mercoledì 27 luglio 2011

giochi sul telo da mare


Agosto è alle porte, nonostante la pioggia a catinelle, ed il pensiero corre già alle vacanze...Quest'anno le mie non saranno propriamente marine o meglio, mare ne vedrò, ma non credo che mi verrà voglia di mettermi in costume o di fare una nuotata, dato le temperature che mi aspettano. Vorrà dire che mi godrò invece una bella passeggiata in mezzo alla brughiera...e magari ci incontro pure Sonia.
Chi però, a differenza di me, passerà le ferie al caldo potrebbe ritrovarsi ore ed ore su spiagge attrezzate "solo" di mare trasparente, cielo azzurro, sabbia, silenzio. 


Dalla mie esperienze vacanziere direi che è più che sufficiente, cosa desiderare di più?
In tutti quei momenti "pieni" d'ozio e di relax (eh, sì, quando si fanno chilometri a piedi per raggiungere una caletta, non ci si può permettere il lusso di tornare indietro dopo mezz'ora...) potrebbe però tornarvi  utile qualche passatempo.
Dopo aver esauriti i  vari cruciverba che c'erano da fare e letto pure qualche pagina del libro che vi eravate portati dietro, in attesa di digerire il panino per poter fare un altro bagno, come ci si può ingegnare? Il classico "impiccato" tracciando le lettere sulla sabbia con un bastoncino non sarebbe male, quello è un gioco che diverte sempre e in più è adatto ad ogni età. Sì, però, sempre l'impiccato...
Io e Ma. allora ce ne siamo inventati un altro, che con le lettere non c'entra nulla, però il cervello lo mette in moto lo stesso, magari l'area più creativa.  Potrebbe essere un'idea da portare con voi in vacanza, le idee tanto non pesano niente....

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Occorrente:
* un telo da spiaggia
* conchiglie, sassi, rametti, pigne, semi...tutto ciò che riuscite a reperire 
* una manciata di fantasia e creatività che, ne sono sicura, crescerà a dismisura ogni ora in più passata sotto al solleone senza ombrellone.

E ora via, si parte...

...con le composizioni  individuali, di coppia o di gruppo. Se siete in molti potreste organizzare anche una sfida a chi fa l'opera migliore.
Non occorre essere artisti per creare questi "quadri naturalmarini", basta solo avere un pò d'occhio per fare una cosa per voi visivamente piacevole con ciò che siete riusciti a raccogliere in giro. C'è sempre un sassolino dalla forma curiosa, un nocciolo di pesca, una bella conchiglia...mixate il tutto con fantasia e rimirate la vostra opera estemporanea e temporanea. 
Qualche esempio? Eccovi alcune composizioni fatte da me e Ma. sulle spiagge sarde e croate che abbiamo toccato nei nostri viaggi.
Come vedete si possono comporre simpatiche figure,


meno simpatiche, ma più patriottiche,


ci si può dare all'astrattismo


oppure accostare semplicemente i "tesori" che avete trovato secondo il vostro gusto personale.



E voi, avete mai fatto delle composizioni simili a queste?
Farle è divertente
fotografarle è un espediente ( per trattenerle nella memoria)
e spedirmele, se vi va, non costa niente....in quel caso le conserverò con cura accanto ai miei ricordi nella bacheca virtuale. 


AGGIORNAMENTO DEL 20 GIUGNO 2012

Con questo post partecipo al Linky Party "Tutti al mare a mostrar le chiappe chiare" organizzato da Topogina.


C'e' Crisi!

domenica 24 luglio 2011

my new shoes

Mi era capitato di sentirlo qualche volta per radio in macchina e mi era piaciuto. Poi pochi giorni fa l'ho visto in questo video sul blog di Cristina, l'ultima iscritta tra i miei lettori, e me ne sono innamorata. Perchè il giovane Nutini ha un sorriso scanzonato davvero irresistibile...



