lunedì 1 agosto 2011

pietre equilibriste

Il sasso che ho lanciato nel post precedente è stato immediatamente raccolto...da chi? Da Sara che mi ha mandato una bellissima foto scattata davanti ad una diga. Quella che si vede in primo piano non è una composizione simile alle mie, ma si tratta pur sempre di un altro curioso passatempo da spiaggia o da prato...sassoso.
Una cosa certo interessante da fare che richiede un po', io direi un bel mucchio, di abilità nel saper impilare sassi o pietre formando una specie di torre. Mica un gioco da ragazzi, ma lei c'è riuscita, pratica com'è di equilibrismi...anche in moto!


La tecnica che ha usato si chiama stone o rock balancing. Non so se l'avete mai sperimentata, ma per mia esperienza cercare il punto in cui le asperità di due pietre si combinano facendole restare in perfetto equilibrio, quasi per magia, non è propriamente semplice. Io ad esempio mi stufo dopo un solo minuto di tentativi falliti, mentre invece Ma. si applica con metodica pazienza finchè non riesce nell'intento. Ve ne mostro una che ha fatto durante la vacanza in Croazia dello scorso anno.


Non sembra incredibile che possa restare in piedi? Quando uno si mette a farle e gli riescono bene poi ci prende gusto...


Ci è capitato a volte, arrivando in una spiaggia, di trovare già lì sul posto qualcuna di queste meraviglie, traccia di un passaggio umano, evocativa di antiche costruzioni preistoriche. Affascinanti pietre equilibriste.

Appassionatevi anche voi a questo gioco con i sassi e meditate...sì, perchè questa attività è considerata, oltre ad una performance artistica, una forma di meditazione zen, poichè la ricerca dell'equilibrio di due o più pietre esige pazienza ed umiltà, estraniazione dallo scorrere del tempo, immersione nella natura, ascolto dei suoni e del silenzio. (definizione copiata pari pari da wikipedia)

Per capire qualcosa di più di questa tecnica ho pensato di fare una piccola intervista ad un  "guru" delle pietre impilate. Chi è? Ma sì che l'avete capito...


Ti faccio un'intervista negli stacchi pubblicitari del 
"Crozza live"

Io: Come ti è venuta l'idea di mettere una pietra sopra l'altra?
Ma: Un giorno decidemmo di andare a fare un viaggio in Toscana....
Io: ...ma la prendi alla larga...troppo alla larga!
Ma: ...un giorno in Toscana, in una spiaggia ciottolosa, siccome era brutto tempo , mentre tu stavi leggendo una rivista, forse Riza Scienze...
Io: Sì, ma il nome non te lo ricordavi, te l'ho detto io poco fa.
Ma: ...forse Riza Scienze, mi avevi suggerito per passare il tempo un passatempo che era  "dentro" la rivista. Il passatempo consisteva nel creare pile...
Io: Pile?!
Ma: ..delle pile sassogene, sassofrattin...
Io: ma dai...cosa stai dicendo?
Ma: ...e queste pile dovevano rimanere in equilibrio per qualche minuto.
Io: ?!? Solo per qualche minuto? (ma l'ho solo pensato) E' stato difficile fare la tua prima costruzione? 
Ma: Sì, perchè inizialmente non ne conoscevo la tecnica e per ottenere un risultato ho sperimentato diverse possibilità, spesso sbagliando. Poi ogni volta che raggiungevo un piccolo risultato cercavo di riprodurlo nei passi successivi.
Io: Cosa serve, cosa è indispensabile perchè il gioco riesca?
Ma: Col tempo ho capito che è necessario osservare la forma delle pietre scelte, il tipo di superficie, la convessità...Una volta che i due pezzi...
Io: Pezzi?
Ma: (come se non mi avesse sentito, anzi non mi ha sentito proprio)...sono accostati in un probabile punto di equilibrio, si lascia la presa lentamente e si verifica da quale parte avviene lo sbilanciamento. A questo punto...
Io: Yawnn.. (sbadiglio) Meno male che quest'intervista doveva essere piccola.
Ma: ...a questo punto si apporta una piccolissima modifica alla precedente posizione, finchè non si ottiene lo sbilanciamento dalla parte opposta. Mettendola nella posizione centrale fra questi due punti, si ottiene l'equilibrio.
Io: (nel pomeriggio aveva parlato di baricentro ed era stata una descrizione più interessante, ma è sempre così la seconda volta) Ti diverti a farle?
Ma: Sì, mi diverte perchè mi concentra, mi rilassa...
Io: (anch'io mi rilasso a sentirti parlare, anzi quasi quasi mi addormento pure)
Ma: ...utilizzando i sensi del tatto, della vista e la creatività.
Io: (scommetto che questa parola non la usavi prima che io aprissi il blog) E' una soddisfazione vederle finite?
Ma: Molto, quando si raggiunge un certo risultato estetico è piacevole.
Io: Quando decidi che la torre di sassi è terminata?
Ma: Quando crolla tutto più volte significa che non è la giornata adatta...
Io: (secondo me l'ultima risposta è totalmente fuori tema, ma non glielo dico, non vorrei che ricominciasse dall'inizio...)

