domenica 31 ottobre 2010

i nostri mandala

Vi ricordate il mio post su come si realizza un mandala? Se la risposta è no, potete andare a vedere qui. Se invece volete sapere qualcosa di più sui mandala, vi rimando a Wikipedia.

Pur immaginando quanto ognuno di voi fosse superimpegnato in mille altre faccende, vi avevo buttato là un'idea, quella di spedirmi i vostri lavori, caso mai il tempo lo aveste trovato, tra un dipinto, una torta e un post...

Beh, non ci crederete...ma uno è arrivato davvero! Scoprire che una amica blogger si è presa la briga di realizzarlo seguendo le mie spiegazioni e si è anche divertita (lo ha detto lei, eh?) è di sicuro una soddisfazione. Chi è l'autrice? E' Stefania, che col suo solito entusiasmo ha aderito alla mia iniziativa.

E come vi avevo promesso ecco qua, vi presento la mostra...."collettiva".







I nostri mandala



Passo subito a mostrarvi il disegno di Stefania (Il cielo azzurro). Bello, vero?






E per secondo ci metto pure il mio, visto che nel frattempo l'ho ultimato. Ho scelto di non riempire le forme interne, perchè non ho trovato dei colori che si armonizzassero bene con quelli degli spicchi.









E questa è una variante elaborata al computer. Come vedete, ho uniformato lo sfondo e poi ho colorato, qui sì, gli spazi bianchi.





Di spazio qui ce n'è quanto ne volete, quindi se vi salta lo sghiribizzo di farne uno sarò felice di aggiungerlo, ma, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, fatelo solo se vi va veramente, in caso contrario si perderebbe quella carica di concentrazione, divertimento e rilassatezza che l'esecuzione di un mandala richiede!


E dopo quello di Stefania che ha fatto da "apripista" è arrivato il secondo mandala! Visto che è molto particolare vi racconto l'antefatto. Nel mio post del tamburello, Vania (Di nostra mano) mi aveva lasciato un commento in cui mi raccontava che, decorando una crostata alla frutta, mi aveva pensato, infatti le era venuta l'ispirazione di fare un mandala. L'avevo così invitata a spedirmi il mandala, nel caso lo avesse realizzato, oppure la crostata...Ed eccola qui, la crostata-mandala! Originale, non c'è che dire!


Visto che Vania ha dato una svolta un pò diversa a questa nostra mostra, potete anche seguire il suo esempio, se volete. Accetto crostate e tutto ciò che può riportare alla mente il disegno di un mandala, l'importante è che sia fatto da voi...


E' approdato al mio blog grazie alla pubblicità che l'instancabile Stefania aveva fatto alla mia iniziativa. Chi è? E' una presenza maschile questa volta, Tiziano (Tiziano Bukowski), che con molta inventiva ha reinterpretato la mia proposta, realizzando in modo personalizzato questo mandala. Che ne dite? Interessante la simmetria crescente (o decrescente, a seconda dei punti di vista) che in questo caso si sviluppa sui cerchi concentrici. A questo lavoro Tiziano ha dedicato anche un post, andatelo a guardare qui!





Ne è arrivato un altro! L'arrivo mi era stato già preannunciato qualche tempo fa e infatti...eccolo! E' il mandala di Alessandra (Dal cielo in su) che si è ritagliata un pò di tempo fra i suoi impegni serali per dedicarsi a questo disegno. Si vede la mano d'artista, vero? Alessandra mi scrive che si è concessa qualche libertà a mano libera, io dico che ha fatto benissimo. E voi cosa ne pensate? Mi piace molto il delicato effetto sfumato...





Ed ecco un'altra amica blogger che ha voluto unirsi all'allegra compagnia dei mandala. E' Giada (I dipinti di Giada) che dopo aver covato per un pò l'idea di farlo, è stata colta da un "raptus", l'ha disegnato e me l'ha spedito. Ben vengano i raptus, se sono creativi come questo! Anche lei come Alessandra lo ha realizzato con le matite colorate e guardandolo devo dire che mi richiama alla mente la profondità di un cielo al tramonto.




Doppia sorpresa stavolta, perchè i mandala che ho ricevuto ieri sono due! Sono contentissima di farveli vedere anche perchè è il primo mandala che mi arriva realizzato da un bambino. L'altro invece è di sua mamma. Davvero una bella coppia creativa Claudia e Topastro ( Mamma Claudia e Topastro). Per creare i contorni dei loro mandala, hanno usato uno spirografo trovato in un cassetto, un gioco che da piccola ho amato tantissimo anch'io. Come vedete hanno "mixato" le forme e poi le hanno colorate. Davvero una bellissima idea, grazie mille di aver partecipato!
Ecco Topastro in azione...

e sua mamma Claudia.



