mercoledì 6 gennaio 2016

anno nuovo, maglione vecchio + la storia della maglia...mia

Visto che siamo appena all'inizio di questo 2016 e voglio cercare di mantenermi sul leggero, non starò a raccontarvi le mie vacanze natalizie, un periodo che nelle mie aspettative avrebbe dovuto essere alquanto rilassante, mentre invece, per varie vicessitudini, a parte qualche oasi è stato davvero molto faticoso dal punto di vista fisico e mentale.
Chiudo quindi subito la parentesi, perchè mi infilerei in discorsi che prenderebbero una piega troppo personale e incomincio invece l'anno di blog con l'argomento MAGLIA. Sì, proprio maglia, quella fatta a mano. L'occasione me la dà Ma. che il primo gennaio ha voluto "rinnovare" un maglione vecchio, un maglione che non metteva da tantissimo tempo, ma a cui siamo tutte e due affezionati. Eh, sì, questo è il primo e finora unico maglione che gli ho fatto io con le mie manine!


Non una cosa recente, perchè è da tanto che non prendo i ferri in mano, direi che come minimo avrà 8,10 anni...  però si è mantenuto benissimo e a suo dire è caldo e confortevole, meglio di tanti maglioni comperi. Credo sia una delle mie cose più riuscite in questo campo e una delle più curate nelle rifiniture (scavi, collo, cuciture) merito anche di una negoziante che gentilmente mi aveva dato qualche dritta nei punti del lavoro per me più critici...e noiosi. Fosse per me avrei fatto tutti i maglioni con le attaccature delle maniche scese, avete presente? No?

Guardate allora la maglia della foto sotto, scattata, un bel salto di anni indietro, nell'appartamento della mia vita universitaria! Bruttina io in questa immagine, ma bruttina anche la maglia: scollo a V fatto maluccio e spalle scese con maniche troppo strette, eppure a me piaceva: era di lana soffice e di un rosa delicatissimo, tutta a maglia rasata con dei "semini" a punto rovescio disseminati. Solo chi ha provato il piacere di indossare un qualcosa fatto con le proprie mani potrà capire...

Ma facciamo un salto, ancora più grande, agli inizi della storia, della mia storia della maglia.

Devo dire grazie alla dolce a paziente "zia" P., mamma dello zio di mio babbo, parenti certo un po' alla lontana ma con cui ci trovavamo frequentemente, se durante un agosto trascorso in montagna assieme a loro, ho impararato a lavorare a maglia. Avevo solo cinque anni e mezzo e in ottobre avrei iniziato ad andare a scuola. Ero quindi in un certo senso abbastanza grandina, ma chi di voi lavora coi ferri, penso riesca ad immaginarsi quale possa essere stata la difficoltà di me bambina  tenere in mano e manovrare i ferri... Ho ricordi vaghi di queste prime lezioni di maglia, ma di sicuro il supporto della zia P. dev'essere stato non poco!
 Il mio primo lavoro, stampato nella memoria, fu una copertina  giallo pulcino per la bambola. Quante maglie mi sono cadute durante la lavorazione della copertina e quante me ne deve aver riprese su chi mi ha aiutato!

 Dopo quella esperienza, anni senza toccare ferri ne sono passati diversi, probabilmente l'iniziazione era stata un po' troppo precoce. Non ricordo a che età di preciso ho ripreso a far la maglia, ma so che da quel punto è esplosa la passione. Le varie foto che mi ritraggono mentre sferruzzo testimoniano che era di certo (assieme alla chitarra) uno dei miei passatempi preferiti.



Il lavoro a ferri è molto rilassante perchè ripetitivo  e allo stesso tempo, mentre si muovono ritmicamente le mani, si è libere di pensare ai fatti propri, di fantasticare,



ma si può anche chiacchierare con gli altri. Nelle mie lunghe vacanze in montagna lavoravo parecchio, perchè di tempo libero ne avevo un surplus!



Non sono passati secoli, ma sembra un altro mondo, vero? Pensare che quando io ero ragazzina o già una ragazza come nelle foto qui sotto, vi assicuro che era una cosa normalissima essere impegnate nella realizzazione di una sciarpa, di un maglione di lana oppure di una canottiera estiva. Spesso quando ci si incontrava tra amiche ci si portava dietro il proprio sacchetto col lavoro iniziato e contemporaneamente alle chiacchiere si lavorava a ferri e ci si scambiavano suggerimenti, aiutandosi l'un l'altra nei passaggi più brigosi. E a volte c'era per fortuna qualche mamma o parente più esperta a cui rivolgersi per aiuti e chiarimenti. Era un passatempo che travalicava le generazioni...






