mercoledì 24 maggio 2023

lungo il fiume...e sott'acqua

Non so voi, amici blogger, ma una delle abitudini che io ho preso fin da quando ho aperto il mio diario figurato, è quella di portarmi avanti coi lavori, tipo iniziare a scrivere più post per volta. 

Una tendenza questa che ha sempre caratterizzato anche le mie passioni creative. A uncinetto, a maglia, con la cartapesta, nel ricamo, insomma in tanti campi delle attività manuali, io spesso lavoro contemporaneamente a diversi progetti. Eccezione fatta per le occupazioni che mi assorbono totalmente e da cui non svio mai, ma forse sarebbe meglio parlarne al passato, finchè febbrilmente non le termino come disegnare o, da giovane, scrivere favole. 

Questo per dirvi che nella mia bacheca ci sono sempre alcune bozze in lavorazione: a volte qualcuna quasi completata o qualcuna invece appena accennata. Sono post in attesa da anni, da mesi o anche solo da giorni che una volta riletti, mi suscitano sorpresa, tristezza, tenerezza o altro ancora. 


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Ecco, fra quelli più recenti, ne avevo da poco abbozzato uno con protagonista il fiume che mi scorre proprio qui vicino a casa.  

Rileggerlo ora mi fa uno strano effetto. Dopo avere constatato la forza distruttiva del Savio come mai avevo visto prima... dopo aver seguito con costante apprensione le notizie e le dirette al telegiornale o su facebook... dopo aver cercato di ingannare l'attesa ansiosa dedicandomi, durante i vari black-out del primo giorno, all'uncinetto "scacciapensieri"...

 


dopo aver sentito lo scroscio della pioggia che non smetteva di cadere incessantemente, il fischio delle sirene e degli allarmi, quel cupo roteare degli elicotteri che giorno e notte sorvolavano il cielo per prestare soccorso alle persone rifugiatesi ai piani alti...dopo aver provato nel momento iniziale dell'alluvione la paura che l'allagamento potesse arrivare fin sotto casa mia pur sapendo di trovarmi abbastanza in alto e comunque l'angoscia per una situazione inaspettata che ci coinvolgeva tutti...

...dopo tutto questo, rileggere queste mie parole spensierate, questa dedica si può dire d'amore, ora mi suona così estraniante, ma le voglio ugualmente condividere con voi, perchè ciò che è successo non offuschi ciò che mi rendeva e spero mi renderà nuovamente felice.

 

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lungo il fiume

Una delle cose che mi mancherà di più quando traslocherò sarà il fiume. Non è che dal di là sarà poi così lontano, però c'è una bella differenza, il "mio" Savio non sarà più a portata di mano come adesso. La mattina appena sveglia, vestirsi in fretta, far colazione e andare a camminare sulle sue rive per me è impagabile, una bella abitudine che mi mancherà davvero. 

Ma bando alle tristezze che vi porto a fare un giro con me! 

 

il Ponte Vecchio  

Vorrei iniziare dalla presenza più significativa delle mie passeggiate, l'elemento che, con la sua imponenza, da vicino o da lontano attira sempre il mio sguardo, cioè il ponte (non l'unico, ma il più antico) che sormonta il fiume Savio: il ponte Vecchio, un tempo chiamato ponte Clemente. Non vorrei addentrarmi nei meandri della storia in cui potrei impigliarmi facilmente, dato che per me questa materia presenta sempre un aspetto ostico, ma dato che non la si può e non la si deve certo ignorare, qualche cenno storico se vi interessa potete leggerlo qui.

Da parte mia vi farò invece vedere qualche foto che ho scattato in questi ultimi anni, quando l'ho "frequentato" più assiduamente...intendo il Savio.

Ecco, questo è un collage di foto scattate poco più di un anno fa. Mi piacciono perchè l'acqua del fiume in quei giorni aveva un aspetto opaco, quasi gessoso e ho voluto accentuarne l'effetto con un filtro che ha il sapore delle vecchie cartoline.

 

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...e sott'acqua

Il post era troncato qui, giusto un accenno per un racconto che avrei ampliato con altre foto frammiste alle mie emozioni.

Non voglio neanche tentare di continuarlo in qualche maniera, perchè ora come ora non avrebbe molto senso. Vorrei invece chiudere questo post un po' schizofrenico con una mia foto, scattata non molto tempo fa in un giorno nuvoloso, lungo il sentiero che percorrevo spesso e volentieri 

 



e accostarla a quest'altra, trovata sul web, dello stesso viale nei giorni in cui il fiume è esondato. Una scena paurosa...la via completamente sommersa dall'acqua diventata quasi un tutt'uno col Savio. Un mare fangoso che anch'io ho visto, seppur da un'altra angolazione, coi miei occhi increduli e che mi ha turbato non poco.

