giovedì 5 ottobre 2023

FIABE SONORE vecchie e "nuove"

Buongiorno a tutti, amiche e amici della blogosfera e non solo, oggi ho deciso di pubblicare questo post che giace tra le mie bozze da prima delle vacanze...eh, sì.

Lo pubblico anche se sto constatando che in questo periodo riesco sì a rispondere ai vostri commenti qui sulle mie pagine, ma solo saltuariamente posso passare a trovarvi nei vostri blog ricambiando le vostre gradite visite e la cosa mi dispiace.

Nell'amicizia, anche virtuale, io credo molto nello scambio, non dico lineare, rigoroso, ognuno ha i suoi ritmi e fa bene ad assecondarli, ma lo scambio per me è importante per mantenere vivo un rapporto. Quando sono tornata ad abitare in questa mia casetta virtuale, alla fine di febbraio di quest'anno, l'ho fatto con questa intenzione e ho cercato infatti di ricrearmi un giro di amicizie. Quindi grazie a tutti, vecchi e nuovi amici, per esserci!

Dicevo che per me è importante ricambiare, ma dato che sono un po' lenta, mi richiede tempo leggere i vostri post (ahimè la vista) e ancor più tempo lasciarvi un commento (scrivo sulla tastiera con un dito!). E' un tempo che normalmente amo prendermi comunque: le cose mi piace farle bene, non in fretta, tanto per fare. Ci tengo a mantenere rapporti piacevoli, stimolanti, che mi arricchiscono e mi auguro che la cosa sia reciproca 💖

Ah, ma non vi ho ancora spiegato il motivo per cui in questo periodo non riesco a seguire il mio blog e i vostri come vorrei...già poi lo immaginerete: sono presa dal trasloco imminente nella pratica e non da meno nei miei pensieri. Rispetto alla situazione descritta nelle prime righe del post, adesso posso dire che i lavori di sistemazione per forza di cose sono avanzati, eppure c'è ancora tanto da fare!

 

_____________________________________


E via...libero un altro angolo della mia casa. Che tristezza però...arrivata al dunque, al momento in cui cioè non mi posso più trastullare portando solo qualche sporta ogni tanto nell'altra casa, ma DEVO sgomberare in modo più massiccio, la visione dei piani svuotati delle librerie mi afferra come un nodo alla gola. La selezione che dovrei necessariamente fare, prima di sistemare gli oggetti negli scatoloni, scalfisce appena la grande mole di roba. Sì, perchè ogniqualvolta passa qualcosa dalle mie mani alla fine penso "Ma sì, questo lo tengo, è un ricordo...al limite lo butterò quando sarò di là". Ecco, questa è la frase tipica di cui bisognerebbe liberarsi subito, un bel repulisti anche nei ricordi, altrimenti non ci salviamo mica!

 

Una collezione, diciamo una mini collezione, che però non ho assolutamente intenzione di buttare e che vorrei mostrarvi prima di riporla al buio degli scatoloni cosicchè nei prossimi mesi me la posso rimirare ancora sul mio blog, è questa. La intravedete là, dietro al doppio cuore a spicchi?

 


 

le mie FIABE SONORE

 

 "A mille ce n'è
nel mio cuore di fiabe da narrar.
Venite con me
nel mio mondo fatato per sognar…
Non serve l'ombrello,
il cappottino rosso o la cartella bella
per venire con me…
Basta un po' di fantasia e di bontà.". 

 

 


 

 

E' composta da diciannove fiabe la mia piccola collezione di Fiabe Sonore della Fratelli Fabbri Editori. Piuttosto piccola se si pensa che i fascicoli della prima edizione erano una sessantina! Qualcuno negli anni è sicuramente andato perso o buttato via perchè rovinato, oppure sarà stato regalato, non saprei, fatto sta che altrimenti non si spiegano queste piccole tracce della loro passata esistenza...