Mentre, come vedete, sono abbastanza le foto in cui mi hanno immortalato coi ferri in mano, non ne ho così tante in cui ho addosso le mie creazioni e quelle che ho non sono abbastanza nitide da mostrarvi. Questo scatto in cui sto prendendo cupamente il sole appoggiata a un tavolo, è uno dei pochi. Maglioncino di cotone a coste verde acqua con roselline rosa ad uncinetto applicate sopra, di sicuro un mio progetto visto la stranezza...




Sì, perchè a volte si copiavano gli schemi dai giornali, ma molte volte li si inventava. La sfida divertente, man mano che diventavo più bravina, era per me quella di sperimentarmi in punti sempre più complicati...





come ad esempio i rombi e gli alberelli a noccioline che vedete qui, in una delle poche maglie che ho conservato, non che la metta ancora no, è solo un cimelio...



Cimelio come questa sciarpa a punto pelliccia...che potrei mettere ancora...per lo meno per la Befana!


A proposito....BUONA BEFANA A TUTTI!

40 commenti:

  1. Belle le realizzazioni con il lavoro a maglia. Io lo facevo da giovane finché ho abitato con i miei perché era mia madre che mi chiudeva il lavoro e attaccava le varie parti. Ora non sono più capace neppure di fare la maglia liscia 😕 .....con questo post in realtà mi hai proiettato in una parte degli anni 70 che avevo totalmente rimosso e questo mi ha fatto molto piacere😍 Ciao buona settimana!

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    1. Anch'io avrei voluto qualcuna che mi ultimasse i lavori, perchè era veramente la parte più noiosa. A volte forse mi ha aiutato mia mamma, ma in genere facevo da sola con risultati non proprio perfetti...Mi fa molto piacere che questo post abbia risvegliato dei tuoi ricordi, Marina. Io ho continuato oltre gli anni '70, ma è tanto comunque che ho smesso anch'io. Si disimpara di lavorare a ferri? Spero di no! Ciao, grazie e buona settimana anche a te!

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  2. sei bravissima coi ferri. E' da tanto che non ci lavoro ed effettivamente ricordo che erano molto rilassanti. Sarebbe ora che ricominciassi....

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    1. Ma no Cristina, a ferri ho imparato presto, ma non ero poi così brava...colpa delle "rifiniture" che non mi sono mai state simpatiche! Comunque ho voluto raccontare questa storia perchè, bravura più o meno, era un passatempo che mi ha molto appassionato negli anni. Se anche tu sapevi lavorare a maglia lo sai...Buona ripresa allora o in ogni modo buon relax! In certi periodi ci vorrebbe proprio una terapia rilassante a base di lavoro ai ferri!

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  3. Ma qui sembra che tu facessi (e magari ancora faccia) la "sferruzzatrice" di professione. Io invece non amo in particolare il lavoro a maglia, non mi rilassa, mi innervosisce perché non finisce mai. Prima di Natale un'amica mi ha invitata ad un corso (ma non era proprio un corso, erano degli incontri dove si chiacchierava mentre si uncinettava). Uncinetto creativo si chiamava. La coordinatrice ha fatto con i ferri dei libretti sui quali poi ha applicato di tutto. Un risultato straordinario. Io invece mi sono limitata a chiacchierare con le altre e soprattutto con un ragazzo, un grafico, presente anche lui per imparare a lavorare a maglia. Alla mia domanda come mai questo interesse, mi ha risposto "per curiosità".

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    1. Non credo che avrei avuto molta fortuna come sferruzzatrice, Ambra! Sono lenta e non ho certo l'occhio delle magliaie, comunque grazie! Sicuramente non è il lavoro adatto a chi vuol vedere in breve un risultato quindi posso capire che in quel caso possa innervosire anzichè rilassare...Partecipare ai corsi è sempre un'esperienza interessante, a volte lo si fa per curiosità, come quel ragazzo: una mosca bianca, però. Chiacchierare, ritrovarsi mentre si uncinetta o si sferruzza è un aspetto bellissimo di cui ho un po' nostalgia. Credo che per te sia stata comunque una cosa piacevole anche se forse non sei portata per questo hobby.

