sabato 28 maggio 2011

pensieri di una giornata speciale

Ho già letto qua e là diversi post dedicati alla festa che si è svolta domenica a Bologna.  Dentro a quelle parole, dentro a quelle emozioni mi ci sono ritrovata, eppure desidero, mentre il post con le foto è in preparazione, appuntare qualche mio pensiero sul mio diario per fissarlo meglio nella memoria e per condividerlo con voi bloggers che eravate presenti ed anche con voi che non c'eravate.


 PENSIERI DI UNA GIORNATA SPECIALE

"Me le metto o non me le metto?"  Questo il dubbio amletico che mi ha assalito alla mattina, subito dopo essermi vestita. Ho deciso per il sì, in fondo cosa vuoi che sia un tacco di 6 centimetri e mezzo...Non immaginavo che quella scelta l'avrei pagata cara: due chilometri e mezzo di sofferente camminata "stazione ristorante" ed altrettante rincarate torture sulla via del ritorno "ristorante stazione" mi hanno fatto rimpiangere, come miraggi, comode calzature alternative, scartate a favore di quelle che si adattavano meglio al mio "look"...
Sulla collana a rosoni invece non ho avuto incertezze ed è stato anche grazie a quella, postata nel mio blog, che le mie amiche bloggers mi hanno riconosciuta.

In stazione nella mia città era da tanto che non ci andavo. Non mi ricordo che ci fossero, l'ultima volta, quei percorsi tattili per non vedenti: sono rimasta piacevolmente sorpresa.
In biglietteria siamo stati informati che era sciopero, ma certo non potevamo immaginare l'odissea del ritorno ed infatti il treno l'abbiamo preso.


Durante il viaggio Ma. mi spiega come fanno a mantenere paralleli ai binari i fili elettrici. Com'è diverso il modo di osservare le cose maschile da quello femminile.
Beh, parliamo anche d'altro, per essere...

Bologna... appena  messo piede lì mi avvolge un che di familiare e mi si spalanca una piccola porta su sensazioni passate, quanti bei ricordi legati a questa città.

Camminando in mezzo a tanta gente,  affollatissima la domenica, mi avvolge il caldo, e che caldo! E poi per le strade quell'odore, sprigionato dagli edifici, che sa un pò di muffa e un pò di antico, uguale a quello che si respirava nelle cantine di un tempo.
Anche le fresche folate che ci investono passando accanto a certi androni, mi fanno sentire come quando mia mamma mi mandava di sotto in cantina a prendere qualche vasetto di carciofini.

A pochi metri dal luogo prescelto, cartina sottomano, mi assale una sottile emozione...E poi l'incontro, davanti al ristorante. E' stato bello riconoscersi e salutarci come vecchie ma nuove amiche. Particolare e bello.
Le divertite presentazioni con i nuovi : prima il nome e poi...no, non il cognome, ma il nome del blog, un legame indissolubile.

Il ristorante ci accoglie con quella familiarità informale da ex osteria ed anche il cameriere è un bel pò spiritosamente informale.
Il giro ai tavoli per consegnare i miei cuoricini imbustati l'ho fatto sì, ma un pò timidamente e mi scuso se per caso ho saltato qualcuno. Un episodio divertente è stato quello di Gianna che il cuore origami l'ha aperto...purtroppo dentro non ci ha trovato nessuna sorpresa, neanche un mio messaggio. E per fortuna che son riuscita a rifarlo, altrimenti sai che figura ci avrei fatto!

Al tavolo del ristorante tra una portata di tortellini minuscoli come ombelichi, melanzane che agli occhi di Gianna assumevano le sembianze di funghi, un gelato alla crema a dir poco fantastico, si sono intrecciate parole, sorrisi, emozioni e io che di solito non sono una gran "ciacarona" ho comunque contribuito all'allegro chiacchiericcio generale.
Sorrisi, parole,  spezzoni della propria vita, commenti sul cibo, curiosità e domande, erano tante le cose da dirsi. E' stato piacevole aver conosciuto poi i mariti, le mogli, perfino una figlia, anche la loro partecipazione è stata importante.  Un pranzo durato ore, volate in fretta però.

