Sì, è risultato un viaggio piuttosto faticoso, anche se abbiamo cercato di diluire i chilometri dell'andata e poi quelli del ritorno nell'arco di più giorni. Ciò significa che togliendo i tre più tre di viaggio, alla fine per la vacanza vera e propria non ne son rimasti poi tanti e di conseguenza abbiamo dovuto rinunciare a visitare tanti luoghi imperdibili....ce li siamo proprio persi, insomma.
In ogni modo a me piace pensare, come la volpe con l'uva, che una vacanza sia fatta anche di tutto quel tempo trascorso in macchina, con i paesaggi che scorrono e si trasformano davanti agli occhi, con lo stupore per gli avvistamenti fugaci di cose curiose, con i momenti di indolenzimento, di stanchezza o di sonno vero e proprio (il mio, non quello del guidatore) con quelli di ansia (la guida a sinistra mette a dura prova guidatore e passeggero, ve l'assicuro) con le risate, i silenzi, le indecisioni, ma soprattutto, sempre, con la voglia di affrontare insieme questa splendida avventura.
Quei 4720 chilometri, non spaventatevi voi che desiderate andare "su gomme" in Inghilterra, sono calcolati totalmente, comprendono cioè anche i vari spostamenti che abbiamo effettuato sul posto, ma direi che pochi non sono ugualmente, strada ne abbiamo comunque macinata parecchia!
E visto che il viaggio in macchina ha occupato così tanto spazio nella nostra vacanza, vorrei iniziare a farvi entrare a piccoli passi nell'atmosfera inglese mostrandovi alcune foto che ho scattato dal finestrino strada facendo, avvicinando me e voi alla meta sognata. Ai miei scatti in movimento ormai dovreste esserci abituati, ancora una volta questo è stato per me un modo piacevole per trascorrere le lunghe ore in macchina, spero che tenga anche voi piacevolmente occupati.
UN VIAGGIO A PORTATA DI MAN...ICA
La partenza all'alba con l'euforia del viaggio, una delle poche occasioni in cui amo svegliarmi presto. Questa è l'unica foto che vedrete scattata da ferma. Ore sei e sei, poco prima di salire in macchina.
La nostra amica navigatrice, prestataci da mio babbo. Una presenza fedele e preziosa, ed anche se a volte, specie nelle rotonde inglesi, è andata un pò in confusione commettendo qualche errore, gliel'abbiamo perdonato, perchè si è dimostrata davvero utile. Mi ha sollevato inoltre dal ruolo ingrato di dover stare sempre con la cartina spiegata sulle gambe.
Come vedete dalla foto siamo già dalle parti di Bologna.
Come vedete dalla foto siamo già dalle parti di Bologna.
Curva parabolica cementata. A me ha ricordato un pò le tetre atmosfere della scena finale di "Brazil".
Le previsioni avevano dato pioggia e infatti...L'acquazzone non scalfisce però il nostro entusiasmo, anche perchè il traffico più intenso è come al solito nell'altra corsia. Ah, ah.
E come al solito c'è chi è molto più sportivo di noi.
Nuvoloni sempre più bassi mentre ci avviciniamo alla montagna. Cascatelle d'acqua scivolano con forza giù dalle rocce. Dovunque.
Alcune gallerie preannunciano quella che sarà la più lunga, il San Gottardo. Due ore di attesa.
Bellissima la Svizzera: laghi da sogno, cioccolata da paradiso e prezzi alle stelle...Un caffè ben 4 euro!
Arriviamo in Francia e a pomeriggio inoltrato decidiamo di fare la nostra prima tappa. Paese prescelto? Sèlestat, dalle caratteristiche case a graticcio. La mattina dopo si riparte e lungo la strada noto e fotografo questa strana costruzione sopraelevata, che sia un granaio?
In effetti i campi coltivati qui non mancano di certo...soprattutto di granoturco.
Intanto il cielo si schiarisce, che belle queste nuvolette.
E di nuovo, chilometri più avanti, tutto si rifà plumbeo, minaccioso. Il vento tira forte. Saremo in Belgio...o nel Lussemburgo? Avere una navigatrice che ci guida, e non la carta stradale, a volte ha i suoi svantaggi.