Ed ora con indosso le mie "brand" new shoes me ne vado anch'io a passeggiare in the sweet sunshine...


...anche se oggi sarebbe più adatto questo di video e un bel paio di stivali...

giovedì 21 luglio 2011

elicotteri di carta - prove dal divano

Negli anni ho accumulato molti manuali e materiale su attività rivolte ai bambini, così mi sono ritrovata ad avere per esempio ben tre spiegazioni dello stesso modello di elicottero di carta, un interessante gioco volante, adatto anche ad essere usato in casa, poichè si muove senza vento.
Decisa a scoprire quale fosse il più valido in modo da rimpinguare la categoria degli IFO, li ho sperimentati tutte e tre. In questo caso anche le piccole differenze influiscono parecchio sulla riuscita di questo curioso oggetto in carta.

Ho iniziato con il modello tratto dal libro "Il crea giochi" Edizioni del borgo, ed ho fotografato per voi le varie fasi del lavoro.


L'ELICOTTERO DI CARTA

Occorrente: un foglio di carta, forbici, un righello, una matita, una graffetta.

E qui è nato subito un inquietante interrogativo: Ma quando un libro dice  "un foglio di carta" a cosa si riferisce secondo voi? Io ho pensato ad un A4, ma mi sono ritrovata con un elicotterone adatto più alla mano di un gigante...
Per ottenere un gioco a dimensione umana, ho ritentato allora dimezzando il formato (ottenendo un foglio di circa cm. 15 x 21), quindi, nella mia spiegazione, ritroverete indicate entrambe le "taglie" in due colori diversi.

 Come si fa:

1) Piegate la parte superiore del foglio (messo per il lungo) per circa un terzo della sua lunghezza (cm.9,8-cm.7)


 2) Riaprite il foglio e tagliate a metà il risvolto (a cm. 10, 5- 7,5)


3) Sotto e parallelamente alla piega, tracciate due linee orizzontali  (distanti cm.2-cm.1 da essa) una sulla parte sinistra del foglio e l'altra sulla destra (lunghe cm.7- cm.5). Vi consiglio di tracciare un'unica linea ed evidenziare poi i due segmenti laterali. Li vedete?


4) Tagliate in corrispondenza delle due linee che nella foto qui sopra ho indicato con due frecce...storte.

5) Ora chiudete un'ala del foglio piegandola verso l'interno.


6) Fate la stessa cosa anche con l'ala opposta.


7) Nell'estremità inferiore del foglio fate ora un risvoltino ( di cm.2 - cm.1 di altezza) e ripiegatelo un'altra volta su se stesso.





8) Fissate la doppia piega con la graffetta.



9) Infine piegate le due alette superiori, una in avanti ed una indietro.



L'elicottero di carta è pronto, ma come vi dicevo ne ho costruito un secondo di dimensioni più normali. Eccoli entrambi.


Ed ora non resta che provarli!

Come si gioca:

Questo tipo di IFO non si lancia, ma, dopo averlo afferrato con le eliche posizionate in alto, lo si lascia semplicemente cadere. Certo più la partenza è in alto meglio è, quindi tenete il braccio ben teso sopra la vostra testa oppure salite come me sul divano. Mi sto rivolgendo ai grandi naturalmente... bambini, non seguite mica il mio esempio... 




Beh, l'elicotterone è un pò lento, alla prova di volo direi che ha retto un pò meglio il secondo. 

Altre  prove

Come vi ho detto ho sperimentato anche un altro modellino dal libro "Giochi suoni rumori esperimenti favole con qualsiasi materiale" Edizioni MC. Il mio "orettocilè" non volava a dire il vero tanto bene, ma il libro è comunque interessante perchè stimola la sperimentazione e suggerisce il modo in cui apportare modifiche in caso che il risultato non sia quello desiderato.