 

 


 

La mia collezione si può dividere ulteriormente in due gruppi corrispondenti a due periodi precisi: il 1966/'70  e il 2007.

Ma partiamo da quella decisamente più consistente di cui possiedo sedici album. Fa parte della prima edizione, quella storica del '66.

 

 le prime fiabe sonore

 

 Album illustrato più 45 giri su cui era incisa la fiaba. Dico poco?

 


 

Considerando anche il periodo in cui sono uscite, dico tantissimo! C'era racchiuso un mondo intero, un mondo fantastico che ti catturava totalmente con immagini, parole, voci, musica e canzoni. E ti catturava per il motivo che la proposta era di grande qualità e curata fin nei particolari. 

Ci diamo un'occhiata più da vicino, siete d'accordo? Grandi pagine patinate e bellissime illustrazioni di bravi disegnatori, ognuno col proprio stile e tutti ugualmente validi. Pikka, Lima, Piero Cattaneo, Sergio (Romano Rizzato), Una (Ugo Fontana), Ferri e altri ancora. 


Disegni di grande impatto, ricchi di particolari, realistici quel tanto da farti impressionare al momento giusto (come ad esempio il drago fiammeggiante qui sotto)

 



oppure eterei, delicati, con un'atmosfera rarefatta che ti faceva sentire come in un quadro.

 

 

Tutti questi magnifici disegni in grande formato ti conducevano a piè pari dentro la magia della fiaba.

E vogliamo poi parlare della narrazione? Se non ci fosse stata la voce avvolgente del cantafiabe Silverio Pisu, sceneggiatore e narratore, oltre alla presenza di altri attori professionisti non sarebbe stato certo la stessa cosa.

Musiche e canzoni erano del grande Vittorio Paltrinieri che ha contribuito quanto gli altri al successo di queste pubblicazioni. E per me che dalla musica venivo letteralmente rapita, queste fiabe non sarebbero state così calamitanti senza quelle canzoncine!

Sapete che tante le ricordo ancora? Come quelle della casa nella foresta cantata dagli animali, quella delle fate nella bella addormentata nel bosco ma anche "  ♪ Son Budur principessa della Cina e tra poco ne diventerò regina...♪" Quante volte le ho cantate seguendone il testo sull'album e in seguito imparandole a memoria!

L'indimenticabile sigla iniziale e finale, che ogni bambina o bambino sapeva a menadito, era cantata dal Quartetto Radar.



Le fiabe erano di diversi autori, autori come Perrault, i Grimm, Andersen ecc... Alcune erano famosissime, altre decisamente meno conosciute e proprio per quello stuzzicavano la curiosità. 

Sì, posso dire che mi piacessero quasi tutte, ma ho avuto naturalmente le mie Fiabe Sonore preferite Ai primi posti ci stava senz'altro  La principessa incantata, una fiaba che non conoscevo e che mi aveva immediatamente conquistato,

 


 e poi...come non subire il fascino delle bellissime fate della classica fiaba La bella addormentata nel bosco con i loro fantasiosi cappelli e la lunga canzone a cui accennavo?

 


 

E I tre nanetti del bosco qualcuno di voi la conosceva? Io no, nel senso che prima di allora non l'avevo mai letta, ma mi è rimasta poi impressa nella memoria soprattutto per l'infida e comica suo malgrado personaggio di Amarona.

 


le fiabe sonore del 2007      

 

Erano trascorsi ormai tanti anni dalle prime assaporate nell'infanzia e i tempi erano decisamente cambiati. Tramontati i dischi, le fiabe sonore sono state al passo proponendo l'immancabile fiaba, ma corredata da un CD anzichè dal 45 giri.  Vedete?

 


 

Di questi fascicoli ne possiedo decisamente pochi, forse acquistati in un moto nostalgico, probabilmente subito rientrato come è normale che sia. Sono solo questi tre infatti i miei album più recenti.   