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  4. Che invidia, per i ricordi e per la capacità.... Io invece da piccola non sono mai riuscita ad imparare a lavorare a maglia (e ancora adesso faccio fatica ogni volta che chiedo a mia mamma di insegnarmi, visto che non ho ancora abbandonato l'idea...).
    Buona Epifania!!!

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    1. Sì, sono dei bellissimi ricordi Daniela, ma mi ricordano anche che non sono proprio giovane...Le capacità a te non mancano di sicuro, lavori bene ad uncinetto e sei creativa, però è anche vero che ognuno di noi ha una predisposizione. Pensa che anche se lavoro di più ad uncinetto e negli ultimi anni ho creato diverse cose, io continuo a sentirmi più sicura con i ferri: sarà che le maglie si vedono e si contano meglio. Grazie per gli auguri, altrettanti a te per i prossimi lavori...a maglia, chissà!

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  5. Vuoi farmi da zia P.???
    Io dopo un tentativo secoli or sono, ho inserito la maglia nei buoni propositi per il 2016. Ho fatto qualche mattonella, con obiettivo finale di una copertina, ma il progetto segreto è riuscire a farmi un maglione, perciò ho iniziato. Fortunatamente, rispetto ad altri passati, questo tentativo è caratterizzato da più calma al momento di disfare e ricominciare. Oggi ad esempio sono in pausa perché se disfo ancora una volta questo ferro, sarà la lana stessa a urlarmi "ma non l'hai ancora capito questo punto???"
    Ps. non so perché ti facevo ventenne, sarà per le ragazzine che crei :p

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    1. Eh, le mie ragazzine non invecchiano mai a differenza di me...quindi avrei anche l'età giusta da farti da zia P.! Fossimo vicine, lo farei molto volentieri, perchè trovo sempre bello trasmettere ciò che so fare alle altre persone. In questo caso non sono poi così esperta di maglia, però forse ti aiuterei a superare lo scoglio di quel punto :-D che immagino complicato. Dato che sono passati anni che non prendo i ferri in mano, avevo rimosso la parola "disfare" e tu me l'hai fatta venire in mente, Elle. Io disfacevo con molta facilità, forse troppa...in proporzione più le cose disfatte che fatte. Allora in bocca al lupo per il maglione e un piccolo consiglio da "zia": anche i punti facili fanno la loro figura!

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    2. Non riuscivo a capire perché fossi così sicura della tua età e ho fatto una piccola ricerca: qualche post fa hai messo qualche foto del mercatino e di una gita in montagna, e sembri proprio una ventenne, quindi avevo ragione io!!
      Io, in tutto ciò che faccio, per metà seguo gli schemi per metà improvviso. Ho visto un bel maglione su una rivista e sono riuscita a convincere il mio spirito ribelle, che per averlo proprio così, devo seguire lo schema senza sgarro. Già sto sgarrando con la lana, che non ho comprato, ma sto riciclando, e il risultato sarà comunque diverso. Almeno coi punti volevo rispettare lo schema, con la motivazione secondaria di impararli...
      Mi salva sapere che non ho fretta, se sarà pronto per l'inverno prossimo, rimarrà comunque una soddisfazione, ma prima di perderci il sonno seguirò il tuo prezioso consiglio e tornerò fra le calde braccia del dritto/rovescio, al massimo un riso :))

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    3. Ah, ah, avevi giusto sbagliato di "qualche annetto" a darmi gli anni...diciamo pure qualche decennio :-D
      Se ti sei innamorata di un maglione, capisco la tua perseveranza nel seguire lo schema senza sgarrare, fai bene. Se non hai fretta, il punto pian piano lo imparerai (mi ricordo che per certi traforati anch'io ho dovuto penare) e se proprio non succederà, ostinarsi va bene, ma troppo fa male, tornerai ai tuoi tranquillizzanti punti!

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  6. Ciao Ninfa,intanto ti auguro un bellissimo nuovo anno e mi spiace se il Natale non è stato magico,ti auguro di recuperare con questo inizio appunto!

    La maglia:io ho imparato da bambina grazie a nonna e zia e al mio desiderio di vestire le mia bambole!