I saluti fuori dal locale, un pò di rammarico per non essere riuscita a parlare di più con certe persone e a conoscere tutti, ma eravamo in tanti. Sappiamo comunque che adesso quando ci scriveremo sui nostri blog ad ognuno si potrà associare un viso, una voce, un'espressione e ci sentiremo più vicini.

Il ritorno verso la stazione, passando dalla piazza. Un ragazzo sta suonando con la chitarra una canzone dei Weather Report: la conoscerete, la stupenda Birdland. Ci fermiamo ad ascoltarlo, è bravo. Un'offerta e riprendiamo il cammino.Qualche negozio e il desiderio spasmodico di arrivare a casa per togliermi le scarpe e invece...

In stazione treni soppressi e ritardi. Aspettiamo...poi aspettiamo ancora...una musichetta pubblicitaria si diffonde ossessivamente sul marciapiede del binario  ad "allietare" i viaggiatori, facce ormai rassegnate.
Io, fra una chiacchiera e l'altra con Ma., fotografo, fotografo ancora, la stazione è un soggetto che mi prende moltissimo.
Salutiamo con la mano Krilù e suo marito mentre partono col loro treno e invece noi sempre lì ad aspettare il nostro. La stazione deserta di treni ha un certo fascino, però....

Ooohh, finalmente arriva, saliamo...neanche un posto a sedere, accidenti! I miei piedi in piedi anelano più che mai alle ciabatte.
Treno veloce però: per forza, era una freccia...bianca o rossa non ricordo,  abbiamo dovuto pagare pure il supplemento.

A casa. Dentro agli occhi e alle orecchie ancora tanti volti, tante voci. Dentro al cuore la pienezza di una giornata ricca di sensazioni. Dentro alla borsa i ricordini di Sandra e Gianna.

Un segnalibro con un intenso, pur nella sua delicatezza, acquarello che accompagnerà le mie letture: ho proprio lì, nuovo di zecca, "I draghi locopei" da iniziare.



E una allegra e simpatica pergamena che mi ricorderà, negli anni, questa giornata speciale trascorsa in compagnia di tanti amici, tra cui lei, Gianna.



Non posso terminare questi miei pensieri in ordine cronologico che con un ringraziamento, in ordine alfabetico, alle tre bravissime donzelle del web: Ambra, Erika e Sandra. Sarò pur ripetitiva, ma proprio nel momento in cui mi si affacciava il desiderio di conoscere di persona gli amici al di là del monitor, sono arrivate loro che con grande efficienza organizzativa hanno fatto sì che questa occasione si concretizzasse: raccolta di adesioni, dritte per raggiungere il ristorante, l'ottima scelta dello stesso e perfino i cartellini di riconoscimento, nel caso in cui uno non avesse una collana a rosoni come distintivo...
Appuntamento al prossimo post con le foto e speriamo che nel frattempo Blogger ci ridia indietro i nostri lettori! 

26 commenti:

  1. ...direi...anzi dico...Dolcemente hai descritto.
    ...un caro saluto...ci si sente....io parto per le vacanze.

    ...la collana.:)
    ...il cuoricino .:)
    ...i treni.:)
    ..ma soprattutto le PERSONE !!!!
    ciaooo Vania

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  2. il tuo esternare è una goduria di emozioni pulsanti, ciao

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  3. Ninfa, che bel post completo...il tempo insieme è volato.
    Effettivamente non è stato possibile conversare con tutti, avremmo dovuto fare un girotondo, seduti per terra, dopo il pranzo, per presentarci con qualche chicca, guardarci negli occhi e raccontarci...
    Sarà per la prossima volta.
    Io ho messo ai piedi le infradito e meno male, perchè scarpinate ne ho fatte pure io da sabato.
    Sono felice che tu abbia un buon ricordo di me, così come l'ho io di voi: il tuo innamorato ha gli occhi che parlano e sorridono.