 

foto dal web

 

Di foto o video in questo frangente non ne ho fatte, anzi ho cercato di tenermi a distanza dai luoghi allagati, ma immagino che come me ne avrete viste a dozzine in televisione o sui social, ce ne sono alcune particolarmente toccanti che riguardano i salvataggi di persone e animali. 

 

??????????????????????????

Non serve neanche che vi parli ancora di questo disastro già ampiamente descritto dai media e neppure ho intenzione di fare maldestri tentativi di analisi delle cause di questo disastro. Cambiamenti climatici? Manutenzione insufficiente? Bacini di laminazione mancanti? Inseminazione delle nuvole? Tracimazione della diga di Ridracoli? Vi assicuro che in questi giorni ne sto sentendo di ogni tipo di ipotesi e alcune, a mio parere, più fantasiose di altre... Comunque non sono una geologa e non mi pronuncio anche se seguo come tutti con interesse l'argomento, perchè comunque c'è di mezzo il nostro futuro e sono convinta che qualche decisione vada senz'altro presa per questa nostra fragile Italia. 

 

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Concludo con una nota positiva, la cosa che mi ha fatto spesso venire un groppo alla gola, cioè vedere la grandissima solidarietà da parte di persone di ogni età, con chi si trovava in condizioni critiche. Molto critiche...c'è chi ha perso tutto o una buona parte. Fuori sulle strade montagne di roba accatastata e irrecuperabile.


foto dal web


Ognuno ha fatto la propria parte come meglio poteva, dando un aiuto concreto o facendo donazioni di vario genere. In particolare mi hanno colpito tutti quei giovani, a volte giovanissimi, che davano una mano a spalare via il fango dalle case. Quanti ne ho visti in giro rientrare dalle zone allagate in gruppo o alla spicciolata sporchi di fango e pala sulla spalla! Hanno aiutato con l'energia della loro età e col sorriso sulle labbra. 

 

Un abbraccio a tutte e tutti, in particolare agli emiliani-romagnoli 💓

 

 

14 commenti:

  1. Sensazioni e emozioni sono pensieri che sentiamo dentro di noi. Possiamo comunicarli agli altri per mezzo della parola. Nel blog siamo obbligati a scrivere. Non è facile farlo. Tu hai questa capacità che io apprezzo enormemente.
    Ciao Ninfa.

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    1. Ciao Gus, sono contenta se sono riuscita a trasmettere delle mie emozioni attraverso le parole, grazie davvero se pensi che io abbia questa capacità. Io di solito sono molto critica riguardo a come scrivo e questo post mi pareva un po' troppo "rappezzato"...di solito li limo molto di più prima di pubblicarli, ma stavolta non volevo aspettare.

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  2. Mia sorella abita a Reggio Emilia e per fortuna non ha vissuto il disastro. Quello che è successo è terribile, non oso immaginare come si possa affrontare un disastro del genere. Le responsabilità... chissà. Mi sono imbattuta in un post su Instagram che mostra una vecchia pubblicità progresso del '77, pensa, riguardante le stesse problematiche, probabilmente ignorate nel tempo. Il cambiamento climatico con questi rovesci di piogge come se vi fosse una stagione bagnata e una asciutta rendono tutto molto più difficile da affrontare. :(

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    1. Sì, tua sorella è stata fortunata a non essere stata colpita da questo disastro. In effetti Luz, ha riguardato quasi esclusivamente la Romagna, a me è andata bene, ma tanti hanno dovuto lasciare le loro case. Anch'io oggi ho visto quella pubblicità del '77... quindi anche allora stesse problematiche! Si è fatto qualcosa per cercare di prevenire le successive alluvioni? Forse no, anche se mi sto chiedendo se davvero il cambiamento climatico abbia un suo peso o no in tutto questo.

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  3. Mi spiace moltissimo per quello che è successo, mi spiace per le persone, per gli animali, per chi ha perso la vita, per chi ha perso tutto. Non oso immaginare come deve essere la vita, con l'acqua intorno, sen za luce, senza cibo... deve essere terribile. Tutte le volte si cercano le responsabilità ma è inutile pensarci dopo, bisogna prevenire , cosa che non si fa !!! Sono stata alluvionata anch'io, molti anni fa; ero in montagna, ci sono stati diversi morti per le case crollate ma io non sono stata in pericolo. Solo, non potevo tornare a casa perchè erano crollati i ponti stradali e ferroviari e c'erano frane ovunque , si saliva e scendeva solo con l'elicottero . i rifornimenti arrivavano con l'elicottero (ero in alto Piemonte) , fino a quando non sono riusciti ad aprire un'unica strada per scendere. Forza , cara amica ! Un abbraccio a te e a tutta la popolazione emiliana.