    Nelle tue foto mi rivedo un po' perche' ci sono stati periodi molto "maglieristici" anche per me!

    Con la pittura poi ho sospeso perche' io non riesco a stare con la testa in due cose creative contemporaneamente !
    Mi concentro talmente su cio' che sto facendo che altre creazioni contemporanee non ci stanno! Mi rilassano invece in questi momenti i lavori domestici che appunto mi permettono di fantasticare! E vabbeh !

    Comunque tutte le tue creazioni di maglia mi sembrano molto belle, complete ed elaborate! Anche la sciarpa con la tua espressiona da femme fatal giusta per indossarla!:))) Sei molto carina in tutte le foto, anche nell'appartamentino universitario,mi fai molta tenerezza!
    Ciao buon anno! Baci!

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    1. Le magie le abbiamo dovute fare per affrontare i contrattempi, ma ora sembra che tutto scorra liscio...grazie comunque per l'augurio che ricambio di cuore, Mariarita!
      Vestire le bambole era di sicuro un desiderio di tutte noi bambine e se hai avuto addirittura due insegnanti in famiglia, sei stata molto fortunata. Poi però si scoprono nel tempo le passioni più forti e visto i risultati, credo tu abbia fatto benissimo a tradire la maglia per la pittura! Grazie per i complimenti, sei davvero gentile sia per l'apprezzamento alle mie creazioni, sia delle foto, anche quelle in cui sono così così...nell'ultima poi sembro una "befana fatal", tutto "merito" dell'età :-D Ciao e buoni fantastici lavori domestici!

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  7. Anche a me piace molto sferruzzare e la cosa mi rilassa, proprio ieri la nipotina (mentre le consegnavo l'ennesimo cappellino creato velocemente con della ciniglia) mi ha espresso l'intenzione di voler imparare ed io ne sono stata contentissima ;-)
    Tante serene e gioiose giornate creative

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    1. Ciao Anna, piacere di vederti! Devi essere brava e molto pratica di maglia se hai creato un cappellino velocemente... Mi hai fatto ricordare che anch'io, negli anni, ho fatto diverse semplici berrette, ma qualcosa di più elaborato non avrei saputo fare. Capisco la tua contentezza per la richiesta della nipotina, è una cosa sempre bellissima poter trasmettere il proprio sapere. Grazie per l'augurio, lo contraccambio con affetto!

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  8. Sei sorprendentemente brava con le mani, mani di fata...

    Buon Anno, Ninfa.

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    1. In effetti non riesco mai a tenere ferme le mani Gianna, devo sempre far qualcosa... Non sempre sono mani di fata, però va bene così: ci sono cose che mi riescono meglio, altre peggio, in alcune miglioro, in altre no. L'importante per me è comunque fare e sperimentare. Grazie per il bel complimento, un Buon Anno anche a te!

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  9. Bravissima Ninfa!!! Ma quante cose sai fare!!!
    Il tuo post mi ha ricordato il passato perchè anch'io ho sferruzzato parecchio. Mi piaceva e mi rilassava e poi si tratta di un lavoro creativo e utile, per te e per gli altri. Ero anche bravina, non come te, ma me la cavavo...
    Ricordo di aver fatto parecchi maglioni lavorati a trafori o a trecce per me, per alcune amiche e per mio marito.
    Io e mia mamma - appassionata di maglia pure lei - compravamo una rivista che se non ricordo male, si chiamava "Milleidee" ed era sempre una gioia andare a copiare i vari modelli o i vari punti.
    Poi col tempo ho smesso, ma è un'attività che ricordo con piacere.
    Grazie e tanti auguroni ancora!!!

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    1. Fin da ragazzina, forse da bambina, mi è sempre piaciuto creare. Ancora dovevo scoprire delle passioni che ho adesso, ma allora ne avevo alcune che invece, diventando più grande, ho un po' trascurato, come questa ad esempio. Se hai fatto molti maglioni per te e per altri, di sicuro dovevi essere molto brava Annamaria, probabilmente anche più di me, visto che il mio livello di sferruzzatrice non è mai stato poi così elevato anche se mi divertivo. Sì, mi ricordo Milleidee, più che altro mi è rimasto impresso il nome, ma non so se lo usavo anch'io.
      Eh, nel tempo gli interessi cambiano, è normale, però si ricordano quelli passati sempre con piacere, hai ragione. Grazie e buona settimana!