La veste grafica della copertina si era un po' rinnovata, ma la sostanza di queste fiabe sonore era rimasta quella di un tempo. Spero che i bambini degli anni duemila le abbiano potute apprezzare nonostante l'avvento dei computer e di stimoli visivi diversi e numerosi.

 

 

Ora invece, che da tempo internet è entrato prepotentemente nella nostra vita, potete trovarle anche su Youtube. Beh, mi sembra una gran bella cosa per adulti nostalgici e bambini curiosi...


"Finisce così
questa favola breve e se ne va ...
Il disco fa click
e, vedrete, fra un po' si fermerà.
Ma aspettate, e un altro ne avrete.
“C'era una volta ...” il cantafiabe dirà
e un'altra favola comincerà!". 

 


 

aggiornamento

 

Voglio aggiornare il mio post segnalandovi un link di un interessante articolo su queste fiabe.  Qui potrete leggere infatti informazioni più particolareggiate sulle persone che hanno contribuito a realizzare questo progetto, oltre all'elenco di tutti gli album pubblicati. Molto interessante, secondo me, la storia cronologica delle FIABE SONORE dal punto di vista delle ripetute pubblicazioni che si sono succedute e dei diversi supporti musicali utilizzati per stare al passo coi tempi, come poi è emerso anche dai vostri commenti. 

 Un saluto a tutti, mi rimetto dietro al pre-trasloco!

 

16 commenti:

  1. Immagino quanto sia impegnativo trasferirsi in una nuova casa e chissà quanto tempo serve per decidere cosa buttare e dove sistemare ciò che è da tenere !! Io, da bambina amavo molto le fiabe, le avevo tutte, Di solito il libretto di una fiaba era il premio per qualche cosa di buono che avevo fatto. Però le fiabe sonore mi sembra proprio di non averle mai avute, nè io nè mio fratello, che è nato molti anni dopo di me. a scuola ho usato delle fiabe sonore ma non quelle del tuo post. Spesso al libro di lettura, era abbinato un dischetto che riportava delle fiabe, dei canti da imparare, delle poesie, dei suoni da mimare, ecc... questi ho usato. Erano dei dischetti ben fatti. Ciaooo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah sì, è abbastanza impegnativo Mirtillo, specialmente se il lavoro di selezione e sistemazione lo si deve fare doppio, visto che non traslocherò in una casa vuota! Le Fiabe sonore erano e sono "famose", ancora adesso c'è un giro di estimatori, ma è normale che non tutti le conoscano... Credo davvero che, come dici tu, ci siano state tante altre fiabe sonore fatte bene e interessanti, anch'io nel mio lavoro estivo ho utilizzato ad esempio dischetti con canzoni mimate, forse anche fiabe. Ciao!

      Elimina
  2. Ottimo lavoro.