Era un bel pò di mesi che non aggiornavo questa pagina collettiva e Claudia mi ha fatto una bellissima sorpresa inserendo, in questo suo post, il link a "I nostri mandala" . Ve l'avevo detto che è molto creativa e i mandala sono stati una fonte di ispirazione ancora una volta, questa in effetti è una forma che stimola moltissimo la fantasia. Ed ecco le creazioni, coloratissime e giocose che ha realizzato con le perline Pyssla di Topastro e...lo ha ammesso lei stessa, si è divertita quasi più lei di lui. Aggiungo che ha fatto benissimo: giocare mantiene senz'altro giovani!








Ha una buona memoria Sandra (lasandramacca) che si è ricordata di questa iniziativa. E a me fa di sicuro piacere arricchire ancora una volta questo coloratissimo post che riunisce i nostri capolavori. Ecco il suo mandala, creato in uno di quei momenti liberi, e non devono essere tanti, in cui si rifugia tra colori e "pasticci" manuali. A me pare un pasticcetto davvero ben riuscito, con quei leggiadri arabeschi che mi fanno ricordare un pò l'oriente, anche se qualcosa allo stesso tempo mi riporta all'arte primitiva. E non chiedetemi il perchè...

martedì 26 ottobre 2010

occhi arrossati?


Occhi arrossati o affaticati? Vento, sole, polvere, guida prolungata, uso degli occhiali o delle lenti, troppe ore davanti al monitor?

Le cause possono essere molteplici e indubbiamente è meglio prevenire eliminandole alla radice, ma nel caso ciò non fosse possibile, tentiamo almeno di ridurre gli inconvenienti al minimo adottando quei piccoli accorgimenti che anche voi senz'altro conoscerete. Ad esempio, non leggere con una illuminazione scarsa oppure alzare ogni tanto gli occhi dal computer per guardare lontano (c'è un mondo intorno!) o ancora, chiudere a intervalli regolari le palpebre quando si sta troppo a lungo con lo sguardo fisso su qualcosa ecc...

Ma se anche questi "trucchetti" non dovessero funzionare, potete allora tentare con questi due semplici esercizi, una valida alternativa alle solite fette di patate o cetrioli ...

Gli esercizi fanno parte di una serie che ho imparato, ormai quasi 15 anni fa, ad un interessante seminario su come guarire dai disturbi visivi grazie al metodo Bates. Ne avete mai sentito parlare? Era un oculista americano che, agli inizi di questo secolo, mise a punto un metodo di rieducazione visiva.



In quel lontano weekend di lavoro intensivo sugli occhi e non solo, ho sperimentato su di me gli effetti di tale tecnica, integrata con altre discipline quali lo yoga e la bioenergetica, e mi sono convinta che, se eseguita giornalmente, potrebbe portare a risultati sorprendenti, un pò come ha potuto riscontrare l' Huxley del libro citato qui sotto. Questa mia è però una ipotesi che non posso comprovare, visto che per seguire il programma ci vuole una costanza non indifferente...che io non ho avuto!

Se l'argomento vi incuriosisce, potete farvene un'idea leggendo il libro dello stesso W. H. Bates "Il metodo Bates per vedere bene senza occhiali" oppure quello che ho letto io "L'arte della vista" di A. Huxley che racconta la sua esperienza di autoguarigione. Meglio ancora sarebbe partecipare ad uno stage: potreste buttare via gli occhiali sul serio!



Gli esercizi che ho scelto, slegati da tutto il resto, non avranno certo il potere di migliorare la vostra vista, ma a mio parere vi saranno utili, in caso ne aveste bisogno, per far rilassare i vostri occhi stanchi (il primo) e per decongestionarli (il secondo).



IL PALMING


Sedetevi comodi e, appoggiando i gomiti sul tavolo o su un cuscino tenuto sulle ginocchia, coprite gli occhi, con le palpebre chiuse, con le vostre mani tenute a coppa. Per evitare di premere sui bulbi oculari, appoggiate la parte inferiore dei palmi sugli zigomi ed intrecciate leggermente le dita sulla fronte.

