venerdì 27 novembre 2015

donnine in trasferta (due piccole idee)

A volte, agli incontri blogger, ci si scambiano dei pensierini. Pensierini che si donano se si ha il tempo di prepararli e idee su cosa fare...mica è un obbligo, già il fatto che uno riesca ad essere presente è di per sè un bellissimo regalo!


Vi ho mostrato da poco i segnalibri in legno, ma anche in altre due occasioni precedenti le mie donnine, più adulte delle ragazzine,  mi hanno seguito in trasferta! Oggi voglio farvi vedere proprio i due oggetti in cui hanno trovato applicazione. Ed anche, in breve, il procedimento per realizzarli caso mai voleste prendere spunto: potrebbe essere un'idea per accompagnare i vostri regali o anche presentarli da soli come ho fatto io. Naturalmente li "accessorierete" con le immagini che più vi ispirano o disegni fatti da voi. 

Andiamo allora indietro indietro fino a quella giornata trascorsa con i bloggers a Milano nel novembre di due  anni fa. Dato che chi mi segue nel blog, spesso aveva espresso apprezzamento per le mie donnine e non sapete quanto la cosa mi faccia piacere, avevo allora pensato potesse essere una cosa gradita realizzare delle cartoline con queste mie figure femminili.
Ricordo che non avevo potuto neanche contare, per realizzare i cartoncini, sull'aiuto di Photoshop dato che ero momentaneamente senza pc, ma solo su quello della fedele stampante.

CARTOLINE CON LE DONNINE



1) Primo passo: disegnare. Sì, infatti per l'incontro di Milano avevo proprio creato delle donnine ad hoc. Disegnato un prototipo nudo (prototipo che non ho più avendo per sbaglio vestito anche quello) su un foglioA4, l'avevo poi stampato varie volte e disegnato ad ogni donnina un vestito e capelli di colore diverso.


2) Secondo passo: ridurre. Senza alcun passaggio da programmi di grafica, visto che appunto il pc non l'avevo, ho dato i comandi alla stampante per ridurre le donnine in formato cartolina.


3) Terzo passo: stondare. Con forbici apposite ho tagliato i quattro angolini. Non proprio tondi, però la forma non mi dispiaceva.


4) Quarto passo: preparare i cartoncini. Da diversi blocchetti di cartoncini a fantasia, ho scelto quelli che secondo me si armonizzavano meglio alle singole donnine. Li ho quindi ritagliati un po' più grandi delle fotocopie e ne ho stondato gli angoli come nel terzo passo.


5) Quinto passo: incollare. Ho incollato quindi le immagini sui vari cartoncini creando un abbinamento armonioso.




La fase più divertente per me è stata quella di disegnare i vestiti, pensate che, oltre ad attingere al mio immaginario, per alcuni di essi ho pescato nei miei ricordi di ragazza o ragazzina: sì, avevo proprio una minigonna viola (in camoscio) con le frange e le borchie in vita, che amavo moltissimo, e una maglietta, non rossa ma rosa, con scollatura a V e maniche ad aletta.


E ora andiamo avanti con i...

CUORI CON LE DONNINE 

Questi cuori in cartoncino che voglio presentarvi, li avevo preparati invece per i partecipanti all'incontro di Verona. Vado col tutorial sprint!



1) Dopo aver ricalcato sul cartoncino a fantasia due identiche forme a cuore,

2) le ho ritagliate

 3) e quasi al centro di una delle due, vi ho incollato l'immagine del viso di una mia donnina, ridotta e stampata su carta fotografica... con la mia stampante che faceva i capricci e non mi stampava l'azzurro! Come vedete, ho scelto di ritagliarla in forma ovale, come se fosse una foto in cornice.

 4) Ho quindi aggiunto in ogni sagoma, uno spicchio in cartoncino chiaro con scritte dedicate agli amici bloggers.