Compare una indicazione per Bruxelles, ma dov'è sparito il Lussemburgo?! Mah, forse "dormivegliavo"... Rimango affascinata dai lampioni belgi lungo la carreggiata e da un autogrill dalla forma tagliata.
Ritorniamo nuovamente dentro alla Francia, c'è un aereo in cielo. Tra poco voleremo, si fa per dire, anche noi verso la Gran Bretagna.
In prossimità di Calais, Maurizio a cui probabilmente sono saltate le valvole dalla stanchezza, si mette ad inventare uno scioglilingua su Calais. La prima impressione della città è che sia un pò caotica, beh certo è un porto...La nostra navigatrice ci cerca un hotel, infatti di prendere il traghetto a quest'ora non ci pensiamo proprio.
La mattina dopo ci dirigiamo, il prima possibile, verso il ferry boat. La luce crea suggestivi squarci nei nuvoloni scuri.
Il nostro mezzo su gomme riposa nella pancia del traghetto e noi camminiamo ondeggiando come ubriachi sotto coperta. Stiamo per arrivare, Inghilterra, già si intravedono le tue bianche scogliere! Non ricordavo fossero così belle e candide, quasi commoventi. Le foto di Maurizio ne catturano la magia...
All'uscita del traghetto il primo impatto con l'Inghilterra: la guida a sinistra! Beh, pensavo peggio, sarà che non guido io...
Ci accoglie un cielo denso di nuvole, ma a tratti azzurro. L'autostrada si snoda come un grande anello attorno a Londra. Tante corsie ed un ingorgo incredibile. Accendo la radio, c'è una canzone dei Pink Floyd, "Us and them". Sì, siamo proprio arrivati in Great Britain!
Imbocchiamo poi una strada più stretta, quella che ci porterà fino al Devon. Le macchine ora arrivano anche dalla corsia opposta e mi sfiorano...aiuto, sembra che i camion mi piombino addosso! Da questa prospettiva non riesco neanche più a fare le foto.
Vedo poi una processione di gente, laggiù in mezzo al verde...ma possibile? E' Stonehenge! No, non mi aspettavo proprio che il "cerchio magico" fosse così visibile dalla strada. Ci rimango quasi male, perchè mi sembra che perda un pò della sua suggestione. E' comunque uno spettacolo affascinante che mi affretto ad immortalare con l'intenzione di fermarmi al ritorno dalla Cornovaglia. Eh, sì...
La nostra prima tappa, un piccolo paese del Devon dove alloggeremo in albergo, si avvicina sempre più. Il viaggio continua, restate a bordo ed allacciate le cinture!
Caspita, ma stai scrivendo un romanzo!!! E pure illustrato! Meglio di così...mi pare quasi di essere su quell'auto con voi!
RispondiEliminaQuesto diario fotografico è strepitoso, Ninfa!!! Bellissime foto...mi piacciono da matti. Mamma che emozione, torno con voi in Cornovaglia...QUANTO MI PIACE!!!
RispondiEliminaSandra
P.S.: mi permetto un piccolo consiglio... evitate il tunnel del Gottardo...andate su, al Passo! E' stupendo e non ruba tanto tempo: da non perdere. Noi siamo abìndati in GB sì "su gomma" tantissime volte e sono anni che percorriamo il passo facendo ciao ciao con la manina a tutti quelli in coda.
CIAOO NINFA..ma tu sei pazza..ahahah
RispondiEliminaAiuto quanti chilometri.
Pensa che a Stonehenge in quel periodo c'era anche mio figlio, perchè ha soggirnato per studio a Londra per un mese ed allora è andato in gita anche lui.
E' rimasto molto contento.
Molto particolari le foto degne proprio di una viaggiatrice..anzi di due viaggiatori come voi.
Cavoli..beata giovenù
proprio una vacanza "on the road" ....bellissima però e originali le tue foto dal finestrino...Ciao Ninfa
RispondiEliminaChe meraviglia!...mentre leggevo l'ansia della guida a sinistra è passata anche a me...già sono ansiosa per quella a destra..eh eh
RispondiEliminaLe tue foto sono proprio suggestive...quella delle nuvole mi ha colpito particolarmente perchè io spesso guardo le nuvole e gioco a immaginarne una figura...
ciao ciao..