    Quando ero piccolo non mi piacevano le favole solite; mi annoiavo e me ne andavo via, lasciando il narratore, chiunque fosse, con un palmo di naso.
    Mi piacevano, invece, le favole paurose, quelle che mi spaventavano.
    I racconti gotici, per intenderci. Una, in particolare, sicuramente inventata, se non ricordo male, raccontava in mille maniere diverse sempre lo stesso accadimento: una bambina povera, moriva, ma poiché era bellissima, diventava una stella.
    Di solito me la indicavano pure nel cielo, se era possibile farlo.
    Quando, dopo le mie petulanti insistenze nel sentirlo, il racconto, che pure conoscevo, si avvicinava all’epilogo, mi mettevo a piangere e mi scagliavo, con tutta la mia rabbiosa debolezza contro chi raccontava, dimentico delle mie insistenti richieste, imputandogli la colpa del mio pianto.
    Ricordo che piangevo con le lacrime copiose.
    Crescendo smisi di piangere. E, da allora, non ho pianto più. Mi manca il pianto, i singhiozzi, ma ormai è tardi per i rimpianti.
    Che grande debolezza non piangere! Piange Achille, piange Ettore, piange Ulisse.
    Forse farete fatica a crederci ma finché cadranno lacrime di commozione o compassione il mondo continuerà a girare. Sembra strano ma al pianto non si può comandare e la cosa peggiore è che i miei occhi lacrimano per il freddo o altro, ma non per un pianto, magari di commozione o di compassione.
    Ma sono sicuro che da qualche parte c'è chi piange amaramente.
    Ora che mi ricordo non ho mai pianto per rimorso.
    Anche Gesù pianse nel vedere Lazzaro "sepolto" e vedendo Gerusalemme "tradita".
    Anche Pietro pianse dopo aver rinnegato per tre volte Cristo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Gus, ci sono sul web tanti begli articoli riguardo a queste fiabe, io più che altro ho voluto presentare i miei pochi album e ricordare le emozioni che mi hanno dato. Capisco il tuo interesse di bambino per le favole paurose, perchè ho visto spesso quanto tutto ciò che fa paura catturi l'interesse dei piccoli! La favola che ti piaceva è davvero triste e mi ha ricordato, la sono andata a cercare, La piccola fiammiferaia di Andersen...chissà se era quella oppure a quella ispirata liberamente. Ci credo ti provocasse quel pianto, dà emozioni intense che tu esprimevi così. E' una fortuna poter piangere anche da adulti, è vero, e capisco come ti manchi. E' un momento intenso, l'espressione di sentimenti profondi ed è anche uno sfogo, in qualche modo serve a calmarsi. Commozione e compassione...le lacrime ci rendono umani e in questo mondo ce n'è veramente bisogno di umanità!

      Elimina
  3. Le fiabe sonore...le mie preferite erano "Alì Babà e i quaranta ladroni" e "I cigni selvatici". Erano in cassetta ma se non ricordo male il mio vecchio mangianastri un giorno ha deciso di distruggerle! Mi hai fatto venire voglia di riascoltarle e tornare indietro nel tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, sono contenta che qualcuno le conosca <3 Anche a me piacevano molto le belle fiabe che hai citato MammaConta, penso di averle tutte e due...ora però sono negli scatoloni e non posso verificare. Questa cosa delle cassette mi ha incuriosito e ho trovato un sito che parla dei vari supporti musicali dagli inizi in poi. Io che sono più vecchia ho i vinili, ma dagli anni '80 hanno prodotto le fiabe su cassette. Comunque ricordo bene quando il mangianastri i nastri se li mangiava proprio, che rabbia! Riascoltarle è un tuffo nel passato e si apprezzano ancora adesso. Ciao!

      Elimina
  4. Avevo dei dischi ma quando le fiabe erano raccontate dai miei genitori era tutta un'altra cosa. C'era l' anima propria del teatro dal vivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, hai ragione Fabio, una fiaba raccontata dai genitori ha un valore immenso, niente può eguagliarla e sei fortunato ad avere vissuto la magia di quei momenti! Io ho ricordi molto vaghi in questo senso, solo di Pinocchio raccontato a tavola per farmi mangiare... Ma ero molto piccola, mentre l'uscita di queste fiabe sonore su disco pubblicate quando mi stavo avvicinando già ai 10 anni, sono state un'esperienza diversa, forse più di autonomia, per me una novità legata ai 45 giri, alla musica, a ciò che mi appassionava molto in quegli anni.

