piatto unico, con formaggio o carne.


PATATE ALLA TEDESCA

Ingredienti: patate, burro, olio, rosmarino, sale, pepe. 
Le dosi devo averle perse, come spesso mi succede, nella trasposizione da una rivista al mio ricettario, ma non avrete certo problemi a regolarvi da soli con le quantità! 

Come si fa:
Pelate le patate e tagliatele a cubetti. Riscaldate in una padella il burro e l'olio (in proporzioni 2 a 1). Unite le patate e cospargetele con rosmarino, sale e pepe. Fatele rosolare, mescolate e mettete il coperchio. Cuocete per 20 minuti a fuoco basso, poi con una forchetta rompete il "blocco" e cercate di comporre un tortino, schiacciandolo un pò con la forchetta, che farete rosolare (il tortino, non la forchetta)  prima da una parte poi dall'altra.

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Ed ecco la seconda ricetta, quella svizzera. Di questa ho anche le dosi precise e mi auguro siano esatte...

ROSTI con due puntini sulla "O"

Ingredienti per 4 persone: gr.500 di patate, gr.30 di burro, sale e pepe.

Come si fa: Sbucciate le patate, tagliatele a fette grosse ed immergetele in acqua bollente per 10 minuti. Scolatele e lasciatele raffreddare. In una padella col fondo spesso, fate fondere il burro e lasciatevi cadere le patate attraverso i fori larghi di una grattugia (andrà bene, penso, anche uno schiacciapatate). Cospargete di sale e pepe di mano in mano che le aggiungete, poi livellate il tortino (dello spessore di cm.1, quanta precisione questa ricetta), coprite la padella e fate rosolare per 10 minuti a fuoco medio-basso. Capovolgete il tortino, poi cuocetelo altri 10 minuti. Se occorre, aggiungete altro burro. Deve risultare asciutto e croccante. 
Si serve con piatti di carne o formaggi.

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Di sicuro la seconda è studiata con più cura, ma è anche un pò più impegnativa: due tipi di cottura e più tegami da lavare...Credo però valga la pena di provarle entrambe, sempre ammesso che amiate le patate!

22 commenti:

  1. Anche a me piacciono molto le patate, cucinate in tutti i modi possibili! Proverò le tue due ricette! Ciaoooo Ninfa!

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  2. ma grazie...hai mica origini tedesche tu..??!!!a ha ha a ha

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  3. Io adooooooooro le patate!
    Ciao e grazie di questa idea semplice e gustosa!^___^
    Nunzia

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  4. Ma dai... c'erano davvero delle piccole patate nel tuo vaso? :-) bello! Potrei provare anche io a piantare patate! Anche a me piacciono moltissimo e cotte in ogni modo!

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  5. che bella soddisfazione cogliere patate dal proprio vaso. Soddisfazione che io non riuscirò mai a provare visto che quest'anno sono riuscita ad uccidere anche la salvia

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  6. Ma sai che i rosti (con la dieresi) non sono mai riuscita a farli? Una volta ho anche comperato in un supermercato in Svizzera una busta che conteneva tutti gli ingredienti. Un disastro.
    E non voglio dimenticare di dirti che immagino con quanta gioia e quanto piacere tu possa accudire al tuo orticello. Anni fa ci avevo provato anch'io.

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  7. Per gli amanti delle patate, di ricette ne esistono a centinaia, Alessandra...Quanto sono buone anche semplicemente fritte o arrosto…comunque per variare un pò puoi provare queste, ciao!

    Prego, Anella! No, no, niente origini tedesche, anche se amo la montagna e i paesi nordici..Ti dirò che molti anni fa anche qui vicino, sulla nostra costa, i campi di patate non mancavano di sicuro, anzi dicevano che “nella sabbia” venivano molto più buone.

    Ciao Nunzia, visto che oltre che dall'amore delle patate, mi sembra di capire siamo accomunate anche da quello per le ricette semplici, te le consiglio proprio!

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  8. Sì, sì, c'erano davvero, purtroppo però il momento clou della raccolta me lo sono perso! Visto che anche tu ti diverti con l'orto e che ti piacciono molto le patate, potresti provare a piantarle, Claudia. Non mi sono sembrate piante "difficili", anche se la produzione è stata certo un pò scarsa...