Fate attenzione a non fare filtrare luce. Aprite gli occhi un attimo per verificare, poi richiudeteli. La testa dovrà cadere pesante sulle vostre mani ed anche i muscoli del collo e delle spalle dovranno essere completamente rilassati.
Durante il palming, potete visualizzare scene piacevoli che vi predispongano ad un completo relax, meglio se compare anche un oggetto in movimento che voi seguirete con gli occhi, naturalmente senza aprirli.
Tenete questa posizione il più a lungo possibile, non meno di 10, 15 minuti, se volete sentirne i benefici.
Se lavorate al computer o se state a lungo impegnate nella lettura, interrompetevi ogni tanto per fare un pò di palming, gioverà sicuramente alla vostra vista!


IL LAVAGGIO OCULARE

Per praticarlo, potete usare semplicemente le vostre mani sovrapposte e chiuse a coppa ( come quando bevete ad una fontanella) oppure un piccolo contenitore di plastica, appena più grande del vostro occhio. In farmacia vendono delle vaschette apposite, ma potete anche cercare in casa vostra qualcosa di simile: un coperchio, come quello da me usato o ancor meglio quei piedistalli in plastica che si trovano nelle confezioni di uova di cioccolato.
Ecco cosa dovete fare...riempite la vaschetta fino all'orlo con acqua fresca, non fredda, e tenendola ferma con la mano


chinatevi con la schiena fino ad immergervi un occhio, ben aperto...


All'inizio potrà essere un pò fastidioso, ma non fateci caso. Ah, dimenticavo...non c'è bisogno che ve lo togliate!
Quando sentite che l'occhio tocca la superficie dell'acqua, ruotatelo piano da una parte e dall'altra e chiudete ed aprite le palpebre delicatamente. Poi rialzate la testa e fate asciugare all'aria l'occhio tenendolo ben aperto (non strofinate con l'asciugamano!). Seguite lo stesso procedimento anche con l'altro. In genere è meglio ripetere il lavaggio oculare più di una volta.
Vedrete che questa pratica vi sarà davvero utile nel caso abbiate gli occhi irritati e arrossati.
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Se, prima di comprare il libro, vi interessa sapere qualcosa di più sulla pratica del dott. Bates e su tutta la gamma dei suoi esercizi vi consiglio di fare visita a Marina del blog Olistica e dintorni che ha trattato in maniera molto esauriente questo argomento.
Hasta la vista!

giovedì 21 ottobre 2010

che tamburello di bambina!

 come fare un tamburello per bambini
Torno agli amati giochi che ultimamente avevo un pò trascurato. Visto però che non ho avuto tempo di collaudarne di nuovi, ho pensato di pescarne uno dalla mia "borsa di Mary Poppins" che è in realtà il mio appartamento, come lo definisce la Floriana!!
Più che di un gioco, in questo caso si tratta di uno strumento musicale, ma in inglese il termine "play" non viene usato sia per "suonare" che per "giocare"?

Conoscete questo strumento? E' un tamburello a sonagli dotato di manico. Fa parte del gruppo delle percussioni e più precisamente di quelli a percussione indiretta, poichè la membrana non viene toccata con la mano, bensì con dei sonagli.

Suonarlo è facilissimo e costruirlo... non troppo complicato. E' un'attività che può essere svolta autonomamente da un ragazzino, mentre un bambino, avrà certo bisogno in alcuni passaggi dell'aiuto di voi adulti. Se poi il bambino è molto piccolo... allora le maniche ve le dovrete rimboccare sul serio!

Prima di iniziare,vorrei precisare che la spiegazione devo averla trascritta sicuramente da qualche libro che mi è capitato tra le mani, ma purtroppo non ricordo quale, per cui non posso citarlo.




La bambina tamburello


tamburello bambina
Cosa vi occorre: una scatola tonda vuota di cartone (tipo quella dei formaggini), un bastoncino di legno lungo circa cm. 18 con un diametro di circa cm.1, spago, un tappo di sughero (oppure 2 grosse perle o piccole castagne), poca carta da cucina, colla vinilica, tempere o acrilici, pennelli, forbicine, un coltello, un punteruolo.


Come si costruisce:

Ritagliate con le forbicine un foro dello stesso diametro del bastoncino, nello spessore della scatola. Vi consiglio, prima, di disegnarlo e poi di ritagliare le due metà separatamente, a scatola aperta.