E infine ho seguito anche le spiegazioni di una vecchia fotocopia che avevo in mezzo ai miei libroni, ma anche di questo non sono stata troppo soddisfatta. Sì, certo, forse non dovevo mettere un punto al posto della  graffetta, ma così piccola al momento non la trovavo e mi sono arrangiata  così.

Conclusioni e modello da stampare

Alla fine, dopo aver collaudato questi tre tipi di elicottero, mi ero data da fare per preparare un modellino da fotocopiare, per poi scoprire che sul web ce n'era già uno in circolazione che era un portento! E chiaramente è là che vi invito ad andare...
Le spiegazioni sono in inglese, ma grazie anche all'accompagnamento delle immagini, risultano molto chiare. In ogni modo il procedimento è come quello che vi ho spiegato qui sopra. Il sito in questione è The science explorer e per il "roto-copter" andate a vedere direttamente qui. Se cliccherete su "here" potrete stampare gratuitamente il pattern. Tra gli oggetti volanti del sito ho scoperto anche l'aeroplanino con la cannuccia che vi avevo spiegato non troppo tempo fa, proprio qui. L'avessi saputo prima...

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Due belle novità
1) Nuovi arrivi fra i mandala. Andate a vedere gli aggiornamenti qui ed ammirateli anche sulla barra laterale. 
 2) Sempre lì nella barra, poco più giù, troverete la locandina della collettiva 100 artisti "IN AMICIZIA" organizzata da Carla. Cliccate su l'icona per ulteriori informazioni.  

domenica 17 luglio 2011

braccialetti strozzati e collane incatenate

E' vero che l'estate favorisce letture "gialle", ma qui Agatha Cristie c'entra veramente poco. I braccialetti strozzati sì ci sono, ma nessun assassino nei paraggi....Magari guardando queste mie strambe proposte vi potrebbe venir la voglia di strozzarne qualcuno anche a voi, anche se, devo avvisarvi, questa bigiotteria in plastica è rigorosamente under dodici, a meno che non vi sentiate bambine dentro!

Questa facilissima attività con materiale di recupero potrebbe essere un passatempo divertente da proporre a dei bambini in vacanza, beh, diciamo che le femmine l'apprezzeranno sicuramente di più. E chissà che non lancino anche una loro linea di gioielli da spiaggia!

Se ripescate in fondo alla vostra memoria, forse troverete il ragnetto e la polipina che avevo realizzato l'estate scorsa e visto che delle bottiglie di plastica non si butta mai via niente, un pò come per il maiale, ecco come utilizzare la parte rimasta....ma non ditemi che l'avete veramente tenuta da parte!?


BRACCIALETTI STROZZATI


Occorrente: una bottiglia in plastica delle dimensioni che si adattano meglio ai polsi su cui andranno a finire i bracciali, un taglierino, un paio di forbicine, pennarelli a tempera acrilica, carta gommata colorata, stoffe, fiocchetti ecc...

Come si fanno:
Non so se avete notato che a volte le bottiglie presentano delle "strozzature" centrali interessanti, così interessanti che guardandole mi è venuta l'idea del bracciale.
Non ho dovuto fare altro che tagliare, usando il cutter, proprio quella parte lì, cercando di seguire l'andamento  degli sbalzi già di per sè molto decorativi.
Con le forbicine ho rifinito poi il taglio ed infine ho colorato il braccialetto con i pennarelli acrilici. Nelle foto potete vederne due nati da bottiglie diverse sia per colore che per forma.

Potete essere ancora più fantasiosi di me usando, per abbellirli, altri materiali quali  nastrini, bottoncini, ritagli di carta gommata colorata o stoffa. Un'unica raccomandazione: non usate la colla a caldo per fissarli sul bracciale, perchè farebbe una brutta fine! Molto meglio il bi-adesivo.

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Allora cosa ne dite, pensate che alle bambine potrebbero piacere? E se non se li vorranno togliere neanche per fare il bagno, fatemi almeno sapere se sono anche acquatici...
Dopo queste creazioni, secondo me le più riuscite, ho voluto comunque continuare le invenzioni plasticose e così son venuti fuori le...