5) Ho ripassato quindi, con una penna metallizzata, sia i contorni dei cuori che quella dell'ovale interno e dei due inserti.




6) Ho incollato poi le due sagome tra loro, controllando, forbicine alla mano, che combaciassero...mai una volta che siano perfette al primo colpo!

7) Ho ritagliato dal cartoncino a fantasia, servendomi di diverse fustelle, cuori, farfalle, fiori che ho applicato di lato. Non tutti insieme, eh...solo uno davanti e uno in corrispondenza dietro. Ad esempio qui vedete una farfalla e scusate se vi mostro l'applicazione su oggetto già finito...avete ancora un passaggio da fare!


8) Infine ho praticato due fori simmetrici sulle due rotondità del cuore


9) e vi ho fatto passare un cordoncino che ho fermato alle estremità con due nodini.


Ed ecco le decorazioni di carta pronte da regalare.


Avete resistito all'impatto di due tutorial in una volta? Mi auguro di sì e prometto di essere più stringata e forse natalizia nel prossimo post. A presto, care e cari amici!

giovedì 12 novembre 2015

le ragazzine con le mani in tasca

L'idea di vestire le bamboline disegnate sugli abbassalingua con dei washi tapes l'avevo vista qui su Pinterest e mi era piaciuta subito, così ho pensato che potesse essere una cosa simpatica regalare dei segnalibri di quel tipo alle amiche e amici bloggers dell'incontro di Cremona.

In effetti questo progettino è piuttosto veloce da realizzare (e io avevo poco tempo per farli) ed è anche divertente, forse un po' infantile è vero, ma si sa,  il mio lato bambina non fatica mai troppo a venir fuori...

Oltre che veloce è poi piuttosto facile come già si può intuire, ma nelle varie fasi del lavoro bisogna schivare però piccoli ostacoli che a volte non ci si aspetta: è per questo che potrebbe esservi utile qualche consiglio se pure voi (bambine, bambini, giovani, adulti o chi altro voglia cimentarsi) volete provare a fare queste "ragazzine" legnose e amanti dei libri.


 le ragazzine con le mani in tasca: segnalibri in legno


Occorrente: un abbassalingua (io ho avuto la fortuna di averne un mazzetto di recupero, ma chiaramente nuovi di zecca), washi tapes a fantasia e un certo numero di penne, colorate e non. Vi elenco quelle che ho adoperato io, ma immagino ci siano altre alternative, basta sperimentare...Allora: penne nere tipo Micron-Sakura, Tratto pen in alcuni colori, Pitt artist pen metalizzate della Faber-Castell, Paper Mate-Flair colorate, penne Pilot e qualche penna a gel (quelle che ancora funzionavano).
Infine vernice trasparente (non ad acqua) o, più comodo e veloce ma anche più costoso, smalto per unghie.
In alternativa, e sarebbe preferibile, vernice a base d'acqua, però in questo caso dovrete assicurarvi prima quali colori non si sciolgono.



Pronti? Lato A

* disegnate con la Micron nera la faccina e il collo della ragazzina sulla sommità dell'abbassalingua


* fatele ora un vestitino attaccando 4 pezzi di washi tape messo in orizzontale, uno sotto l'altro, partendo dalla base del collo.


* continuate disegnando le altre parti del corpo e dell'abbigliamento: le braccia, il senino, le gambe e le scarpe




* tagliate due quadratini di washi tape in un'altra fantasia e attaccateli come fossero due tasche a toppa (mi è venuta questa idea perchè non avrei saputo in che modo realizzare velocemente le mani)


* ripassate un'altra volta il disegno in modo che sia più visibile (io infatti avevo usato una penna a punta fine) e colorate i capelli e i particolari.


* Riempite poi con la penna metallizzata le parti dello sfondo che si intravedono


* e con lo stesso colore ripassate anche il bordino dell'abbassalingua.