Cara Ninfa, mi fa piacer che anche tu ami viaggiare. E che viaggio che hai fatto, mamma mia! Io non ce l'avrei mai fatta a percorrere in macchina, soprattutto dovendo guidare a sinistra,5000km. Ti faccio i complimenti per il reportage fotografico ed il brillante racconto di viaggio.
RispondiEliminaCiaooo
ma che bel viaggio e che belle foto!!!
RispondiEliminaComplimenti per il coraggio e la pazienza
Ma Bentornata! Penso che sia stato un bellissimo viaggio. Mi hai fatto ricordare quando, diversi anni fa, io e Lui abbiamo girato la francia in lungo e in largo.
RispondiEliminaHo capito che ti piace davvero tanto viaggiare!! Girls, just want to have fun. (piccolo suggerimento per la tua lista) ;)
concordo con chi ti ha dato della pazza...quasi cinquemila Km. sono troppi! Il reportage fotografico però è bello! Ciao Ni,salutami quel povero cristo di Ma,cosa non si fa per amore!
RispondiEliminaViaggio fantastico,io mi sto organizzando la Normandia in macchina per il prossimo anno,leggerti e vedere le foto mi ha fatto venire voglia di anticiparlo:-))
RispondiEliminaFelice fine settimana,attendo la seconda puntata:-)
un diario di viaggio entusiasmante...sembra di essere saliti in auto con voi...aspetto il resto...baci
RispondiEliminaChe bel racconto ci stai facendo. Le foto sono molto belle e io non vedo l'ora di leggere il continuo.
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
Thank you very much! Mi fa piacere che abbiate apprezzato il diario fotografico della prima parte del mio viaggio, perchè, sono la prima a riconoscerlo, non era proprio di modeste dimensioni, ma un vero e proprio romanzo come ha osservato Alessandra.
RispondiEliminaCerto la lunghezza del post credo abbia reso molto bene la lunghezza del viaggio, tantè che mi avete dato della pazza...Il pazzo in prima persona forse è stato Ma. che se li è guidati tutti quei chilometri. Darsi il cambio alla guida avrebbe reso il tragitto più leggero, comunque vedo che di viaggiatori amanti degli spostamenti su ruote ce ne sono altri in giro…
Quando si fanno foto dal finestrino, si è sempre affascinati dal cambiamenti del tempo e sicuramente si nota dai miei scatti. Non so, Mariuccia, se intendi la foto “nuvolosa” fatta a Calais, prima del traghetto, quella comunque a me fa pensare ad un volto con il naso a patata.
Bravo Franz che programmi con tanto anticipo, non come noi che ci siamo persi anche Stonehenge (beato tuo figlio, Carla), e grazie Sandra per la dritta della strada alternativa alla galleria del San Gottardo. Potrà esserci utile nel caso tornassimo verso quei paraggi, anche se per un po’ di tempo, già lo so, faremo viaggi “on the road” più a portata di mano. Se sono riuscita a trascinarvi, a farvi sentire in macchina assieme a noi, ne sono felice, a presto con altre puntate del racconto che cercherò, a fatica, di comprimere più che posso.
Un saluto a tutti quanti, see you soon…
Ah, Stefania, sei gentilissima a suggerirmi un titolo, solo che quella canzone, anche se molto divertente, non mi “prendeva” moltissimo. Mah…bisognerà che mi decida a finirla quella lista.
Diario fotografico splendido.
RispondiEliminaHo viaggiato un po' con voi...grazie.
Siete viaggiatori eccezionali.
Grazie per condividere con noi il tuo meraviglioso viaggio!! Non vedo l'ora di leggere il seguito.
RispondiEliminaMa che viaggio magnifico. Lunghissimo. E hai postato delle foto parlanti, si ha l'impressione di viaggiare con te. Bellissimo
RispondiEliminaChe bella storia!!!! ovviamente aspetto di godermela tutta con questa ricchezza di particolari. Le foto sono stupende!!!! E' strana quella con la luce che fora le nuvole: sembra un volto.
RispondiEliminaLa guida a sinistra è shockante, l'ho vissuta pure io nel viaggio in Sud Africa.
Ah (sospirone) questo tuo reportage mi ha propro ricaricato!!!!