COLLANE INCATENATE

Riuscirete ad "incatenare" al tavolo, per una mezz'oretta, qualche bambina o magari un bambino che desidera regalarla alla morosina? Io me l'auguro, ecco allora quel poco che vi servirà per fare una collana. 

Occorrente: una bottiglia in plastica ( o più di una in diversi colori), un taglierino, un paio di forbici,  una puntatrice.

Come si fanno: 
Ho tagliato a fette, alte circa un centimetro, la bottiglia in senso orizzontale. Se sono presenti delle scanellature, quelle vi faranno da guida.
Ho poi diviso a metà, con le forbici,  una striscia poichè intera mi sembrava troppo lunga e l'ho chiusa ad anello usando la puntatrice.
Ho fatto passare poi attraverso il primo anello un'altra strisciolina e l'ho fissata a sua volta con un punto sovrapponendo le due estremità.


Ho continuato in questo modo formando una catena. Proseguite così fino ad avere la lunghezza desiderata. Potete fare una collana molto lunga in modo che passi agevolmente dalla testa, oppure, se vi piace corta, dovete trovare un modo per realizzarne la chiusura. Io l'ho creata facendo passare alle estremità un nastrino da legare, così è anche decorativo.

 
Come vi avevo suggerito, questa collana sarà ancora più carina se utilizzerete bottiglie dai colori diversi (qui sotto ne ho usati tre). Ho provato infine a creare una decorazione centrale. La vedete? E' semplicemente un fondo di bottiglia ritagliato. La sua forma ricorda quella dei fiori ed infatti tanti artisti che lavorano con le bottiglie di plastica, hanno creato cose straordinarie ispirati proprio da essi .
Anche queste due collane si prestano ad essere decorate con applicazioni di carta o stoffa colorata.


Ed anche la seconda collana è pronta per essere indossata da una bambina spiritosa ed "ecologica".

Avrete notato come entrambi i "gioielli" presentino una realizzazione non proprio di facile esecuzione per i bambini. Il vostro aiuto sarà senz'altro indispensabile nella fase in cui si devono tagliare le varie parti, mentre non sarà necessario in quella della decorazione.

Vi lascio anticipandovi che il prossimo appuntamento riguarderà sempre un'attività rivolta ai bambini, ma questa volta sarà qualcosa che interesserà soprattutto i maschi, non esclusivamente però...

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Con questo post partecipo alla RACCOLTA DI RICICLO CREATIVO PER BAMBINI  edizione 2013 di Mammabook

giovedì 14 luglio 2011

braccialetti fioriti...fuori stagione

Questi li avete già visti, tempo fa, tra i premi per il mio giveaway, però non in versione rimata...

tra perle e rime:
BRACCIALETTI FIORITI

Al polso stanno come merletti
trine di perle per i due braccialetti.
Tra gli arabeschi viola e verdini
nascono come dei fiorellini,
primaverili son lor di certo
ne metto uno per andar al concerto!

lunedì 11 luglio 2011

scatola spagnola, olè


Promessa mantenuta: vi faccio vedere come si fa la scatola spagnola, visto che nel mio post sulle scatole origami, non vi era nessun link a cui potevate far riferimento per realizzarla. Nonostante le mie ricerche, sul web infatti non ne avevo trovati.
La curiosità perchè si chiami proprio così certo mi è venuta ed ho scoperto che uno dei motivi decorativi  usato nei mosaici spagnoli è la stella a otto o più punte, proprio la forma di questa scatola. Che sia per questo? Oppure saranno quei bordi a triangolini a richiamare lo stile architettonico di alcuni palazzi?

foto scaricata dal web
Sinceramente non saprei, in ogni modo questa scatola, semplice da realizzare, la trovo particolare e poichè si è guadagnata anche il vostro apprezzamento, eccovi la spiegazione, trovata come vi avevo accennato in una fotocopia di chissà quale manuale di origami.