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  4. Grazie Ninfa per questo bel post, estremamente dettagliato e completo.
    Conoscere te e Ma è stato un vero piacere e, data la nostra vicinanza geografica, spero ci saranno altre occasioni d'incontro. Un saluto anche da mio marito.
    Ora vado a mettere anche questo link nel mio blog dove ho raggruppato i link di tutti i post attinenti all'incontro.

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  5. che belle le tue emozioni,i tuoi pensieri...un sorriso

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  6. Carissima Ninfa, leggendo questa pagina di diario ho ripercorso la giornata e le mie emozioni. Il feeling avvertito "via etere" si è davvero confermato anche se abbiamo parlato pochissimo.
    Grazie per questo racconto.
    ...I draghi locopei...una delle mie "bibbie" professionali ;-)))
    Felice domenica a te e Ma.
    Macca
    P.s::
    E speriamo davvero che Blogger torni quello di un tempo ... non se ne può più.

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  7. Ne hai fatto un bellissimo racconto ed immagino l'emozione: ma i tacchi alti!!!! :D
    Senti, per il cuoricino...ne riparliamo. Dammi tempo di preparare una cosa per te.
    ;)
    (scusa l'avatar).

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  8. Ciao Vania, sono contenta che tu il mio racconto l'abbia trovato dolce...un pò agro forse per via degli scioperi? Non so se a quest'ora sarai già in viaggio, comunque te lo scrivo lo stesso: fai una splendida vacanza, è un periodo insolito per le ferie, ma di certo indovinato!

    Ti ringrazio Graziella. Sai, non è sempre facile far sì che dalle parole traspaiano anche le emozioni. Quindi se un pò ci sono riuscita posso dirmi soddisfatta. Ciao!

    Mi piace l'idea del girotondo, Gianna: tutti seduti a gambe incrociate a guardarsi e a raccontarsi. Da fare al prossimo incontro! Per le scarpe non ho voluto ascoltare la vocina che mi diceva che i piedi così me li sarei distrutti...Grazie per la bella cosa che hai detto di Ma., ciao!

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  9. Ciao Krilù, certo che a volte "dettaglio" un pò troppo...però avevo piacere di scrivere il diario di quella giornata dal mio punto di vista. Anche per me è stato un grande piacere conoscere te e tuo marito, che saluto anch'io, e di sicuro ti contatterò nel caso tornassi a fare una visita alla tua bella città. Grazie per il link, io il tuo lo metterò nel prossimo con le foto.

    Grazie Valeria mi fa piacere che tu ti sia sentita un pò assieme a noi in questa occasione unica, ma mi auguro replicabile. Certo che quando parto con le descrizioni, non mi risparmio di sicuro, quindi se non ti sei annoiata, è già molto...Ciao, un sorridente saluto anche a te :-)

    Ciao cara Sandra, è bello ritrovare le proprie emozioni dentro alle parole di un altro, anche ripercorrendo una giornata che in parte ognuno ha vissuto diversamente. Sì è vero, al pranzo ci siamo parlate poco, la prossima volta dobbiamo assolutamente sederci vicine! Che bella coincidenza aver messo il tuo segnalibro proprio tra le pagine di una delle tue "bibbie"...a me lo hanno regalato due giorni fa ad un corso di scrittura.

    Grazie, mi fa piacere che tu lo abbia apprezzato, Stefania. I tacchi? Ho fatto un tragico sbaglio lo so, ma ogni tanto mi lascio sedurre dall'altezza...Ma davvero stai preparando una cosa per me? Non riesco proprio ad immaginarmi cosa e sono molto curiosa. Per l'avatar "da dura" ti scuso, ti scuso, ma non sarà mica una conseguenza delle turbolenze di blogger?

