giovedì 19 ottobre 2023

ritrovamenti (il giornalino di classe delle medie)

Si accelerano i lavori in vista della data fatidica! Armadi e armadietti in buona parte svuotati e mentre si svuotano si possono ritrovare queste chicche...

 

Il mini CARLINO dalle 8 alle 13 

 

Ha attraversato qualche trasloco questo libriccino, ma non mi sono mai sognata di buttarlo! E' ormai un reperto storico, non solo perchè risale ai tempi sempre più lontani delle mie (allora chiamate) Medie, ma anche perchè è un esempio di stampa col ciclostile...l'antenato della fotocopiatrice. Immagino che molti di voi non sappiano, per età, di cosa stia parlando, così vi mando qui, su Wikipedia, per leggere la sua storia e per vedere come funzionava questo marchingegno a manovella. Ho trovato su Facebook anche questo post (spero non dispiaccia all'autore se metto il link) di Alfredo Tamisari in cui lui racconta la sua esperienza di maestro negli anni settanta. Lo scrittore fa una descrizione molto particolareggiata dell'uso del ciclostile in classe e tra l'altro cita un motto, un antico detto cinese, che condivido totalmente e che ha senza dubbio indirizzato anche la mia attività lavorativa: se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.  

E a proposito del "fare", io me lo ricordo quando in classe abbiamo stampato il nostro giornalino. Sono flash un po' sbiaditi, ma ricordo che quella mattina, o quelle mattine, il protagonista assoluto fu il ciclostile e noi tutti attorno incantati a guardare e a partecipare in prima persona al magico processo della stampa.  

C'era in noi l'emozione, tanta, di creare qualcosa di unico. Qualcosa che aveva richiesto impegno, tempo e fatica, ma che ora vedeva finalmente la luce! 

Per quanto i miei anni delle (allora chiamate) Elementari fossero stati così rigidi, rivolti al passato, costretti in una disciplina quasi militaresca, i tre delle Medie si erano rivelati per me uno spiraglio verso il futuro, un fermento di esperienze nuove tra cui quelle dei lavori di gruppo.  

E questo giornalino ne è stato la prova più eclatante.

Certo ora ha perso molto del suo smalto: i colori si sono alquanto sbiaditi e per pubblicare queste immagini le ho dovute contrastare parecchio. In più alcune pagine risultano ormai quasi illeggibili e non posso mostrarvele. 

 

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In ogni modo vi farò vedere ciò che ancora bene o male si riesce a individuare. Inizio col mostrarvi la copertina. Vedete? Con sole 50 lire potevate comprarlo! Beh, credo che la cifra sia stata scritta per renderlo più veritiero, dubito ne siano state tirate così tante copie da poterle vendere in ambito scolastico...ma in questo senso anche i miei ricordi sono sbiaditi.


 

Già dalla simpatica prima pagina, potete gustare i disegni della mia amica Alessandra, scelta per illustrare l'intero giornalino. Già da allora evidenziava il suo talento di cui, dacché mi ricordo, era dotata fin dalla nascita...bravissima, vero? Per tanti anni anche lei ha avuto un blog e le nostre comuni amicizie virtuali di una volta avranno capito subito di chi sto parlando. Se qualcuno di voi è su Instagram, potrà ora seguirla qui.

Questo articoletto era stato scritto da noi due più altre due amiche e compagne di classe. Un articolo leggero, sulla moda di quel periodo...teneramente datato. Eh, certo i pantaloni alla zuava e alla gaucho non si può dire siano proprio l'ultima tendenza ai nostri giorni, o forse hanno solo cambiato nome, ma le righe, quelle non tramontano mai, siete d'accordo?


 

Ognuno di noi studenti aveva partecipato al progetto con uno o più articoli scritti per conto proprio o aggregandosi ad altri compagni. I temi erano i più svariati come ogni giornale che si rispetti e ora ne vedremo qualcuno.

Oltre alla moda, poteva forse mancare la rubrica dedicata all'oroscopo? E infatti c'era,



così come non mancava una pagina più impegnata dedicata alle nostre poesie.



Nell'angolo del relax ci si poteva invece divertire leggendo barzellette e cimentandosi in giochi come gli anagrammi.


 

Inoltre nel nostro "mini carlino" trovavano spazio anche articoli su argomenti di attualità come la conquista della luna e la guerra in Medio Oriente, tema drammaticamente attuale anche ai giorni nostri. Erano presenti pure pagine sul calcio o dedicate alla musica classica.

Chiudo questa breve carrellata di immagini tratte dal mio giornalino scolastico mostrandovi la pagina finale: la spiritosa ballata della scuola e la presentazione dei nostri professori


 

in un'inedita veste caricaturale. 