SCATOLA SPAGNOLA

Occorrente: un foglio quadrato, delle dimensioni che preferite, di carta bicolore. L'ideale sarebbe trovarne di colorati in entrambi i lati, ma anche con un lato bianco l'effetto è gradevole.

Procedimento:

Vi accorgerete che la prima parte, fino al punto cinque, è identica a quella del giochino "inferno-paradiso". In un'altra occasione magari mi soffermerò su quello, ma ora occupiamoci della nostra scatola.

1) Avendo utilizzato un  foglio con un lato bianco ed uno metallizzato, ho iniziato lasciando dietro, posato sul tavolo, quest'ultimo.
Si piega a metà lungo una mediana.


2) Si riapre e si piega lungo l'altra mediana.


3) Riaprendo ancora, il vostro foglio si presenterà così.


4) Ora si piegano, uno per volta, i quattro angoli portandoli sul punto centrale.


5) Si volta il foglio e si ripete la stessa operazione dall'altra parte: tutti gli angoli al centro.
A questo punto l'"inferno-paradiso" sarebbe quasi finito, ma a noi in questo momento non interessa e proseguiamo la scatolina.


6) Si portano poi i quattro angoli  che si trovano al centro verso l'esterno fino a farli toccare i lati del quadrato.


7) Adesso dobbiamo imprimere una piega in modo da ripassare un lato del quadratino che si è delineato all'interno. Si fa scorrere un dito solo su quel piccolo tratto, riaprendo subito la piegolina. Facciamo poi la stessa cosa sugli altri tre lati.


8) Voltiamo il foglio ed iniziamo a fare il motivo a fisarmonica: pieghiamo uno degli angoli al centro verso l'angolo esterno corrispondente.


9) Portiamo ora l'angolo verso l'interno, eseguendo una piccola piegolina (l'altezza dipenderà dalle dimensioni del vostro foglio: andate ad occhio, prevedendo che ne dovrete effettuare cinque).


10) Poi verso l'esterno, continuando la vostra piccola fisarmonica.


11) Ancora una volta verso l'interno...


12) ...e ancora, l'ultima, verso l'esterno.


13) Ripetiamo questo motivo negli altri angoli della figura.


14) Ora si solleva ogni angolino stringendolo un pò fra due dita e, modellandolo da dentro con l'altra mano, lo si rende tridimensionale. 
Cercando di avvicinare un pò tra loro le quattro punte, si evidenzierà il fondo quadrato della scatola. Riuscite a vederlo nella foto?


15) Diamo ora una bella forma anche alle quattro punte sotto, facendole stare un pò dritte, poichè dovranno fungere da piedini.


Olè! La vostra bella scatola spagnola è bell'e pronta per accogliere tapas...mmhh, forse è meglio di no, a meno che non troviate una carta antiunto e che resista agli assalti degli avventori! Qualche suggerimento su come utilizzarla?

sabato 9 luglio 2011

vi rassicuro che...

Vi rassicuro che in questa foto del mio post precedente, la figura che si sporgeva sui tetti (eravate riusciti ad individuarla?) non era umana, ed è una fortuna visto i rischi a cui si espongono incoscientemente alcune persone,  ma si trattava piuttosto di un'opera di uno scultore che proprio qui, sotto ai tetti della Piazza della mia città, ha il suo studio, una posizione suggestiva, vero?
In realtà la mia intenzione, quella sera, era stata quella di fotografare la fontana riflessa in una vetrina sotto al loggiato del Comune. E poi, riguardandomi lo scatto, mi sono accorta di aver immortalato anche la statua...Succede anche a voi di inglobare inaspettatamente nell'inquadratura un particolare a cui il vostro occhio non aveva fatto caso?
Tra una chiacchiera e l'altra mi accorgo di non avervi ancora detto il nome dello scultore... perchè non lo andate a scoprire voi stessi? Qui c'è il suo sito.