P.s. Se avete avuto la pazienza di leggere fino in fondo questa sgrammaticata e ripetitiva intervista (ma con il sottofondo pubblicitario non si poteva far di meglio) allora vuol proprio dire che siete pronti a dedicarvi al rock balancing!

26 commenti:

  1. Mi ppiace molto questa idea di mettere in equilibrio pietre e sassi...libera di certo ingegno e fantasia.
    Debora

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  2. un bellissimo post questa Ninfa colmo di passaggi veramente interessanti, Peccato che non ho in previsione le vacanze...
    ciaoo Ninfa e buona settimana

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  3. Splendidi scatti e splendido post! ;) Eccezionale!

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  4. bella intervista...belle <anche le sculture rocciose

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  5. complimenti per le sculture e per la pazienza....siccome la mia se ne va con i figli con le pietre ci faccio simil giardini rocciosi accostandole.....altro non riuscirei.... ;))

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  6. Ahaha!! Che carina l'intervista...
    Bella la tecnica delle pietre equilibriste. Quando riandrò al mare lo farò sicuramente (devo sperimentare il giochino delle forme con le pietre dello scorso post).
    Baci

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  7. Ciao Ninfa,
    pensa che io ho trovato tracce di rock balancing anche nella mi amata Scozia! Sull'isola di Skye, al faro di Neist Point, per la precisione. Non mi sono messa a provarci (io, la pazienza e la creatività siamo agli opposti dell'universo), ma ho apprezzato i risultati degli sforzi altrui. Dall'intervista, però, ho capito che non si può definire la forma che acquisiranno le pietre in anticipo... e io che mi interrogavo sul perchè gli "artisti" avessero scelto proprio determinate forme :)
    Un caro saluto pre-vacanziero!
    Aurora

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  8. Sempre colmi di idee i tuoi post....baci

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  9. Sì, sono d'accordo Debora, si diventa quasi dei piccoli ingegneri, ma si vede che io per questa professione non son portata. Mi piace molto ammirarle però!

    Beh, le tue vacanze te le sei già fatte, Carla anche se non sono mai abbastanza! Se ti piace questa forma artistica, puoi immagazzinare l'idea per le prossime ferie. Ciao e grazie!

    Ciao Mirko, sono contenta della tua visita. Grazie mille, mi fa piacere che l'argomento ti abbia interessato e che tu abbia apprezzato le foto. Il merito comunque della più bella, che è certamente la prima, va tutta a Sara. E le altre…beh,troppo buono!

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  10. Grazie Valeria, ma non dirmi che hai avuto la forza di leggere l'intervista...Le costruzioni sono delle vere e proprie sculture, hai ragione, ognuna poi ha la propria personalità. Ciao!

    Grazie per i complimenti Katia che rivolgo ai veri artefici: Sara, che mi ha spedito la prima e il mio compagno. Io di pazienza ne ho molta, ma evidentemente non per queste cose. Belli però i giardini rocciosi!

    Ti è piaciuta l'intervista, Alessandra? Meno male, temevo perchè era venuta fuori un pò una lungaggine...Quando andrai al mare avrai il tuo daffare tra composizioni sul telo e torri di pietre. Fammi sapere quali ti riescono meglio e magari fotografale!

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  11. Ciao, Aurora! Penso proprio che questa forma artistica sia diffusa un pò dappertutto, non mi stupisce che tu l'abbia trovata anche in Scozia. Sui chiarimenti "tecnici" io non sono proprio in grado di risponderti...ed ora il "guru" non è in casa. La forma assunta certo dipende dal punto di equilibrio tra le pietre impilate, ma non so dirti se ne possono esistere diversi di punti di appoggio. Mmhh..che dubbio mi hai fatto venire. Un caro saluto anche a te!

    Grazie, Annalisa. In questo caso lo spunto me l'ha dato Sara spedendomi l'immagine della sua composizione di pietre. Io poi mi sono agganciata, visto che anch'io avevo scattato qualche foto. Comunque anche a te le idee non mancano e sei solo all’inizio...

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  12. belle... pensa che l'anno scorso in grecia c'era un intera collina con delle costruzioni incredibili che sfidavano tutte le leggi della gravità! ciao

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  13. Ciao Ninfa, ho un amico che si dedica con ottimi risultati a questa pratica; pensavo fosse un semplice gioco, ma ora che l'hai spiegato così bene con l'intervista ho capito perchè è invece una pratica di meditazione...l'equilibrio è la possibilità di esistere tra due opposti sbilanciamenti, un attimo d'eternità (o qualche ora, dipende da quanto durano queste pile)sospeso tra due squilibri...non è forse così la nostra vita? insieme precaria e perfetta? che bella cosa...grazie!!