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  10. Cara Ninfa
    leggendo questo bellissimo post dettagliato, soprattutto nella descrizione dello sciopero dei treni e del tuo dolore ai piedi, mi viene in mente quando ti ho raccontato che preferivo viaggiare in auto. La prossima volta ti darò un passaggio in auto!!! Ciao Stefano

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  11. È stato una festa fantastica. Anch'io mi sono messa i tacchi di 10 cm perché sapevo che andavamo in macchina, e in macchina avevo le scarpe più comode... Ti auguro una domenica meravigliosa!

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  12. Ma che bella idea conoscersi di persona! Dai commenti si capisce che è stata una fantastica giornata e che vi siete molto divertiti. Sono davvero curiosa di vedere le foto! :)

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  13. Carissima Vania, mi è piaciuto moltissimo il tuo insolito reportage che ha un ritmo tutto suo e molto particolare. E' stato molto emozionante anche per me e mi rimane il rimpianto di non essere riuscita a parlare che con pochi. Vuol dire che per la prossima volta terremo conto di questa esperienza e magari troveremo una soluzione affinché tutti possano conoscersi più a fondo.
    Quanto ai tacchi, meno male che avevo sentito dire da Sandra "ah io domani mi vesto sportiva" così ho ignorato i tacchi che avevo portato.

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  14. Anch'io ho ripensato a ciò che ci eravamo detti a tavola, Stefano...eh, sì, l'esperienza del treno non è stata quel giorno delle più felici, perfino il viaggio in piedi ci è toccato! Nonostante tutto continuo a pensare con fiducia che il "mezzo treno" in tanti casi sia da preferire alla macchina.... Ciao e grazie per aver letto il mio post!

    Sì, ho notato Mirta che alla festa eri molto elegante. Mettersi 10 cm. di tacco (o anche di più per chi riesce a portarli) va benissimo per chi si sposta in macchina, ma certo io avrei dovuto optare per un tacco da 0 a 3...Comunque il male ai piedi non è riuscito a rovinarmi la bellissima giornata. Buona domenica anche a te!

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  15. Sì, è stata una gran bella proposta a cui mi sono subito aggangiata. Si è rivelata poi una giornata davvero divertente e piacevole, a parte il disagio dei treni per chi, come noi, aveva scelto di viaggiare con questo mezzo. Le foto le mostrerò presto Dona, ma a parte forse due o tre, non sono venute tanto bene, sarà colpa della fotografa? Se vuoi vedere quelle del pranzo puoi andare nel blog "Nel mondo di Krilù". Ciao!

    Emhh...pensò che tu abbia fatto un pò confusione coi nomi Ambra, ma certo può capitare in questi giorni di saltelli da un blog all'altro per leggere i post della festa! Grazie davvero per le gentili parole, mi fa piacere che il ritmo un pò sincopato del mio reportage ti abbia coinvolto. Credo che come organizzatrici abbiate dato il massimo ed è andato tutto benissimo, la prossima volta poi avremo il vantaggio che la conoscenza non partirà da zero....In quanto ai tacchi, hai fatto proprio bene a scegliere una soluzione più sportiva! Ciao!

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  16. Descrizione dettagliata di un piacevole incontro
    con gli amici blogger, mi sento di dire che unico neo è stato il tacco 6!!!!!!!AH!AH!AH!

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  17. Aggiungi quello degli scioperi, Elettra! Certo il tacco alto non ci voleva proprio, eppure molti anni fa avevo fatto perfino la marcia della pace, senza alcun danno, con un pò di tacchi...sono convinta che dipenda anche dalla confortevolezza delle scarpe. A parte questo, la giornata è stata davvero molto piacevole. Per il prossimo futuro incontro, facci un pensierino!