A presto con un appuntamento spagnolo, ve l'avevo promesso se vi ricordate, allora buon fine settimana a tutti, olè!

giovedì 7 luglio 2011

chi troppo in alto sal

Chi troppo in alto sal
cade sovente 
precipitevolissimevolmente...

lunedì 4 luglio 2011

un tappeto fiorito in cucina


Eccolo qua, adesso ci potete anche credere...In giro dove ti volti, ti volti è tutto un fiorire, ma anche qui nella mia cucina c'è un'esplosione floreale! Tra riso e spaghetti, sacchetti di farina, un maxi barattolo portacaramelle e tazzine da caffè nei colori sorbetto, sì, proprio lì, appena sopra la mensola in acciaio c'è la mia bella aiuola fiorita. Non devo innaffiarla, non appassisce mai e mi rallegra con quella moltitudine di colori. Certo che in un'altra postazione avrebbe fatto più figura, me se vi facessi vedere come sono strapiene le pareti del mio bilocale, capireste perchè ho dovuto sistemarlo proprio lì il mio tappeto... E lì fiorisce dal 2008.

"tappeto fiorito"  ricamo ed uncinetto cm.60x60 circa
Anche per fotografarlo ho dovuto penare non poco, visto che la mia cucina, una stretta stanzina illuminata da luci artificiali, non permette ampie vedute. Non stupitevi quindi della bassa qualità degli scatti e di qualche  trucchetto digitale nella speranza di migliorarli.

Vedete, nel pannello, quell'angolino rialzato che non ne vuol sapere di stare al suo posto? E' dovuto al fatto che non ho pensato, una volta finito, di metterlo in forma, ma l'ho foderato subito con una stoffa grezza. Essendo un pò storto, la stoffa sul retro ha iniziato a tirare formando questa brutta piega. Sarebbe proprio da sistemare...

Questo tappeto da parete è nato dall'idea di riciclare i numerosi avanzi di lana colorata che avevo in casa. In quel periodo avevo comprato del canovaccio doppio, a buchi più grandi della tela Penelope,  ma più piccoli di quella usata per altri tappeti. Insomma, nè carne, nè pesce, e non sapevo proprio che farmene, finchè un giorno non mi si è accesa una lampadina!


Così ho ricamato il canovaccio tutto a quadratoni, abbinando "ad occhio" i colori, via via che proseguivo. Ho usato il semplicissimo punto croce e mi sono accorta che anche fatto con la lana aveva un aspetto piacevole.

particolare del tappeto elaborato con Adobe Photoshop

Una volta terminato il fondo a quadrati, il tappeto mi appariva però un pò troppo anonimo, così ho pensato di rivitalizzarlo con qualche elemento aggiuntivo. L'occhio mi è caduto su una rosellina a tre strati che avevo realizzato qualche tempo prima ad uncinetto. Perchè non usare quella? Ed ho incominciato a farne una sporta...

particolare del tappeto elaborato con Adobe Photoshop
Per non esagerare col mix di colori, ho cercato comunque di mantenere una certa ripetitività per quanto riguardava gli abbinamenti tra quadrati ed elementi fioriti. Se all'inizio della lavorazione, la lana a disposizione mi sembrava abbondante, alla fine scarseggiava così tanto che mi sono dovuta arrangiare anche con rimasugli ricavati guastando vecchi lavori mai finiti.

Non so se il risultato finale vi piaccia e qui vi invito a dire il vostro parere senza peli, anzi pelucchi, sulla lingua, tanto voi lo sapete che non mi offendo...quasi mai. Per me è stato un lavoro divertente, molto piacevole e creativo e questa "arlecchinata" ha portato una nota di allegria e fantasia in cucina...che non guasta mai!



Buona colorata e floreale settimana a tutti!