      Elimina
  5. Accipicchia, mi hai fatto venire la voglia di cercare qualche fiaba sonora su You tube! Mia madre me ne aveva comprate diverse e ricordo benissimo le melodie iniziali e finali! Quei libri erano bellissimi! Ah che ricordi mi hai fatto tornare in mente! La mia bella infanzia, piena di fiabe e di racconti inventati da mio padre. Era così bello pensare che tutte le storie potessero avere un lieto fine! Poi sono cresciuta ed ho imparato che il lieto fine è rimasto, nella maggior parte dei casi, nelle fiabe e che non sempre i buoni vincono sui cattivi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedrai che se le cerchi ancora adesso non ti deluderanno, Katherine! Belle veramente e indimenticabili le due canzoncine di apertura e chiusura, mi fa piacere che anche tu ricordi le fiabe sonore. Le fiabe trasportano in un mondo di fantasia e immagino che i racconti inventati da tuo padre abbiano regalato alla tua infanzia quel qualcosa di magico e dolce difficile da dimenticare! Il lieto fine era un elemento importante, quel "e vissero per sempre felici e contenti" è molto rassicurante, tutti i bambini hanno bisogno di sperare. Impareranno poi, come dici, che purtroppo non sempre i buoni vincono sui cattivi e che tante storie hanno un finale che non vorremmo...

      Elimina
  6. Qualche anno fa me ne avevano date tantissime in formato digitale per mia figlia e anche lei ha passato ore ad ascoltarle. Dopo tanti, tanti anni ancora riescono a trasmettere magia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' interessante sapere che sono uscite anche in formato digitale Alberto, voglio proprio aggiornare il mio post inserendo il link di un sito in cui si parla di queste fiabe in modo approfondito soprattutto riguardo ai vari supporti musicali utilizzati negli anni... Perchè sì, le fiabe sonore hanno avuto veramente una vita lunga, ripubblicate più volte! E sono molto contenta di scoprire che anche le generazioni successive, come quella di tua figlia, le abbiano ascoltate con piacere. Magia intatta dopo tanti anni: significa davvero che avevano una marcia in più!

      Elimina
  7. La tua casa virtuale è un luogo tanto gradevole e accattivante. Oggi anche le fiabe di cui ho memoria perchè consumate dai miei tre marmocchi. Ricordo ancora a memoria il canto iniziale e quello finale che ha incantato anche la nipotina che non le conosceva. Le invierò il link che ci proponi.
    So dello sgomento del trasloco, dell'abbandono e delle mensole vuote. Dovendo ridimensionare, ho dovuto davvero rinunciare a tante cose a cui tenevo e a cui cerco di non pensare. I miei bambini, dovendo riordinare i loro giochi e mille foglietti, mi regalavano quel che volevano tenere e così li mettevano al sicuro. Ho cercato di imitarli :)
    Se puoi, vai adagio... niente strappi non necessari e il saluto, se necessario, sarà meno crudo.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sari, le fiabe le ho sempre amate, quindi non possono certo mancare nella mia casa virtuale e reale! Mi fa piacere che anche tu e i tuoi figli abbiate letto-ascoltato le fiabe sonore e che anche la nipotina ne sia stata incantata. Il link per trovarle non l'ho messo, ma con una facile ricerca su Youtube si trovano subito. Se ci si trasferisce in una casa più piccola, come dici tu, si deve per forza ridimensionare e dispiace molto eliminare cose a cui si tiene, ti capisco. Per me è il contrario, dal piccolo al grande, ma una selezione ho dovuto farla lo stesso, dato che l'altra casa era già piena in partenza... Riguardo ai tempi, ho cercato di andare piuttosto adagio sì, per fare tutto con calma. Ora sto accelerando un po', la data è vicinissima, ma senza esagerare troppo, tanto so che certe cose, come i quadri, posso portarli via dopo il trasloco. Ciao, abbraccio ricambiato.

      Elimina
  8. Dai, tieni duro. Un trasloco è un lavoro immane e mette in gioco parecchio del nostro lato emotivo. Lo so bene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tengo duro sì, grazie per il pensiero Luz! E' vero, un trasloco richiede molte energie, ma sono fortunata perchè, non lavorando, mi ci sono potuta dedicare con più calma. Riguardo all'aspetto emotivo, si potrebbero dire veramente tante cose...credo che le emozioni più forti verranno fuori nel momento in cui avrò traslocato del tutto.

      Elimina