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  18. Ciao Ninfa,
    che bella giornata avete organizzato! Quella di un incontro "fisico" per dare un volto alle persone che quotidianamente si incontrano in rete e che ormai fanno parte delle nostre vite di bloggers è proprio una bella idea! Complimenti per averla organizzata.
    Io l'altra sera ero a cena con la troupe di un albergo in cui ho lavorato dal 1998 al 2004. A fine cena, constatato che non si è riusciti a parlare con tutti, abbiamo buttato lì l'idea della "conversazione a tempo": ogni mezz'ora suona una campanella e ci si scambia di posto per parlare con qualcun altro :D
    Un caro saluto,
    Aury

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  19. Una perfetta cronistoria della vostra bella giornata! mi sono letta il post di Krilù e mi sono guardata il video di Sandra! E' stato un po' come essere stata lì con voi! Per quanto riguarda il tacco alto....io non lo porto più da secoli, mi piace molto, ma non riuscirei a fare tre passi! Dicono che è questione d'abitudine, cara Ninfa...per cui, d'ora in poi, solo tacchi a spillo!!!!

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  20. Olá passei para conhecer seu blog e seus trabalhos e que lindo este post sobre seu dia, maravilhoso. venha me conhecer também. tenha uma boa semana. Um abraço, Marta

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  21. Sì, Aurora, noi bloggers "parliamo" quotidianamente o quasi con tante persone e poterle incontrare è certo una cosa che ci permette di approfondire la conoscenza, abolendo, almeno per un giorno, le distanze. Ti ringrazio per i complimenti per l'organizzazione, ma io ho fatto solo la "fatica" di aderire: alle tre amiche che ho citato va tutto il merito! Simpatico il gioco della "conversazione a tempo", magari la prossima potremmo adottarlo anche noi. Ciao!

    Grazie Alessandra, allora ti sei documentata, e non solo col mio post...mi fa piacere che tu ti sia sentita come se fossi a tavola con noi. Certo in questo periodo avevi il tuo daffare, ma la prossima non devi mancare, però! I tacchi sono solo questione di abitudine? No, no, non credo e poi tu mi ci vedresti coi tacchi a spillo?!

    Ben arrivata nel mio blog Marta, sono molto contenta che ti sia piaciuto questa descrizione, grazie. Verrò con piacere a conoscere il tuo blog. Buona settimana anche a te!

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  22. Che bella giornata che avete trascorso e piacevolissima la lettura della tua cronaca ricca di emozioni e sensazioni,quando ho finito di leggere avevo...male ai piedi!Scherzi a parte, 6 cm lo definisci tacco alto? Non riesco proprio a farti diventare una fashionista!Ciao un bacio!

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  23. Ho letto questo post con vero piacere e ho rivissuto certi momenti di quella splendida giornata. Tu ti lamenti per il dolore ai piedini perché avevi il tacco alto...beh, io il tacco non lo avevo proprio, ma che dolore!!!! ahimè.. però vorrei ricominciare .Ora aspetto il post con le foto. Un bacione a presto

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  24. Grazie Floriana, sono contenta di esser riuscita a trsmetterti un pò delle mie emozioni, compreso il mal di piedi...Il tacco era di ben 6 cm. e mezzo e per me era già altissimo, non c'è nessuna speranza che diventi una fashionista e mica solo per i tacchi...Bacio ricambiato, ciao!

    Ah, meno male che non sono stata l'unica ad avere male ai piedi! Penso che il motivo fosse anche per via del clima un pò afoso di quella domenica...Però, come dici tu Paola, anche a me piacerebbe ricominciare. Le foto arriveranno, ma non immediatamente: sono una blogger un pò ritardataria e poi prima ho qualche altro post in programma. Grazie per la visita, un bacione!

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  25. Che strano... sai che a volte ci penso a questa cosa di incontrare gli scrittori che si celano dietro ai blog che leggo... un po' di curiosità c'è.
    Ma mi piace che la vita del web rimanga slegata da quella reale... lo trovo più affascinante.
    La mia immaginazione può viaggiare di più.

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  26. Sì, probabilmente dipende da come si vivono le amicizie virtuali. In qualche modo io sento che occupano una parte anche della mia vita reale e quando si è creata l'occasione per conoscerci di persona, ho partecipato con entusiasmo e curiosità. L'immaginazione incontrandosi col reale sicuramente perde terreno e se qualcuno dei miei lettori pensava, suggestionato dal nome, che fossi un'eterea giovinetta magari ha dovuto un pò ricredersi...A presto, Cindry.

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