Fate due buchi col punteruolo alla stessa altezza, (circa a metà ) ai lati della scatola , a 1 centimetro dal bordo. I buchi devono passare da una parte all'altra della scatola.

Tagliate intanto, con un coltello, due spesse rondelle di sughero, foratele al centro e infilate in ciascuna un pezzo di spago lungo circa cm. 13. Annodate bene.

Inserite dentro al foro della scatola tenuta aperta, una estremità del bastoncino. Questo è un passaggio un pò delicato, infatti per fissarlo meglio io ho avvolto questa estremità in un pezzo di carta da cucina e ho imbevuto il tutto di colla. Fate sì che aderisca bene all'interno della scatola e che non "balli".

Socchiudendo la scatola, fate passare i due capi dello spago con i sonagli dentro ai fori che avete praticato in precedenza, passando da una parte all'altra di essa. Per ora non legateli.

Chiudete completamente la scatola mettendo se volete un pò di colla lungo il bordo.


come fare un tamburello
Se vedete che il manico si muove ancora, fate un giro di colla all'esterno, nel punto di unione del manico con la scatola.

Ora potete legare i due capi dello spago, sistemandoli perchè siano della lunghezza giusta....nè troppo lunghi, nè troppo corti . Provate a tenderli, dovranno arrivare più o meno al centro della scatola.



Spalmate la colla vinilica sulla parte terminale del bastoncino (i 5 o 6 centimetri dell'impugnatura) e avvolgetevi stretto lo spago. Potete passarvi la colla anche sopra.




Ed ora...via coi colori! Con un pò di attenzione a non sporcare sonagli e manico, dipingete pure il vostro tamburello. Io ho dipinto una faccia, ma le idee possono essere mille: i colori della propria squadra, una coccinella, un orologio, il muso di un animale...
Come si suona: io preferisco spiegarvelo per completare la spiegazione, tenete conto però che per un bambino potrebbe essere stimolante scoprirlo anche da solo...
Impugnando il vostro tamburello, ruotate il polso da una parte



e dall'altra, in modo che i sonagli percuotano a turno la scatola.
Buon tamburellamento!! Tu tum tu tum tu...




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Con  questo post partecipo alla RACCOLTA DI RICICLO CREATIVO edizione 2013 di Mammabook

mercoledì 20 ottobre 2010

arruolatevi nell'esercito di Ciamy!

Posticipo volentieri la pubblicazione di un nuovo post, per lasciare spazio a questo appello per una iniziativa davvero lodevole: "la chiamata alle armi" di Ciamy. Non vi preoccupate, le uniche armi di cui sarà dotato l'esercito saranno i ferri per lavorare a maglia, oltre certo ad una buona dose di bravura!

Il progetto, davvero interessante, è finalizzato alla pubblicazione di un libro che raccoglierà non solo schemi inediti, fatti da noi (e mi rivolgo logicamente a chi ha le capacità di farlo!) per realizzare a maglia o a uncinetto capi di abbigliamento, ma anche storie di esperienze vissute.


A che pro? Quello di uscire dal proprio guscio per esprimere solidarietà ed affetto alle donne che quotidianamente combattono la loro battaglia contro il cancro. Ciamy è convinta, ed io sono d'accordo con lei, che sferruzzare possa essere un aiuto nei momenti più bui. Sapere poi che è stato creato qualcosa per loro, potrà farle sentire col cuore vicino a tutte noi e noi a loro nel doloroso cammino dalla malattia alla guarigione.

Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto in beneficienza alla LILT.


Non vorrei dilungarmi troppo, anche perchè Ciamy che ne è l'ideatrice, è molto più brava di me a spiegare le cose. Andate quindi a farle visita sul suo blog: Try2Knit e arruolatevi in massa!

sabato 16 ottobre 2010

dieci piccoli indiani: NOTTURNO


No, non me ne ero dimenticata...Ecco il secondo disegno della serie dedicata ai canti Navajo. Vi invito, prima di tutto, per chi non lo avesse già fatto la scorsa volta, a leggere questo post.



NOTTURNO


Un disco perfetto di conchiglia è la luna

che si alza lenta sopra il Blanca Peak.

Ora si posa sul mio capo,

adornandomi.

Sento il respiro della bellezza su di me.

Il cielo intorno,

adesso che ho la luna per cappello,

è tutto mio.

canto Navajo



notturno disegni canti navajo

giovedì 14 ottobre 2010

mandatemi i vostri mandala!

come fare un mandalaRimanendo in tema di disegni rotondi, mi è tornata in mente, qualche giorno fa, una cosa che avevo imparato un pò di anni prima, osservando il lavoro proposto in classe da un'insegnante di Ed.Artistica: la realizzazione di un mandala.