 

E' curioso notare come nel nostro giornalino comparissero articoli scritti o dalle femmine o dai maschi, segno che sia per interessi diversi che per altre ragioni, ci si incontrava solo con quelli dello stesso sesso, nessun gruppo di lavoro misto.

Ora si cerca invece di favorire un maggiore scambio incentivando la comunicazione, la collaborazione tra tutti quanti gli studenti di una classe al di là di quelle simpatie personali che porterebbero a ricreare i soliti gruppetti o ad escludere alcune persone.  

A parte queste considerazioni, questo nostro giornalino è stata un'esperienza bellissima e innovativa e ringrazio col pensiero i nostri professori che allora ci fecero da guida in questa fantastica avventura.


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Beh, lo vedete, continuo ad essere nulla-presente nei vostri blog, solo una sbirciata ogni tanto, spero di riprendere i miei normali ritmi da blogger una volta trasferita (e ripristinata la linea telefonica). 

Per ora un abbraccio, miei cari lettori e lettrici! 

10 commenti:

  1. Il giornalino mi sembra molto intelligente e pieno di notizie. Le tue descrizioni sono minuziose.
    Il tutto ha dato vita a un post godibile.
    Ciao Ninfa.

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    1. Il giornalino secondo me è una cosa intelligente di per sè, un progetto molto interessante per degli studenti. L'ho riguardato con tenerezza, c'è ingenuità in ciò che abbiamo scritto come è normale che sia per dei giovanissimi scrittori, ma anche lo sforzo di approfondire gli argomenti trattati. Sono molto contenta che tu lo abbia apprezzato, ciao Gus, buon fine settimana!

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  2. Nei miei primi anni di lavoro, si usava ancora il ciclostile, poi è sparito definitivamente dalla circolazione per essere sostituito dalla fotocopiatrice. Che carino quel giornalino che ancora conservi, fa tenerezza, è scritto con la macchina da scrivere. Io non ho conservato niente, presa anche dal desiderio di buttare per liberare spazio. Invece sono bei ricordi !! Ciao

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    1. Che bello che hai potuto sperimentare il ciclostile nei tuoi primi anni di lavoro, Mirtillo. E sì, i testi erano scritti con la macchina da scrivere direttamente sulle matrici che venivano poi inchiostrate, un po' lo ricordo anche se vagamente. Sono contenta che ti piaccia, io ci sono affezionata, l'ho conservato con cura per tutti questi anni ed è forse l'unica cosa che mi è rimasta dalle scuole medie. Capisco bene l'esigenza di liberare spazio, per questo trasloco ho eliminato tanto anch'io, ma i ricordi più significativi cerco di tenerli, mi piace riguardarli. Ciao!

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  3. Anche noi a scuola avevamo il ciclostile, ma ci pensavano i bidelli, pardon, collaboratori scolastici, a farlo funzionare.
    Che bello questo giornalino, molto ben fatto ed interessante. Un ricordo prezioso!

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    1. Ciao Katherine, mi piace sentire le vostre esperienze scolastiche in fatto di ciclostile, io ho immagini un po' vaghe di questo aggeggio e chissà, magari è stato proprio il "bidello" che l'ha fatto funzionare anche da noi in quella occasione... Hai ragione, il nostro giornalino è un ricordo prezioso ed è interessante, perchè è un documento, pur se scritto da ragazzini, di un periodo ben preciso. Grazie, buona domenica!

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  4. Ma che cosa meravigliosa! Io gestisco il giornale del mio istituto ma non è bello come questo. Mi piacciono molto questi dolcissimi contenuti :D

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    1. Come vedi, Luz purtroppo si è molto rovinato e queste poi sono le pagine più leggibili...però almeno l'ho conservato e mi fa molto piacere che tu lo abbia apprezzato ugualmente, grazie davvero! Un giornale della scuola da te gestito deve essere bello per forza, ne sono sicura :-) Poi questo è dolce forse perchè è la patina del tempo a renderlo così e per i disegni della mia amica. I contenuti riflettono sicuramente i tempi, c'è molta ingenuità in queste righe, ma anche tanta creatività e sentimenti di speranza. Buona domenica!

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  5. bellissimo Ninfa: i disegni sono fantastici; pensa che io ho ritrovato il mio diario delle elementari, che risate rileggerlo!!!

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    1. Grazie Luigi, sa molto di artigianale questo giornalino e forse è bello proprio per questo. I disegni, hai ragione, sono fantastici e se pensi che l'Alessandra disegnava così solo in seconda media, ora immagina... Mi fa piacere che anche tu abbia ritrovato qualcosa di scolastico, chissà che bello il tuo diario e che effetto rileggerlo!

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