Reportage proprio bello, aspetto con ansia le prossime tappe. E concordo sulla guida a sinistra: un incubo! :)
RispondiElimina..."saltate le valvole dalla stanchezza" non l'avevo mai sentita...:))
RispondiEliminaReportage perfetto !!...e al prossimo Dolcemente viaggiare...:)
ciaooo Vania
Grazie anche a voi per i vostri gentilissimi commenti. In effetti il "reportage" era veramente dettagliato, la continuazione sarà molto,molto più sintetica...non voglio continuare a parlare dell'Inghilterra fino a Natale! Mi fa piacere, Marina e Dona, che condividiate con me il "trauma da guida a sinistra" anche se io non l'ho sperimentata da guidatrice e non ci tenevo neanche. La foto con la luce che fora le nuvole sì è particolare, sembra davvero un volto e me ne sono accorta solo dopo, rivedendola. Per quel che riguarda la strana espressione delle valvole, Vania, neanch'io l'avevo mai sentita...che lo svalvolato abbia improvvisato? Ciao a tutte!
RispondiEliminabellissimo viaggio! ciao bacio
RispondiEliminaCiao, Elena! Certo un bellissimo viaggio che consiglierei però di affrontare in un periodo più lungo di due settimane... Un bacio anche a te.
RispondiEliminaSiamo nuovi da queste parti, ma ci hai così preso con questo post che ti seguiremo! Siamo rimasti affascinati da questa sfilata di foto, da come avete concepito la vostra vacanza che è iniziata non quando siete arrivati, ma quando siete partiti. Sono le vacanze che piacciono tanto anche a noi, piene di avventura e con tanto da cogliere lungo il tragitto. Adesso aspettiamo la continuazione.
RispondiEliminaBaciotti da Sabrina&Luca
Cavolo bei posti! E sopratutto, non c'era il sole che qui da noi arrostisce tutto..complimenti...
RispondiEliminaBenvenuti nel mio blog Luca e Sabrina e grazie per esservi iscritti! Ci siamo visti anche il giorno della festa bloggers, ma veramente di sfuggita. Mi fa molto piacere che abbiate apprezzato la lunghissima sfilata di foto e il modo in cui abbiamo concepito il viaggio. Visto la mia fifa dell'aereo, questa è la maniera in cui facciamo tutti i nostri spostamenti, anche se quest'anno è stata un pò più dura del solito... A presto.
RispondiEliminaGrazie, mr. Hyde! Io dalle foto dalla macchina mi lascio un pò prendere la mano, questa parte del viaggio infatti è certo la più documentata. Il sole in Inghilterra non arrostisce di certo come qui e soprattutto non c'è tanto spesso, si fa un pò desiderare. Il clima inglese va benissimo per chi non ama il caldo. Ciao!
Bene, bello, attendiamo altri post. Anni addietro, nel mio secondo viaggio su gomma facemmo 9000 km, quindi posso capire. ciao a presto
RispondiElimina9000 chilometri? Allora il nostro viaggio è stata una bazzecola in confronto...Certo dipende molto dalle persone, ce ne sono alcune che nella guida hanno una resistenza illimitata, non è il caso di Ma., comunque. Spero che ti piacciano anche i post in arrivo Soffio, che saranno comunque un pò, poco, più striminziti. Ciao!
RispondiEliminaMERAVIGLIOSO!!! Mi piace il racconto, mi piacciono le foto, mi piace la destinazione! Ah, tanto piacere, sono LaFlautista, vengo da "vasetto di margherite".
RispondiEliminaTanto piacere di conoscerti, Flautista. Grazie per tutti questi apprezzamenti, è bello scoprire che anche le mie foto "on the road" piacciono, sarà che mi diverto a farle...Ti ringrazio anche per esserti iscritta tra i miei lettori, verrò sicuramente a vedere il tuo "vasetto di margherite". Ciao!
RispondiEliminaBel reportage!
RispondiEliminaGrazie, Cindry!
RispondiEliminaQUE LUGARES..........
RispondiEliminaME ENCANTAN LAS FOTOS.
SALUDITOS
Benvenuta nel mio blog Alicia e grazie per le tue belle parole! Le foto scattate dal finestrino rendono bene il senso del viaggio. Ciao!
RispondiElimina