al duraran da Nadel a San Stevan!

Non so se se la mia frase in dialetto sia scritta correttamente, ma il succo è questo...se una cosa dura da Natale a Santo Stefano, vuol certamente dire che non avrà vita lunga...
Ecco, così ha sentenziato mia mamma quando li ha visti, ma di sicuro da una donna pratica e concreta come lei non potevo aspettarmi altro. Voi però che immagino non siate tutti così altrettanto "piantati per terra", potreste magari apprezzare questi bracciali ...di carta.

con carta decorata

Eh sì, è stato appunto il materiale utilizzato che ha suscitato la reazione della cara sopraddetta. E pensare che proprio quello è risultato il particolare che più mi ha incuriosito: creare questi gioiellini architettonici dal "niente", con quel tesoro così povero e comune, ma ricchissimo per le sue infinite applicazioni, che è  la carta. Certo che poi il consiglio che mi sento di darvi, se venite colti di sorpresa da un acquazzone, è quello di sfilarveli in fretta e metterli in borsa. In tal caso potrebbero, secondo me, durarvi "molto" di più che da Nadel a San Stevan!

con carta riciclata a tre colori

Non dite che in giro per il web non li avete mai visti questi braccialetti a zig zag che non ci credo... Sì, non è che io abbia fatto una gran scoperta, però finora nelle spiegazioni non mi ci ero ancora imbattuta e quando è successo...beh, mi sono entusiasmata!
I primi giorni, presa da quel fervore che danno le novità, non ho fatto altro che pieghettare, ho pieghettato vari tipi di carta: da quella da pacchi alla riciclata, da quella decorata che avevo comprato a Natale fino  ai fogli  fotocopiati con i miei mostriciattoli che avete visto nel post precedente. Ma che non avete indovinato a cosa potessero servirmi...

con carta decorata

Sì, mi sono proprio divertita, anche se a volte dovevo sospendere il lavoro, a causa di alcuni dolori dovuti alla caduta che ogni tanto facevano la loro comparsa e che ancora non se ne sono andati definitivamente.

con carta da pacchi

Il tutorial per potere realizzare questo "origami bracelet" l'ho trovato su Inna's creations e precisamente in questa pagina. Le spiegazioni della bravissima Inna sono chiare e i passi ben fotografati anche se per ingranare all'inizio ci ho messo un pò, non riuscivo infatti a capire qual era "l'andamento" del lavoro. Una volta compreso il meccanismo però è diventato assai semplice realizzare questo braccialetto.
Dopo aver provato diversi tipi di carta con risultati differenti (più o meno consistenti, più o meno idrorepellenti), ne ho voluto anche sperimentarne qualcuno un pò più bassino riducendo le dimensioni dei moduli ed aumentando di conseguenza il numero degli stessi.

Tra quelli che vedete in fila sul termo, gli ultimi due sono fatti con le fotocopie dei miei disegni. In questo caso, dato che il colore era piuttosto labile, ho dovuto ricorrere a una mano, esternamente e internamente, di vernice trasparente protettiva. Il risultato forse appare leggermente "finto", ma così il braccialetto è maggiormente affidabile, adatto anche ad un'afosa e sudorifera giornata estiva.