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  10. Quante foto hai mentre sferruzzi!!!!Non sapevo che eri così brava coi ferri!!!Complimenti!!

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    1. Diciamo che ho tante foto in generale, Francesca, mio babbo aveva la passione per la fotografia. E naturalmente, immortalandomi in tanti momenti, mi ha ripreso tante volte che sferruzzavo. Soprattutto in montagna poi lavoravo parecchio, ma ormai sono già passati un po' di anni da quando ho smesso. Grazie per i complimenti, mi fanno molto piacere anche se obiettivamente ero brava così così!

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  11. Non m'intendo molto di uncinetto, però sono in grado di capire che i tuoi lavori son ben fatti.Belli,si, come le foto che hai postato, fa smpre piacere vedere com'eravamo. Chissà perchè mi viene da pensare, che eravamo migliori di oggi..
    Ti faccio gli auguri in ritardo per un felice 2016 e te ai tuoi, speriamo che sia migliore dell'anno passato che, per quello che mi rigurdaè stato una schifezza.
    Volevo anche avvisarti, espero che per te non sia un problema, che ho usato alcuni tui disegni in un video in cui viene recitata una poesia in dialetto siculo, a cui ho agginto musica e immagini fra cui anche i tuoi disegni, veramente belli (ovviamente ho citato l'autrice).Ti mando il link e se non ti piace tolgo via tutto senza nessun problema.

    https://www.youtube.com/watch?v=PnaixlQh3eM

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    1. Parto dalla fine...che bellissima sorpresa, Hyde! Sono andata subito a vedere il video: anche se non colgo l'intero significato del testo poichè è in dialetto, è comunque emozionante, la musicalità della lingua arriva...bella la recitazione, la musica, il montaggio e i miei disegni così elaborati. Sono disegni vecchissimi eppure mi sembrano nuovi in quella veste! Non so come ringraziarti di averli utilizzati per un lavoro così ammaliante, ci stanno bene, immagino che anche tu abbia notato poi che "NICA" sono anche le mie iniziali :-)
      Ti ringrazio per gli auguri e anche se siamo già all'11, te ne faccio anch'io tanti. Mi dispiace, già l'avevo capito da qualche altro tuo commento, che questo 2015 sia stato per te un brutto anno, spero che il nuovo porti con sè qualcosa di veramente positivo, manteniamo l'ottimismo!
      Uncinetto? Beh, non proprio, questi sono lavori coi ferri, ma non pretendo certo che un uomo ne capisca le differenze. In ogni modo è bello, e un po' nostalgico, rivedere com'eravamo un tempo noi stessi, ma anche gli amici bloggers. Un abbraccio!

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  12. che dolci queste foto Ninfa. Pensa che nei giorni scorsi ho visto mia madre riprendere l'uncinetto dopo tanti anni: è stato un segnale importante per me; voleva dire che potevo ripartire tranquillo!!!
    Ti auguro uno splendido nuovo anno

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    1. Ciao, Luigi! Grazie per l'apprezzamento delle mie foto, mi fa molto piacere che suscitino dolcezza, lo stesso sentimento, unito a un filo di nostalgia, che provo io guardandole. Anche se non so perchè tua madre aveva smesso di lavorare all'uncinetto, il ricominciare a lavorare, a creare qualcosa con le proprie mani è di sicuro un segnale importante, molto positivo. Grazie, tantissimi auguri anche a te!

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  13. Devi essere impazzita Ninfa ... dopo anni in cui hai celato ad oltranza la tua immagine, ti sei finalmente lanciata. Ed hai fatto benissimo a regalarci le tue immagini giovanili ed attuali, insieme ai tuoi lavori a maglia.
    Io invece ho imparato da ragazzina ad usare l'uncinetto e, senza falsa modestia, ero diventata bravissima, mentre per i ferri ... proprio non ce n'era. Vedo invece che tu, anche in questo campo te la sei cavata piuttosto bene. Ero già mamma quando ho appreso le meraviglie del lavoro a maglia, grazie all'ausilio di mia cognata, in occasione di una vacanza passata insieme in montagna. E quando ci ho preso la mano posso dire che mi piaceva molto sferruzzare ed ho creato molti capi per me e per i miei figli, fino a quando il Lupus ha preso il sopravvento e adesso di uncinetto e di ferri da maglia proprio non se ne parla più.