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    1. Grazie Mirtillo per la tua solidarietà. E' vero, soprattutto nei primi giorni alcune famiglie sono rimaste al buio con la casa circondata dall'acqua, condizioni spaventose, per fortuna i mezzi di soccorso ne hanno salvati tanti. Ora so che ci sono anche diverse persone rimaste isolate in collina a causa delle numerose frane. Un po' come quello che mi racconti tu, spesso l'elicottero è l'unico mezzo che riesce a raggiungere e rifornire persone in difficoltà! Dev'essere stata una brutta esperienza, mi dispiace. Speriamo davvero che ci sia l'impegno a prevenirli in modo efficace certi disastri, anche se non sarà facile, l'Italia è un territorio fragile in questo senso. Abbraccio ricambiato da una romagnola e dalla mia Romagna, la parte più colpita della nostra regione.

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  4. io credo valga la pena valorizzare tutte le note positive emerse da questa tragedia: il carattere straordinario dei romagnoli e la generosità dei volontari venuti da ogni parte del paese per dare una mano, con uno spirito di solidarietà davvero commuovente!!!
    Un abbraccio

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    1. Hai ragione Luigi, in questa esperienza disastrosa, è bene valorizzare ciò che di bello ci ha fatto scoprire, cioè la forza dei romagnoli che non si lasciano abbattere dalle avversità e la solidarietà di tutti quanti, compresi i volontari arrivati da altre regioni. Un abbraccio anche a te!

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  5. Che sgomento vedere il proprio mondo cambiare e diventare ostile... non riesco a immaginare un futuro ma sono in ascolto dei tanti sentimenti, anche di segno diverso, che lo disegnano.
    Mi rattrista leggere le sciocchezze di chi crede di doverle dire ma a loro riservo la mia pena.
    Stringo in un abbraccio te e tutta la nostra gente.
    P.S.: Belle le tue foto... se il ponte avesse un'anima, patirebbe di tanto attuale disastro.
    Un caro saluto.

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    1. E' vero Sari, la natura attorno a noi che normalmente ci dà gioia e serenità è diventata qualcosa di pauroso, da cui sfuggire...Forse voi emiliani non avete avuto devastazioni simili alle nostre, ma come ho letto nella tua risposta, anche lì le colline sono franate purtroppo e alcuni luoghi sono irraggiungibili. Certo questa cosa ci ha segnato tutti, anche chi non è stato direttamente colpito, ma bisogna essere ottimisti per il futuro, staremo a vedere come indirizzeranno gli interventi di prevenzione, sperando ci siano! Sono contenta ti siano piaciute le mie foto, sono molto affezionata al mio ponte. Un caro saluto anche a te.

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  6. Mi è dispiaciuto molto per questa disgrazia che ha colpito l'Emilia e Romagna. È una terra ricca di forza e di belle menti. Son certo che si risollevera' . Un abbraccio a tutti da parte mia.

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    1. Una vera disgrazia, non avrei mai pensato che il nostro fiume potesse portare tanta distruzione. Anch'io però ho la speranza che la nostra regione si risolleverà...già lo vedo lo spirito con cui i romagnoli hanno affrontato questo evento inaspettato. Grazie per la solidarietà Fabio, abbraccio ricambiato!

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  7. Hai trovato un bel modo di parlare degli avvenimenti degli ultimi tempi, senza sollevare polemiche, che non si capisce mai quali siano quelle sollevate giustamente e quali quelle esagerate o fuorvianti (e sicuramente a certi livelli è un insieme di cause, chi fa la caccia al singolo colpevole mi pare totalmente irraguonevole)...
    Un post semplice, una bella dedica ai tuoi luoghi, per parlarne, per stimolare, per esserci.

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    1. Grazie Anna, molto belle le parole che mi hai scritto! Mi fa davvero piacere che tu condivida questo mio "non prendere posizioni precise" perchè appunto, sono d'accordo con te, che non ci sia un unico colpevole, ma credo piuttosto all'insieme di cause come dici. In quanto al mio amore per questi luoghi, c'era prima del disastro e c'è ancora adesso, seppure il paesaggio porti i segni di ciò che è successo.

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