* Alla fine, se volete, per proteggere il segnalibro e dare una parvenza lucida che non guasta, stendete qualche mano di vernice trasparente. In ambiente arieggiato e possibilmente non assieme ai bambini.

   
Lato B

 L'altro lato dell'abbassalingua io l'ho decorato in modo davvero molto semplice, perchè il tempo stringeva. Come vedete ho solamente attaccato un pezzo di washi tape per il lungo.


Voi potete però fare anche la parte posteriore della ragazzina. Non c'è bisogno che vi spieghi come, vero?

Familiarmente "sbavatine"

Nella presentazione avevo parlato di piccoli ostacoli...sì, perchè la difficoltà di questo lavorino adatto per la sua facilità anche ai bambini (non troppo piccoli) sta tutta nello scegliere l'occorrente adatto e in questo caso non è proprio facilissimo: molte penne infatti a contatto con il legno tendono a sbavare e bisogna selezionare quelle che reggono meglio. Se per caso vi viene poi l'intuizione, come a me, di adoperare una penna indelebile nera a punta fine (che sullo washi tape scrive che è una meraviglia) attenzione! Al contatto con lo smalto si scioglierà che è un piacere...Nel caso scegliate quel tipo di penna potete invece usare la vernice trasparente ad acqua, ma ricordatevi di provare se poi tengono gli altri colori...

Beh, nonostante le accortezze, delle leggerissime sbavature qua e là questi segnalibri le mostrano, ma non facciamo troppo i pignoli, siete d'accordo?

Le ragazzine confezionate

 Ultimissima cosa...dopo aver fatto i segnalibri,


 dato che li volevo regalare, ho pensato a come potevo confezionarli, così ho realizzato queste semplici bustine lunghe e strette, chiuse da un lato e in basso con lo scotch a fantasia. Semplici semplici e funzionali.


Varianti orientali... "le giapponesine"

E dopo le ragazzine ho avuto l'idea di realizzare delle giapponesine. In questo caso le ho vestite col kimono sia davanti che dietro. Eccole qui!




Ormai lanciatissima con gli abbassalingua (e pensare che li avevo lì da anni inutilizzati!) ho sperimentato anche altri tipi di disegni: dei semplicissimi uccellini molto stilizzati, gli "uccel di bosco" e delle gattine. Ispirata da "Inside out", film visto qualche giorno fa, ne ho fatte alcune "tristallegre". Si può veramente spaziare con la fantasia anche su un semplice stecco di legno!



Un buon lavoro a tutti, grandi e piccoli...unito al consiglio di seguire possibilmente il tutorial (il mio o tutti quelli che vi attraggono) in modo creativo, non copiativo. A volte basta solo un particolare diverso per renderli "nostri"  :-)


lunedì 2 novembre 2015

musica, torrone e compagnia blogger

Stavolta niente rime dedicate all'incontro di Cremona (eh, un po' delusi, vero?) ma solo una carrellata di foto, in gran parte mie e di Maurizio, e di pensieri divisa in tre filoni, quelli che per me hanno caratterizzato quel bel fine settimana, il sesto su dodici, da quando è partita questa iniziativa che ci ha permesso di conoscerci di persona.

Musica
Musica perchè Cremona è la città di Stradivari, famoso liutaio, e come prima tappa del nostro itinerario siamo andati infatti proprio al Museo del violino dove abbiamo potuto osservare le varie fasi della fabbricazione di questo strumento e abbiamo ammirato una collezione di preziosi violini Stradivari. Un luogo da vedere, interessante per tutti, ma in particolar modo, credo, per chi è appassionato di musica classica, per chi insomma è meno ignorante di me in materia...sì, sono convinta che per apprezzare al massimo l'arte sia necessario esserne un po' dentro.

Di foto non ne abbiamo fatta nessuna perchè all'interno delle sale non si poteva, vi metto giusto questa che il nostro "fotografo ufficiale" Stefano D., che ringrazio tanto, ci ha scattato all'uscita. Assieme a noi ci sono Cristina, Ambra, Annamaria e dietro Mauro, Mirta e Sandra.