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    1. Ah, ah, hai ragione Krilù, devo essere impazzita...il mio senso della privacy riguardo a ciò che pubblico sul blog, negli anni si è decisamente allentato, spero di non spingermi troppo oltre :-D Beh, mi fa comunque molto piacere che in tanti avete apprezzato questo post ricco di foto vecchie e nuove!
      Non mi è difficile credere che nei cosidetti lavori femminili tu fossi bravissima, Krilù, si vede che sei una persona che sa apprezzare il lavoro fatto a mano. Chissà che meraviglie hai creato con l'uncinetto e coi ferri, sia per te sia per la tua famiglia, sono cose che danno molta soddisfazione. Poi purtroppo la vita non si sa mai cosa ci riserva, a volte è crudele...hai saputo imboccare però altre strade gratificanti. Buon fine settimana!

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  14. Mo Ninfa! Quante cose mi hai ricordato! Anch'io ho avuto un periodo in cui mi cimentavo giorno e notte ai lavori ai ferri! Anche punti complessi, trecce incrociate , coste intrecciate, noccioline, palline, arzigogoli vari e ricami a punto maglia a non finire! Mi sono ricordata che mi ero fatta una intera maglia a punto pelliccia....giusta per andare al polo Nord...E l'appartamento di Bologna? Già messo nel dimenticatoio....ma vedere lo scorcio dietro di te con la vecchia televisione in bianco e nero, mi ha messo un po' di nostalgia...
    Continuo ad aspettarti....da circa 3-4 mesi...pensi di riuscire prima dell'estate?

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    1. Visto che ce l'ho fatta prima dell'estate, Alessandra? ...e stamattina ho fatto colazione assieme ai "tuoi bambini" :-)
      Certo, mi ricordo bene che anche tu amavi lavorare a maglia (e poi con un'insegnante come tua mamma!), per noi ragazze era un passatempo divertente. Quella a punto pelliccia, stile Polo Nord, però non mi viene proprio in mente... Rivedere le foto di allora e del bellissimo periodo trascorso a Bologna (di cui purtroppo ho poche foto) mette un po' di nostalgia anche a me. Sì, avevamo la televisione addirittura in bianco e nero, sembra preistoria ormai, eppure ci siamo divertite tanto anche senza tutta questa tecnologia!

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  15. sferruzzatrice di professione....quante foto ti immortalavano...direi uno dei tuoi passatempi preferiti...la mia avventura ai ferri è durata un'estate con un maglione lasciato a metà e che ha finito mia mamma....decisamente nn il mio passatempo preferito....

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    1. Sì, per molti anni ho lavorato parecchio a maglia, soprattutto in montagna, e mio babbo fotografava spesso...Assieme alla chitarra si può dire fosse il mio passatempo preferito, è vero, però sono sempre rimasta a uno stadio "da dilettante". La tua avventura è stata un bel po' più breve Gloria, ma poi hai scoperto hobby che immagino ti abbiano dato molte più soddisfazioni :-)

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  16. Ci hanno provato a farmi imparare il lavoro a maglia. Ogni bambina perbene doveva saper lavorare ai ferri, ricamare e tenere comunque l'ago in mano possibilmente con quello stupido ditale che non ho mai imparato ad usare! (ma cucio lo stesso)
    Bene il risultato si è limitato a qualche riquadro di lana con tutti i punti scesi, buchi vari...no i ferri li ho sempre odiati!
    E' andata meglio con l'uncinetto, negli anni 80 ho prodotto parecchi capi durante la pausa pranzo del lavoro. poi ho lasciato perdere, salvo sporadiche riprese fra cui una coperta Granny che porterò avanti fino al giorno del giudizio. Il mio rapporto con le arti femminili è piuttosto burrascoso e disseminato di opere incompiute.
    Credo che il problema risieda nella mia scarsissima pazienza, con il cucito va decisamente meglio, i risultati sono più rapidi. Una passata di macchina da cucire e oplà, in poche ore hai un prodotto finito!

    Ammiro molto il maglione di Ma, chapeau!

