lunedì 5 luglio 2010

ratatatà




Domenica infernale: liquefatti come ghiaccioli sotto al sole, la sabbia come brace, a cercare scampo in acqua!

Non so se a voi fa lo stesso effetto, ma a me la "bolla africana" prosciuga le idee e le energie. Questo post però era già quasi pronto e così ve lo mostro.


E' una attività con il materiale di recupero, tratta dal libro: "Giochi suoni rumori esperimenti favole" di S.khanna, G.Wolf e A.Ravishankar, un libro che insegna a costruire giocattoli simili a quelli realizzati da artigiani dell'India.


Chi è che in casa non ha un pò di spago, un bottone, un elastico e un tappo?
Nessuno, immagino! Potete quindi già iniziare a costruire questo gioco, piccolo ma ingegnoso che, come tutte quante le cose rumorose, piacerà molto ai vostri bambini!



come si fa?



E' semplicissimo!


1 Si infila un capo di un pezzo di spago in un foro del bottone e lo si lega con un nodo stretto.


2 Per tutta la lunghezza dello spago si eseguono dei nodi, alla distanza che preferite (meglio però non troppo lontani uno dall'altro).


3 Dentro al foro opposto del bottone si fa passare un pezzo di elastico....


4 ..e lo si lega stretto attorno al tappo.


Il ratatatà è pronto!


p.s. Non ho messo indicazioni troppo precise riguardo al materiale, perchè a seconda di ciò che userete avrete un risultato un pò diverso, ma pur sempre interessante!



come si gioca




Mentre con una mano si tiene fermo il tappo, con l'altra si tira lo spago, facendo scorrere le dita sui nodi, da un capo all'altro del filo.




Ogni volta che il bottone batterà sul coperchio produrrà un suono diverso.


Avete sentito?

Il rumore del mio ratatatà assomiglia un pò al gracidare di una rana, e il vostro?


Ogni gioco avrà un suono differente a seconda del tipo e delle dimensioni del materiale usato. Non ho ancora avuto il tempo di sperimentarne altri , ma senz'altro un tappino da bibite o una conchiglia farà un tipo di rumore particolare, così come un bottone più o meno grande ecc..




Gli autori del libro presentano anche questo gioco da proporre ad un gruppo di bambini. Sembra essere piuttosto divertente e in più secondo me, allena l'orecchio a riconoscere i suoni.




gioco del pinguino

Sapevate che la mamma pinguino riconosce il suo piccolo in mezzo a tanti altri solamente dal suono della sua voce?





Nello stesso modo, ogni bambino può tentare di riconoscere il proprio ratatatà dal suono che esso produce.

In breve: un bambino raccoglie i giochi di tutti gli altri, poi li farà suonare, uno per volta.
Quanti bambini riusciranno a riconoscere il proprio strumento?


Aspetto notizie sui vostri ratatà!

10 commenti:

  1. non ho ancora la mano libera(causa gesso)ma lo costruirò sicuramente per la mia nipotina che non è molto attratta dai giochi tradizionali.ciao,grazie per per l'idea

    RispondiElimina
  2. Non conoscevo neppure il ratatà!!!! Sei una fucina d'idee, cara Ninfa! BELLEEE!!!

    RispondiElimina
  3. Che bel gioco,non lo conoscevo...proverò presto e ti faccio sapere.Grazie bellisiima idea

    RispondiElimina
  4. Lo preparerò per i bambini di mia sorella (così lei mi odierà a morte, lo so già! ahahahah).
    Bellissimo, ed ecologico!

    RispondiElimina
  5. Grazie a tutte quante! Spero proprio che i bambini a cui lo proporrete si divertano e non spacchino troppo le orecchie!!
    Anch'io fino a poco tempo fa non conoscevo il ratatatà, ma quando l'ho scoperto su quel libro, mi ha incuriosito ed ho voluto provare a costruirlo. Ora non resta che sperimentarlo "sul campo". Ciao!

    RispondiElimina
  6. ciao cara piacere di conoscerti, mi piace il tuo blog, è molto originale, proverò questo giochino, a presto Pam

    RispondiElimina
  7. Ciao,Pam. Sono contenta che tu abbia ricambiato la visita e che il mio blog ti sia piaciuto. Grazie e a risentirci.

    RispondiElimina
  8. Ciao Ninfa, c'è un premio per te! passa dal mio blog!!!

    RispondiElimina
  9. Wow Ninfa proprio un giochino originale e sicuramente poco costoso..baci!!!

    RispondiElimina
  10. Passo subito, Alessandra, sono curiosissima!Ciao anche a te Floriana, ho notato che spesso i bambini si divertono di più con i giochi "poveri", quindi...meglio per tutti!

    RispondiElimina