    Sì, è una bella soddisfazione Dani, anche se come raccontavo prima, non ero presente nell'istante in cui la patata è stata tolta. Fossi in te, farei comunque altri tentativi di orticoltura, magari il tuo pollice verde non ha funzionato con le piante aromatiche, ma con altri tipi di ortaggio, non si può mai sapere!

    Ecco come si chiamano i puntini, "dieresi", brava Ambra! La ricetta del rosti non mi sembra difficile e devo averlo fatto qualche volta, diverso tempo fa. Potresti riprovare a cucinarlo, forse ti riesce meglio così, con ingredienti freschi. Avere un orticello, anche se da terrazzo, dà molta soddisfazione, anche se le mie attenzioni sono sempre piuttosto spicciative: niente cure ricostituenti di concimi o altri segreti da giardiniere, io lascio fare la natura!

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  9. Che buone le patate... in ogni modo ...le mangerei anche crude, per dire!!!
    Quelle palline da ping pong sono commoventi! So cosa si prova a mettere in tavola verdure ed ortaggi autoprodotti! Auguri per i prossimi raccolti.

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  10. Persino simpatiche, le tue patatine, c'è il rischio di affezionarsi e aver dispiacere a mangiarle... :)

    Che delizia, i Rosti coi due puntini sulla "o": da piccolo li mangiavo da una zia bernese...

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  11. Secondo me non c'è niente che dia più soddisfazione di cucinarsi le cose che si è coltivati da soli!
    Però ammetto che le patate le si mangia volentieri comunque :))
    grazie per le ricette, a me piacciono un sacco i tortini di patate!!

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  12. Fantastico... c'è un solo problemino...le posso solo sognare perchè sono a dieta... acc! Un bacione!

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  13. Ciao Ninfa!
    Con la semplicità che ti caratterizza mi hai fatto diventare simpatico anche il rosti (che non ho mai preparato, ma potrei provare).
    Anche l'idea del banconrticello è da rubare! Peccato io non abbia molta pazienza, ma se dici che basta lasciar fare alla natura... ^_^
    Un abbraccio, a presto!
    Aury
    PS. Bellissime le foto dei "tuoi" alberi :)

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  14. Blog molto interessante! Passa da me, lascia un commento :)

    www.psicologicamenteinrete.blogspot.com

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  15. una bella soddisfazione anche secondo me!!! iao, cara buona settimana!

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  16. Un saluto anche a voi, Sandra, Nicola, Giada, Raffaella, Aurora, Marina e uno di benvenuto a Celyne. Vi ringrazio di essere passati a trovarmi, purtroppo a causa di problemi familiari non riuscirò per un pò di tempo ad essere presente nè sul mio blog, nè sui vostri. Un grande abbraccio a tutti.

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  17. complimenti per il raccolto! Rosti l'ho mangiato 1 volta, comperato surgelato all'ikea, ho anocra gli incubi. Non credo che lo cucinero', ma grazie lo stesso!

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  18. Coltivare qualche patata è l'unica attività "agricola" che faccio.
    E le patate sono tra i miei cibi preferiti,comunque cucinati.
    Comprendo quindi la tua soddisfazione per il raccolto e quando le hai cucinate.

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  19. Grazie per essere passati Cristina, Vania e Costantino, per un commento o solo per un saluto. Le patate sono veramente un alimento che ha moltissimi estimatori. Fresche, e ancor meglio appena raccolte (anche se vi devo dire che a confronto con quelle compere erano meno saporite...)sono certo da preferire al tortino surgelato di Ikea anche se c'è stato addirittura qualcuno che è arrivato al mio blog facendo una ricerca proprio su quello. Come dire che i gusti sono gusti!

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  20. Buone le patate! specie poi se coltivate "in proprio".
    E che importa se erano piccole come palline da ping-pong? Di meglio non potevano fare, porelle, avendo a disposizione lo spazio limitato di una vaschetta in terrazzo.

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  21. E' vero Krilù, porelle...hanno proprio dato il massimo quelle patatine, visto il poco terreno a loro disposizione! Comunque buone lo stesso, anche perchè un piccolo raccolto ci ha dato ugualmente soddisfazione. Ciao!

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