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    1. Devo dire che ho qualche lontanissimo ricordo di quando alle medie ci insegnavano a ricamare, però io, per mia fortuna, non sono mai stata pressata a imparare le arti femminili...credo che quello che tu dici sia il modo migliore per annientare ogni entusiasmo! Il ditale, quello anch'io l'ho sempre odiato e mia mamma ogni volta si stupisce che io riesca a cucire senza.
      Sicuramente la pazienza è una dote molto utile per questi lavori, soprattutto se ti metti dietro ad una coperta granny :-D (anche mia mamma tantissimi anni fa ne ha iniziato una ed è ancora lì da finire)però dipende anche dalla simpatia per una tecnica o l'altra. Tu sei molto brava nel cucito, Eli (e sempre molto artistica come in tutte le cose che fai) e di sicuro poter usare una macchina da cucire velocizza di molto il lavoro. Grazie per i complimenti francesi al maglione che ho fatto per Ma., una delle poche, forse l'unica maglia a ferri quasi perfetta...Mi ha fatto piacere "vederti" qui, quando vuoi torna pure, così sento meno la tua mancanza nel mondo blogger :-)

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  17. Risposte
    1. Pur avendo una "distesa" di ferri di tutti gli spessori e lana in vari colori, la voglia di lavorare nuovamente a maglia si è un po' addormentata...Quindi concordo sicuramente con te, Roberta, anche se per ora questa cosa riguarda il mio passato. E' uno di quegli hobby che, come il punto croce, mi auguro prima o poi di riprendere. Magari quando avrò più tempo di dedicarmi a passatempi "lunghi". Ciao!

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  18. Accidenti quanti lavori a maglia!!!! Devo confessarti che anch'io a suo tempo ho lavorato molto a maglia, sono stata fortunata ad abitare accanto ad una maglierista, quelle di una volta che avevano quei macchinoni che facevano un rumore infernale. Io ero una bimbetta e le stavo sempre appresso, ho imparato da lei anche a lavorare con l'uncinetto. Adesso devo dire che li ho accantonati entrambi, ogni tanto mi viene voglia di sperimentare nuove tecniche.
    Mi dispiace per le tue vacanze ma come avrai appreso dal mio profilo fb, posso dirti che anche le mie non sono state fantastiche: furto di automobile, fotocamera e altro.
    Andiamo avanti!!!! Buon Anno!!!!!!!
    Emi

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    1. Più che altro foto in cui lavoro, Emi! Purtroppo (o forse per fortuna...) i miei capi a maglia non li ho fotografati tutti, anzi, ne ho proprio immortalati pochini...ammesso di aver trovato tutte le foto in questione.
      Anch'io, sai, da bambina ho visto il laboratorio di qualche maglierista e me li ricordo bene quei macchinoni rumorosi...Sei stata fortunata ad avere avuto una persona che ti ha insegnato maglia e uncinetto, ma allora non era così difficile avere in famiglia o come vicina di casa qualcuna che lo sapesse fare e fosse disponibile a trasmettere quest'arte.
      Per quanto riguarda le vacanze, sì, ho presente, un bel po' di disavventure anche per te, quindi non pensiamoci più e facciamoci gli auguri: grazie e buon anno pure a te!

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  19. Cara Ninfa, io non sono mai riuscita ad imparare a lavorare a maglia. Una collega, con cui viaggiavo in treno quando insegnavo, mi convinse a comprare un gomitolo di lana e i ferri ma non portai mai a termine la mia sciarpa. Anche mia mamma tentò più volte ma per me era difficilissimo. Invidio quelle come te e Sandra che riescono a realizzare maglioni, sciarpe, abiti, berretti meravigliosi. Auguro a te e famiglia un Sereno 2016. Spero di rivedervi a Ravenna.

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    1. Beh, è vero, a volte ci si lascia convincere, ed è anche bello essere aperti in questo senso, a sperimentare tecniche che magari, già intuitivamente, non ci stanno troppo simpatiche. Anche a me è successo di provare tante attività creative nella mia vita, ma alcune le ho trovate anch'io difficilissime, come per te è stato il lavoro a ferri. Anch'io invidio chi è veramente brava a maglia, come Sandra, per la capacità di fare cose bellissime che si possono indossare, è una grande soddisfazione. Io però, quando sferruzzavo, ero, credimi, poco più che sufficiente... Grazie per gli auguri, ne faccio di nuovo tanti anche a te, Erika! Certo, ci vedremo a Ravenna, ci sei mancata all'ultimo incontro!

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