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  14. Abita a san miniato un campione, uno svizzero,ne ha dacine nel podere e nel blog- VOGLIA DI TERRA- è a dir poco fantastico nel fotografare. non mette solo pietre in equilibrio ma anche conposizioni di legno. SI QUALIFICA COME IL CONTADINO, QUARDATELO

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  15. Bella l'intervista, Ninfa! Ma è forte! E belle le sculture!A prestoooooo!!!! vieni a trovarmi prima delle vacanze, ci conto, daiiiiii!!!!!

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  16. Sai Ninfa questo "giochetto" lo facevo nelle spiagge sassose, impilavo i sassolini cercando quelli piatti per non far crollare la torre,è molto rilassante!Ciao Ninfa!!!

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  17. Io questo lavoro lo faccio con le briciole di pane!!! :)))
    Ovviamente con i sassi, e il mare in sottofondo, è tutta un'altra storia...
    a presto!

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  18. Chissà che bell’effetto faceva quella collina, certo che in Grecia la materia prima per queste costruzioni non manca di sicuro… Queste sculture sfidano davvero la legge della gravità, sembra impossibile che non cadano. Sono anche soggetti interessanti da fotografare. Ciao, Elena!

    Sì, certo è un gioco, perchè farle è divertente, ma dietro c'è anche una tecnica che uno scopre con l’esperienza. Mi fa piacere che le parole di Ma. ti siano servite per carpire qualcosa di più, in effetti così è stato anche per me. Queste torri di pietra mi lasciano sbalordita, così come la tua saggezza Manuela, sono io che ringrazio te!

    Sono andata a vedere il blog che mi dicevi, Maresco: è davvero interessante e l'ho aggiunto nel mio blogroll. Il "contadino" fa delle foto magnifiche e con gli elementi naturali crea sculture meravigliose. Se non me lo dicevi non avrei immaginato che le opere fossero tutte sue. Grazie per il consiglio, mostrerò di sicuro le foto anche a Ma. che dalla rock balancing è stato più travolto di me.

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  19. Hai apprezzato veramente l'intervista, Alessandra? Se è così, allora prendo coraggio e lo intervisto ancora, di spunti ce ne sono sempre. Per le sculture il merito va a Sara e a Ma., che ringrazio entrambi. Verrei molto volentieri a trovarti, ma non so se riesco prima di partire, in questi giorni sono indaffarata più che mai. Al ritorno però di sicuro, ciao!

    Ah, ma allora anticipi i tempi Floriana, non sapevo di questi tuoi giochetti...Però adesso che ci penso bene forse con i sassi piatti lo facevo anch'io, ho come dei vaghi ricordi. Ora però dovremmo imparare anche a far delle torri un pò più complicate: con le pietre piatte è troppo facile!

    Originale Giada, mai visto delle briciole impilate! Visto che ti sei già fatta un'esperienza in miniatura, ora puoi provare con le pietre, come hai osservato lo “sfondo” naturale è decisamente più suggestivo. Ciao, a presto!

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  20. Wow.. una mia foto qua da te!! Che bello!!
    Non mi resta che ringraziarti!!
    GRAZIE!

    L'intervista è davvero ma... anche tu.. sbadigliare in faccia alla celebrità.. non-si-fa!
    :-))

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  21. Uuuuu.che belle torri! Ne ho costruite diverse anch'io girellando per la magnifica Islanda sei anni fa. Ma non le ho fotografate, acc....

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  22. Grazie a te Sara, come vedi la tua bella foto e l'originale soggetto ha attirato tanti amici. E' stato davvero un bel regalo il tuo! Per quanto riguarda l'intervista...hai ragione, hai ragione, devo essere più professionale, non vorrei che la "celebrità" si offendesse e poi non si facesse più intervistare!!

    Anche tu sei una costruttrice, Sandra? Che brava, bisognerà che impari anch'io se no che figura ci faccio?! Certo che sarebbe stato bellissimo vedere una tua torre di pietra con lo sfondo del paesaggio islandese...acc...

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  23. Ciao Ninfetta. Alla fine le composizioni le ho fotografate.. una la trovi da me tra i collage dell'ultimo post.. un abbraccio e bentornata..
    Alessandra

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  24. Ciao, Alessandra! Davvero le hai fotografate? Brava, sono curiosa di vederle, passerò sicuramente dal tuo blog, più tardi però che ora spengo il computer...Abbraccio ricambiato.

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  25. Ma che meraviglia! Sono alla ricerca di post ispiranti sui sassi ultimamente, ti segnalo subito sulla mia pagina!

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    1. Già l'ho visto (ed ho scoperto la tua pagina su fb!) e ci siamo commentate...ma ti ringrazio ancora tanto di avermi segnalato, ciao.

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