martedì 16 giugno 2015

compliblog ormai passato, vasetti, bamboline...e mercatini



Assente, sono troppo assente dal blog...mi dispiace, perchè non vorrei trascurare in tal modo questo spazio virtuale e per me molto speciale che alla fine dello scorso mese ha compiuto ben cinque anni (gli ultimi dei quali assai altalenanti nell'andamento, cosa che vedo ahimè succedere anche ad altri blog coetanei), ma come potete intuire già dal titolo, sono indaffarata in tante altre cose e le giornate purtroppo non si possono raddoppiare.

Nei ritagli della giornata che rimangono liberi per i propri hobby, si devono fare delle scelte e di solito queste avvengono in modo spontaneo, così ci si accorge che al proprio e altrui blog si dedica sempre meno tempo e si sta invece ore al tavolo a "passatempare". Bruttissimo il verbo inventato, ma bellissimo praticarlo: il più delle volte blog e creatività (intendo la creatività che implica il fare con le mani) purtroppo non si conciliano, e quando mi scatta la "febbre" di creare qualcosa di nuovo mi ci dedico in ogni minuto libero. E di conseguenza il mio diario figurato ci rimette... L'unica cosa che posso fare, dato che le scuse non cambierebbero la situazione, è rendervi partecipi di quello da cui in quest'ultimo periodo sono presa.

Dunque...parlando di passioni creative, c'eravamo lasciati che ero affaccendata col riciclo dei vasetti di vetro (qui se volete dare un'occhiata ai primi, realizzati a Natale). Per un po' ho continuato su questa strada facendo altri contenitori con coperchi imbottiti, alcune lanternine, qualche puntaspilli che per ora però non ve li mostro (anche se ne potete scorgere qualcuno nella foto del mio banchetto) dato che vorrei parlarvi d'altro.

Dicevo che stavo ancora "vestendo" i miei vasetti di vetro, quando la mia attenzione è stata catturata da un video visto su facebook: questo...

...e ci ho provato anch'io. Il tutorial, che ho trovato interessante e ben fatto, è chiarissimo (anche se mi sono accorta, dopo diverse bamboline, di averlo seguito un po' approssimativamente!) ed anche quelle come me, un po' scarsine nell'arte del cucito, possono essere invogliate a prendere ago e filo in mano.

La mia bambolina primogenita, è risultata a dire il vero piuttosto bruttina e neanche ve la faccio vedere, però la cosa mi aveva appassionato molto e così, continuando, sono riuscita, già da questa  prima sua sorellina,


a migliorarle e a renderle più "mie". Ciò è stato possibile mettendo una cura maggiore nei particolari, in modo da dar loro più personalità.



Prima di presentarvi qualcun'altra delle mie sorelline, voglio però mostrarvi come tra i vasetti riciclati e queste "palline" esista un legame. A rifletterci su, ci si accorge come a volte un passatempo può condurre ad un altro ...

Sì, probabilmente a vederli non si direbbe, eppure tra i due oggetti ci sono molte affinità:
1) i materiali utilizzati, come la stoffa (riciclata da vecchi vestiti oppure stoffa di scampoli di vario tipo, perfino dei tempi in cui si andava ancora dalla sarta), i pizzi, nastri  e passamanerie
2) l'imbottitura, che ho messo sia nei coperchi dei barattoli che nelle bamboline
3)  il procedimento della realizzazione delle sorelline e dei coperchi imbottiti: sempre da un cerchio e da un punto filza si parte.
4) la funzione, cioè quella di profumare l'ambiente o la biancheria. Solo che nel caso delle bamboline, il profumo, sotto forma di erbe aromatiche, si trova all'interno di esse, mentre i barattoli possono fare da contenitori di gessetti aromatizzati con oli essenziali.





Però di diverso, macroscopicamente diverso, c'è l'aspetto!


Basta che l'oggetto sia in qualche modo antropomorfo (una testina, due occhietti) che dà una soddisfazione diversa crearlo e ci si affeziona pure (avete presente Wilson  di Cast Away?), tanto che a volte è difficile lasciarle partire...


ma, attaccamento o meno, è sempre una cosa che fa un grande piacere sapere che sono apprezzate.
Tutte quelle che vedete nelle foto hanno già traslocato in massa o alla spicciolata in altre case.


E' stato bello portarle a fare un giro ad un mercatino (mercatini che avrò modo di continuare anche durante l'estate),


così come è stata un'esperienza nuova per me e una richiesta inaspettata "trasformarle", intendo come destinazione, in bomboniere per la Cresima di una mia nipote.



Beh, ora sapete che finora ho bamboleggiato intensamente e bamboleggerò ancora...già, meglio che vi auguri fin da adesso buona estate, ma se riesco qua e là farò qualche capatina virtuale. Ciao!

mercoledì 3 giugno 2015

a Verona in allegria (seconda parte)

Allora, pronti per la seconda parte della poesiola con fotografie (che, voglio ricordarvi, sono solo in parte mie) annesse?

qui la 1° parte

Nessuno la conosce come la gente del posto
e sol Luigi che è peraltro uno tosto
poteva condurci in luoghi alternativi
che a dir poco si son rivelati superlativi. 


Con piglio da gentile comandante

foto di Erika

è riuscito a portarsi dietro anche il più recalcitrante...

foto di Stefano Davanzo


foto di Stefano Davanzo

da lassù tutta Verona si vedeva



e sulla nostra emozione ha fatto leva.

foto di Stefano Davanzo

Tornati puntuali giù da basso
in discesa è facile allungare il passo


ci dirigiamo verso il nostro ristorante
e qui col Costantino un po' indisposto
(però ha voluto esser con noi ad ogni costo)
e in seguito la sorridente Anna con famiglia
ci siam sentiti come dentro ad una chiglia.

foto di Annamaria scattata dal figlio di Anna

Ma cosa dico? Sarà per via dell'Adige con la sua imponente presenza
che il linguaggio marinaro mi ha gettato la lenza...

foto di Stefano Davanzo

in fondo è stata come una splendida crociera, 
spinti dalla brezza dell'amicizia vera


arriveremo di sicuro in altri porti


foto di Stefano Davanzo

salite senza indugi e chiudete i boccaporti!

foto di Stefano Davanzo

Non aggiungo altre parole che ne ho già scritte troppe, solo un ringraziamento fatto con tutto il cuore alle tre donzelle del web, Ambra, Erika e Sandra (che non è potuta unirsi a noi, ma era presente nei nostri pensieri), a Luigi e Cristina che ci hanno fatto da ciceroni nella loro bella città e poi... ad Anna e la sua famiglia, Annamaria, Cristina e Alfredo, Costantino, Stefano D. e Stefano G. E, least but not last, a Maurizio.