E poi musica, ancora musica nella seconda tappa della nostra passeggiata: un inaspettato concerto per organo all'interno del Duomo. Com'è potente e profondo il suono di questo strumento!


Ciò che lo rende così suggestivo è sicuramente il luogo in cui si diffondono le note, cioè le chiese, in questo caso una cattedrale sfarzosa, ricchissima di stucchi e affreschi.


Quello che più mi ha colpito all'interno del Duomo, è stato l'accostamento, a volte violento, tra la luminosità abbagliante dell'oro e l'austerità delle varie tonalità di grigio. 


Luce 




e penombra: atmosfere mistiche che avvolgono.



Torniamo all'aperto? Dare un'occhiata alla facciata del Duomo è anch'essa musica per gli occhi...sembrerebbe, da una leggenda, che i due "riccioli" ai lati della sua facciata, siano stati d'ispirazione per le "effe" del violino (qui).


E inseguendo le effe e le tracce musicali, ci si può imbattere nella vetrina di un lutaio e qui Maurizio scatta una foto che, una volta vista,  è risultata tra le mie preferite.




Note nell'aria e note scritte, eccomi davanti a un bel leggìo viaggiante. Io le note non le ho mai imparate, neanche quando, da ragazzina, ho preso lezioni di chitarra. Per me rimangono affascinanti geroglifici...


Infine per chiudere questo consistente capitolo, una foto ancora ad un gruppo jazz che suona per strada. Il jazz, uno dei generi preferiti di Maurizio...Cremona non è solo musica classica. 




 Torrone

Torrone? No, neanche una foto. Eppure in quei giorni c'era la sagra e in questa invitante pasticceria artigianale ne ho comprati due pezzi da portare a casa. Non ho poi resistito ad assaggiare qualche pasticcino...erano buonissimi! Se il torrone non sta proprio ai primi posti nella mia scaletta dei dolci preferiti, le pasticcerie hanno sempre un'attrazione magnetica per me. In questo post di Carmine (che ringrazio per la seconda foto di gruppo di cui mi sono appropriata), sono elencate anche quelle che, ahimè, non ho potuto sperimentare!
Un assaggio di torrone però c'è stato: sbriciolato sul risotto ci stava benissimo. In foto una delle nostre due tavolate nell'accogliente saletta che il ristorante ci aveva riservato.




Compagnia blogger

E qui il capitolo si allarga, almeno simbolicamente, fino a diventare grande come l'amicizia che ci spinge ad affrontare viaggi lunghi o corti, a seconda dei casi, per incontrarci in città sempre diverse. 




Ci si diverte sempre insieme e ci dispiace quando qualcuno dei fedelissimi non può essere con noi. E' poi un'emozione particolare quando la nostra compagnia blogger si arricchisce di nuove presenze: segno che la voglia di conoscersi di persona e non solo attraverso lo schermo del pc, continua a fare nuovi adepti! Sì, è vero che al primo incontro, quello di Bologna, eravamo tantissimi, ora il gruppo è più contenuto, ma tuttora consistente:  la cosa importante e per niente scontata è che ancora ci sia, con tutta la sua carica di vivacità ed entusiasmo. Quest'anno avevamo con noi perfino un giovane quadrupede, come vedete nelle foto!



Ci seguirete nella nostra prossima tappa, amici di blog?  Tappa così vicina per  me che potrei andarci, si fa per dire, anche a piedi...

Un affettuoso ringraziamento a tutti i bloggers che hanno partecipato compresi quelli che erano a Cremona il giorno precedente e che non ho potuto purtroppo conoscere, uno molto speciale alle organizzatrici che si danno sempre un gran daffare per mantenere in piedi questa bella avventura che va avanti ormai da quattro anni e un grazie anche a voi che mi avete fatto visita!