Certo i ricordi erano un pò sbiaditi, ma ho cercato ugualmente di ricostruire i vari passaggi... per me e per voi, naturalmente!.
Questa qui è un'attività che potete fare sia personalmente, senza limiti d'età (dicono addirittura che sia una forma di meditazione!) o proporre invece a dei bambini (una buona occasione per ripassare la geometria, no?) meglio non sotto i dieci anni!

Immagino che siate anche voi indaffaratissimi in mille cose, ma potrebbe essere un'idea divertente ritagliarsi una mezz'oretta per dedicarla a questo disegno e certo sarebbe bellissimo se poi riusciste a mandarmi anche una foto (via email) del vostro mandala. Pensateci su...sono pronta a fare un post "collettivo"!!




COME FARE UN MANDALA



Prima di iniziare, vi anticipo che per fare il mio mandala non ho usato nè righello, nè compasso, vedrete che così risulta tutto più semplice.

Occorrente: un cartoncino bianco, un foglio di carta, (va bene anche quella da pacchi) un coperchio, un paio di forbici non troppo grandi, una matita e i colori che preferite (pennarelli, matite colorate, pastelli ecc..)



Come si fa



Prendete il coperchio e, appoggiandolo sul cartoncino, tracciatene il contorno con la matita.


come fare un mandala cerchio
Ora appoggiate il coperchio sulla carta e allo stesso modo tracciate un altro cerchio e ritagliatelo.

Piegate il cerchio di carta a metà e facendolo combaciare con quello disegnato, tracciate il diametro sul cartoncino, servendovene come di un righello.

Piegate ancora a metà il vostro cerchio e segnate un raggio, poi ribaltandolo simmetricamente, disegnate anche l'altro (avrete così due diametri tra loro perpendicolari).



Continuate a piegare il vostro cerchio e tracciate gli altri raggi (procedete sempre in modo simmetrico) . Avrete ottenuto così otto spicchi. Io mi sono fermata a questo punto, perchè non volevo rendere il lavoro troppo lungo ed impegnativo.


Adesso aprite il vostro cerchio di carta e ritagliatene uno spicchio.



Piegatelo a metà, sempre per il senso della lunghezza, e intagliate liberamente delle forme con le forbici. Vi ricordate vero come si fanno i " fiocchi di neve"?
Riaprite il foglio.



Sovrapponendolo esattamente con uno di quelli disegnati, trasferite il disegno seguendo il contorno.
Se volete rendere più semplice questa operazione, ad esempio per i bambini, trasferite il disegno del vostro triangolino su un cartoncino che poi ritaglierete. Questa sagoma sarà il vostro modello, più facile da utizzare essendo più rigido.

Continuate in questo modo per tutte le otto parti. Certo occorre un bel pò di pazienza, ma ... vi rilasserete tra un pò!


E ora inizia la fase più piacevole, almeno dal mio punto di vista! Si tratta di colorare il vostro mandala, scegliendo i colori e la tecnica preferita.

Io ho iniziato ripassando tutto il disegno con un pennarello dorato...


...poi, lasciando le divisioni in settori (se volete potete anche cancellarle per creare uno sfondo unico) ho iniziato a colorare le "fette", alternando il rosso e l'arancione.


E poi...ho continuato naturalmente a colorare. Sono un pò in dubbio se riempire anche le forme interne o lasciarle così bianche. Voi cosa dite?
Buona meditazione colorata!

venerdì 8 ottobre 2010

coperchiart



Un giorno, mi è venuta voglia di uscire dalla solita forma squadrata e di farmi ispirare, per i miei disegni, dalla forma rotonda. Così, preso un coperchio, ho tracciato un cerchio con la matita ed ho lasciato scorrere la penna dentro questa nuova forma.





COPERCHIART

coperchiart disegno 1







Tutte le "coperchiate" che avete visto, del diametro di circa cm.30, sono state realizzate su cartoncino con pennarelli colorati. Per rendere il colore più uniforme, ho ritoccato, in un secondo tempo, le immagini con un programma di grafica. Certo che la "bacchetta magica" invece di trasformare le "coperchiate" in "arte", ha prodotto invece qualche sbavatura qua e là! Mi auguro che siate un pò presbiti...


Un magico weekend a tutti!